martedì 15 maggio 2012

Recensione: "Middlesex" di Jeffrey Eugenides

Una nuova recensione! Questo libro mi ha tenuta impegnata per parecchi giorni, ma ne è valsa la pena...





Titolo: Middlesex
Autore: Jeffrey Eugenides
Prezzo: 9,80€
Pagine: 602
Data di pubblicazione: 2003
Editore: Mondadori
Collana: Bestsellers
Scheda aNobii del libro:
Giudizio in stelline: 3 stelline e 1/4







Trama:

Calliope Stephanides, rara specie di ermafrodito, ha vissuto i primi anni della sua vita come bambina, fino a quando l'arrivo della pubertà l'ha sottoposta a inevitabili trasformazioni. Responsabile della sua 'eccentricità biologica' è un gene misterioso che attraversa come una colpa tre generazioni e che ora si manifesta dando inizio all'odissea di Callie: un viaggio che ci proietta nei sogni e nei segreti della famiglia Stephanides, tra furbi imprenditori e ciarlatani, sagge donne di casa e improbabili leader religiosi, in un alternarsi di nascite, matrimoni, scandali e segreti, che dalla Turchia ottomana si trasferisce nell'America del Proibizionismo e della guerra, dei conflitti razziali e della controcultura, del Vietnam e del Watergate. E' un mito contemporaneo quello che Eugenides ci racconta, un romanzo di trasformazioni che affronta i temi più dibattuti dell'epoca moderna, da quello dell'identità a quello del tempo, in una sublime combinazione di elegia, avventura e analisi storico-sociale.

cosa penso del libro:

Questo libro può essere descritto con un solo aggettivo: denso. In particolare è denso di informazioni, fatti e accadimenti vari. L'autore ha inserito un po' di tutto nella trama, dalla descrizione di un funerale greco negli anni '30 alla rivolta dei neri a Detroit nel '67, dall'incendio di Smirne nel '22 alla nascita del "Nation of Islam" nel 1930. Ammetterete che sembrano fatti totalmente slegati tra loro, invece in questo libro ci sono tutti. Questa estrema ecletticità di argomenti può assolutamente essere un pregio, dato che il romanzo conta ben 602 pagine e in questo modo non si incorre nella noia, tuttavia sono arrivata ad un punto in cui tutte queste notizie, insieme ai continui colpi di scena e coincidenze, mi hanno un po' stufata.
Come da sinossi, il libro ha per protagonista un ermafrodito maschio, Cal, che fino all'adolescenza viene creduto femmina ed educato come tale. Ed è lo stesso Cal la nostra voce narrante. Tuttavia l'autore ha deciso che la storia dovesse iniziare non con la nascita del protagonista, bensì dal momento in cui i suoi nonni si sono innamorati l'uno dell'altra. Peccato fossero anche fratello e sorella! Questo è un grosso spoiler, lo so, ma viene rivelato dopo poche pagine e penso che un lettore dovrebbe sapere che in questo libro non si parla solo di anomalie sessuali fisiche, ma anche psichiche, infatti fin da subito è chiaro che il rapporto tra i nonni di Cal è fortemente incestuoso, e anche questo è stato una delle cuse della sua anomalia. A me la descrizione della nascita di questa coppia ha dato abbastanza fastidio, e non dubito che per altri lettori potrebbe essere una fonte di turbamento ancora maggiore. Inoltre i fratelli/sposi/nonni di Cal, non sono l'unica coppia incestuosa. E' proprio una tradizione di famiglia si vede....
Lo stile narrativo è particolarissimo, il protagonista racconta la storia della sua famiglia non come se riportasse notizie che gli sono state fornite da terzi, ma come se avesse assistito di persona agli avvenimenti che hanno coinvolto i suoi parenti più stretti, nonni e genitori, quando ancora lui non era nato. Inoltre espone i loro pensieri più intimi e segreti come se li avesse letti direttamente sulle loro anime. Descrive il momento della sua nascita e i suoi primi anni di vita come se potesse ricordarseli (anzi, ammette esplicitamente di ricordarsene) ma poi, quando parla della sua adolescenza e di quando ha scoperto di essere un ragazzo e  non una ragazza, dice di non sapere esattamente cosa pensò o provò in quella circostanza. Penso che quest'affermazione strida con il resto a dir poco.
Un'altra cosa ce non mi è piaciuta è un dettaglio legato alla prima ragazza di cui si innamorò e con cui ebbe le prime esperienze sessuali. Lui la chiama Oscuro Oggetto per tutto il romanzo, allo scopo dichiarato di non rivelare la sua identità. Poi però si dilunga in dettagli sul dove l'ha conosciuta, sul suo aspetto fisico, sulla sua famiglia e i luoghi che frequenta. Indipendentemente dal fatto che la storia sia inventata, il narratore dichiara di sperare che le sue memorie vengano pubblicate, e allora a cosa dovrebbe servire nascondere il nome dell'oggetto del suo amore se intanto chi la conosce capirebbe comunque che è lei dalle descrizioni e l'umiliazione pubblica sarebbe inevitabile? Credo che questo espediente dell'autore, che forse voleva essere originale, sia molto improbabile e mal studiato, a essere sincera mi ha innervosita.
La mia sensazione, leggendo, è stata che il libro sia stato costruito ad arte, ma tanto artificio l'ha reso troppo impersonale e fasullo. Sembra che Eugenides sia partito da questa idea nuova e mai affrontata prima, ovvero la vita di un ermafrodito non operato alla nascita, e vi abbia cucito attorno sempre maggiori dettagli, fino a creare un'enorme matassa di notizie tutte collegate, a volte anche in maniera molto forzata, ma che lasciano ben poco al lettore soprattutto in termini di emozioni. Secondo me avrebbe potuto soffermarsi di più sulle esperienze del protagonista, sulla sua mutazione e su come ha influenzato la sua vita, invece di relegare il tutto nelle ultime 200 pagine.
Libro consigliato perchè meritevole sotto moltissimi punti di vista, ma personalmente Eugenides torna a non convincermi del tutto e a farmi dubitare che il suo stile narrativo sia adatto a me.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Middlesex" è questa:



