martedì 18 febbraio 2014

Recensione: "La contessa nera" di Rebecca Johns

Buonasera lettori, come va la vita? Io ho iniziato un nuovo lavoro molto molto impegnativo, il tempo per far altro scarseggia notevolmente! Oggi vi propongo questa recensione di un romanzo che ho acquistato dopo aver letto alcune recensioni entusiaste ma ho presto messo da parte per altre letture. L'ho ripreso in mano grazie ad una sfida di lettura e sono davvero contenta di avergli finalmente dato un'opportunità! Lasciatevi tentare, non ve ne pentirete!






Titolo: La contessa nera
Autore: Rebecca Johns
Prezzo: 18,60€
Pagine: 323
Data di pubblicazione: 2011
Edito: Feltrinelli
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline






Trama:

Ungheria, 1611. L'alba illumina l'imponente castello di Csejthe. Nella torre più alta, una donna elegante, austera e vestita completamente di nero è sveglia da ore. Sta fissando, attraverso una piccola feritoia nel muro, un pezzo di cielo che volge all'azzurro mentre le stelle lentamente scompaiono. Sa che quello squarcio di cielo è l'unica cosa che riuscirà a guardare per il resto della sua vita. L'ultima pietra che, per decreto del palatino, la condanna a essere murata viva in quella stanza è appena stata posata. Ma la contessa Erzsébet Bathory non ha nessuna intenzione di accettare supinamente il destino che le viene imposto. Non l'ha mai fatto nella sua vita. Erzsébet è solo una bambina innamorata dei libri quando, nella dimora in Transilvania dove vive insieme alla sua famiglia, assiste ad atti di violenza indicibili. Atti che la segnano nel profondo e che non potrà mai dimenticare. Neanche quando, a soli undici anni, è costretta a sposare l'algido, freddo e violento Ferenc Nadasdy; Un uomo sempre lontano, più interessato alla guerra e alle scorribande che a lei. Erzsébet è sola, la responsabilità dei figli e dell'ordine nel castello di Sarvar è tutta sulle sue spalle. Spetta a lei gestire alleanze politiche e lotte di potere. Questo le procura non pochi nemici e coincide con l'emergere dell'anima più nera della donna. Strane voci iniziano a spargersi sul suo conto. Sparizioni di serve torturate e uccise, nobildonne svanite nel nulla. Si tratta di una cospirazione? O siamo di fronte a una donna malvagia e perversa? O il male è l'unico modo per Erzsébet di sopravvivere e lottare in un mondo dominato dagli uomini? La contessa nera si ispira alla figura della prima serial killer della storia, Erzsébet Bàthory, la contessa sanguinaria. Padrona spietata, torturatrice di centinaia di giovani donne, assassina crudele.


cosa penso del libro:

Il romanzo "La contessa nera" racconta, in forma di diario e in maniera romanzata, la storia di Erzsébet Bathory, la più famosa pluriomicida ungherese, anche conosciuta come "Contessa Dracula". La contessa è imprigionata, murata viva, in una torre del suo castello e, per mezzo di queste sue memorie, vuole fornire all'unico figlio maschio la sua versione dei fatti di cui è accusata, raccontando la sua storia e dimostrando come tutto quello che ha fatto era un suo pieno diritto di padrona. La storia inizia dall'infanzia di Erzsébet, alle prese con una madre bellissima e capace di calamitare su di sé la benevolenza e le attenzioni di tutti, uomini e donne, che cercherà sempre di emulare senza riuscirci. La sua vita prosegue con un fidanzamento troppo precoce che la costringe a crescere in fretta. Lentamente assistiamo alla degenerazione del suo personaggio: la contessa inizia a punire corporalmente le sue serve per ogni piccola mancanza, ma le torture si fanno sempre più gravi e molte iniziano a morirne. Queste morti non la preoccupano perché  Erzsébet è convinta di essere nel giusto, di infliggere punizioni meritate a donne che si approfittano della sua bontà e la ripagano schernendola e lavorando pigramente.Le vite delle ragazze non hanno nessun valore, sono solo delle ingrate in meno da sfamare e di cui preoccuparsi. Trattandosi di una sorta di diario è ovvio che la contessa tendi a sminuire la gravità della sua posizioni e a trovare giustificazioni, la finzione è talmente ben condotta che ci si ritrova a parteggiare per questa povera anima, tradita dall'amore e ignorata dagli amici, sempre sola e sempre messa da parte: le vittime perdono di sostanza, non hanno voce né valore e, anche conoscendo bene la realtà dei fatti, ci si dimentica che furono oltre 600 e che morirono per mano di una pazza omicida tra atroci sofferenze. 
L'ambientazione è molto particolare e originale, l'Ungheria del Diciassettesimo Secolo non è sovente oggetto di studio, in particolare l'autrice descrive con dovizia di particolari le tradizioni matrimoniali dell'aristocrazia ungherese, arricchendole di particolari interessanti.
Ho amato molto questo romanzo per l'originalità del soggetto e la delicatezza del punto di vista: sarebbe stato facile per l'autrice attrarre lettori offrendo scene macabre e truculente, invece Rebecca Johns è stata capace di dipingere un ritratto fedele e credibile della contessa Dracula senza calcare la mano con lo splatter e appassionando come pochi altri sanno fare.



Quale romanzo mi hanno ricordato "La contessa nera"?
- L'ereditiera americana di DaisyGoodwin perché entrambe le protagoniste si sposano con uomini che non le amano in un primo momento ma il cui amore viene conquistato in seguito, anche se con esiti molto diversi...

Quale romanzo mi hanno fatto venir voglia di leggere "La contessa nera"?
La contessa Dracula di Thorne Tony perché sono curiosa di leggere un saggio dedicato alla vita di questa donna così crudele e attorno alla quale realtà e superstizione si incontrano e perdono di contorno. Sono anche sadicamente curiosa di conoscere nel dettaglio i crimini di cui fu accusata. Non so se però avrò il coraggio, e lo stomaco, di intraprendere questa lettura.


Avete già letto questo libro o lo avete in wish list? Cosa ne pensate?
Come sempre attendo i vostri pareri!
Ciao ^^
Fede

8 commenti:

  1. Io l'ho letto e l'ho amato :) mi è piaciuto di più di quanto mi aspettassi. Ogni volta lo consiglio a chi mi chiede pareri e suggerimenti. Un libro che vale la pena leggere, assolutamente!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io l'ho trovato meglio del previsto. Un ottimo romanzo storico, lo consiglierò d'ora in poi ^^

      Elimina
  2. L'ho letto un bel pò di tempo fa ma ricordo ancora ogni dettaglio, davvero un bel romanzo!

    RispondiElimina
  3. Non l'ho letto, ma conosco a grandi linee la fama di Erzsébet Bàthory. Appena ho letto il titolo del libro ho subito intuito si trattasse di lei. Sicuramente è una figura affascinante ma, come dici tu, i contorni tra realtà e superstizione si confondono.

    RispondiElimina
  4. Incuriosisce molto anche me - lo ammetto, all'inizio era un interesse soprattutto estetico, perché adoro la copertina e trovo il titolo molto evocativo. Poi ho scoperto che trattava della storia della Bathory e questo mi ha incuriosita ulteriormente, visto che ne so poco o nulla. Non sapevo fosse narrato attraverso il suo punto di vista, questo è un altro dettaglio a suo favore.

    Comunque, sono molto contenta che ti sia piaciuto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io! Probabilmente l'ho gradito così tanto perchè sapevo cosa aspettarmi, e quindi poco sangue e niente di troppo truculento, comunque ne avrò sempre un buon ricordo.
      Ciao!

      Elimina
  5. Questo libro mi è interessato la sua copertina e il titolo ed proprio interessante e affascinate.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' tra i migliori che abbia letto quest'anno! Lo consiglio ^^

      Elimina