La bocca da me scelta per questo libro rappresenta da una parte la sua pienezza e densità, in quanto le informazioni e i fatti si sprecano, dall'altra la sensazione di finzione e di artificiosità che mi ha lasciato la lettura. C'è poca naturalezza in questa libro, è bello da vedere ma si intuisce fin troppo bene che tutto è stato creato a tavolino forzando la natura delle cose.

E con questo è tutto!
Ovviamente sono curiosissima di leggere le opinioni di tutti!

Avete letto questo libro? Cosa ne pensate? Lo avete in wish list?

Come sapete ho abolito le captcha, quelle fastidiose parole chiave che bisogna inserire quando si lascia un commento, quindi farmi sapere la vostra opinione non vi richiederà che pochi secondi!

Ciao ^_^

8 commenti:

  1. A me invece piacque e non lo trovai costruito...la storia di Cal è una storia si della sua mutazione genetica ma io l'ho trovata soprattutto una storia d'Amore...si gli incesti potrebbero dare un attimo fastidio, ma credo che in questi casi bisogni andare al di là della costruzione parentale..insomma leggendo non mi è venuto in mente uno che costruisce un romanzo a regola, ma di uno scrittore che, per sua stessa ammissione, ha attinto alla sua tradizione e ai suoi ricordi di famiglia, ovviamente romanzandoli, che la realtà spesso è ben più dura...capisco però che non sia un libro che possa piacere a tutti tutto (scusa l'orrendo gioco di parole)...
    le tue bocche sono sempre carinissime! ^^

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    1. Io all'inizio ero molto presa dalla trama e queste notizie storiche mi incuriosivano molto. Ma andando avanti mi sono ritrovata a pensare "Ora basta però"! Ammetto che il finale, in particolare la conversazione con la nonna, è stato bello, ma ancora una volta l'evento eclatante accaduto giusto il giorno prima che lui tornasse (non voglio fare spoiler) mi è sembrato eccessivo dai! Ovvio che sia tutto voluto, anche gli eccessi, ma non mi piace proprio questa sua tendenza... "Dovevo" leggerlo, per togliermi il dente diciamo, ma presto tornerà su bookmooch ^_^

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  2. Io invece l'ho trovato meraviglioso. :')

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  3. Io purtroppo è la prima volta che ne sento parlare!!
    sembra davvero un libro molto interessante!!aggiunto nella mia lista dei desideri!!
    Complimenti per la recensione!!!

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    1. Certo! E' un classico moderno che nessuno dovrebbe mancare.
      Ciao ^_^

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    2. Appena lo leggo ti faccio sapere!!

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  4. ciao! è da molto nella mia whistlist...lo prenderò prestissimo!

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  5. A me è piaciuto molto e non lo avrei scelto se lo avessi visto su uno scaffale in libreria perché la copertina non mi piace (oscar Mondadori). Non volevo leggerlo dopo avere letto velocemente la trama perché mi era sembrata complicata e un po' noiosa...
    ed invece l'ho molto apprezzato moltissimo e l'ho letto con grande interesse. Ci sono mille riferimenti alla cultura greca, alla tradizione dei grandi narratori

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