giovedì 6 febbraio 2014

Recensione: "La pioggia prima che cada" di Jonathan Coe

Il mio primo Coe!!! Finalmente inizio a colmare questa mia enorme lacuna, anno fa ho deciso che avrei iniziato da "La pioggia prima che cada" e sono contenta di aver mantenuto la parola presa con me stessa. Mi dicono che gli altri suoi libri sono addirittura migliori quindi sono ben contenta di possederne ben 3... Non ne rimarrò presto senza... Ecco a voi il mio pensiero su "La pioggia prima che cada"! E voi? Lo avete letto?






Titolo: La pioggia prima che cada
Autore: Jonathan Coe
Prezzo: 7,50€
Pagine: 222
Data di pubblicazione: 2009
Edito: Feltrinelli
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline






Trama:

La Zia Rosamond non è più. È morta nella sua casa nello Shropshire, dove viveva sola, dopo l'abbandono di Rebecca e la morte di Ruth, la pittrice che è stata la sua ultima compagna. A trovare il cadavere è stato il suo medico. Aveva settantatré anni ed era malata di cuore, ma non aveva mai voluto farsi fare un bypass. Quando è morta, stava ascoltando un disco e aveva un microfono in mano. Sul tavolo c'era un album di fotografie. Evidentemente, la povera Rosamond stava guardando delle foto e registrando delle cassette. Non solo. Stava anche bevendo del buon whisky, ma... Accidenti, e quel flacone vuoto di Diazepam? Non sarà stato per caso un suicidio? La sorpresa viene dal testamento. Zia Rosamond ha diviso il suo patrimonio in tre parti: un terzo a Gill, la sua nipote preferita; un terzo a David, il fratello di Gill; e un terzo a Imogen. Gill e David fanno un po' fatica a capire chi sia questa Imogen, perché prima sembra loro di non conoscerla, poi ricordano di averla vista solo una volta nel 1983, alla festa per il cinquantesimo compleanno di Rosamond. Imogen era quella deliziosa bimba bionda venuta con gli altri a festeggiare la padrona di casa. Sembrava che avesse qualcosa di strano. Sì, era cieca. Occorre dunque ritrovare Imogen per informarla della fortuna che le è toccata. Ma per quanti sforzi si facciano, Imogen non si trova. E allora non resta - come indicato dalla stessa Rosamond in un biglietto - che ascoltare le cassette incise dalla donna...


cosa penso del libro:

"La pioggia prima che cada" racconta la storia di una vita, la vita di Rosamond che, arrivata alla fine dei suoi giorni, affida le sue memorie a quattro cassette. La destinataria di queste incisioni è Imogen, una ragazza non vedente che Ros ha perso di vista molti anni prima ma a cui si sente molto legata.
La storia passa attraverso le 20 immagini che Rosamond ritiene più rappresentative e partendo da queste ricorda episodi che sono stati momenti di svolta per lei o addirittura interi periodi della sua vita.
Ad ascoltare i nastri sono le nipoti della defunta, e noi con loro. Questi personaggi sono del tutto secondari, il loro contributo alla narrazione è quasi nullo, tuttavia sono specchi fedeli delle emozioni del lettore che ad un certo punto, non si sa bene come, si ritrova seduto sul divano con loro, ad ascoltare quella voce che esce dallo stereo e che trasporta in un'altra epoca, in un'altra esistenza.
Gli episodi raccontati da Rosamond sono abbastanza ordinari ma comunque attuali e interessanti.
Rosamond parla ampiamente di se stessa e nonostante questo rimane un mistero per il lettore: di lei si scopre che è una donna fedele e piena d'amore, che si sente in dovere di alleviare le sofferenze delle persone che ama anche umiliando se stessa. Si offre e non pretende nulla in cambio. Ma a parte questo si sa poco di lei, sembra che tutta la sua vita sia ruotata intorno a quella delle donne che ha amato sebbene non le abbia viste per moltissimi anni.
Stranamente si ha la sensazione di conoscere meglio la cugina di Rosamond, Beatrix, una donna enigmatica, che vive intensamente la vita e approfitta dell'amore di Ros per manipolarla e ottenere favori da lei senza ricompensarla neppure con un briciolo di rispetto.
E' cattiva, ma in realtà sembra allontanare le persone per paura che siano loro ad allontanare lei, a causa del poco affetto ricevuto durante l'infanzia. Tuttavia leggere di alcuni suoi atteggiamenti è doloroso anche per un osservatore esterno, tanto è il coinvolgimento che l'autore riesce a creare.
Se devo pensare ad un difetto direi che forse la storia è troppo "ordinata": trattandosi di una registrazione riportata su carta ci si aspetterebbe di leggere un flusso di coscienza più disorganizzato mentre gli argomenti si succedono in maniera troppo logica e lineare, senza salti temporali o divagazioni eccessive. Di certo la storia è più facile da seguire, ma in questo modo perde un po' di realismo.
Il finale è toccante, indimenticabile.


Quale romanzo mi hanno ricordato "La pioggia prima che cada"?
- 13 di Jay Asher perché la tecnica narrativa utilizzata dai due autori è esattamente la stessa: la protagonista, ormai deceduta, lascia le sue memorie incise su nastro così che i posteri possano conoscerne la storia. Le due protagoniste hanno anche qualcos'altro in comune...
- Gli occhi gialli dei coccodrilli di Catherine Pancol per via del rapporto tra le due sorelle che è molto simile a quello delle due cugine di "La pioggia prima che cada". Una è una sanguisuga, l'altra subisce senza reagire.

Quale romanzo mi hanno fatto venir voglia di leggere "La pioggia prima che cada"?
- La casa del sonno di Jonathan Coe, ne ho appena finito uno e già non vedo l'ora di leggere il mio prossimo Coe! Credo che sarà "La casa del sonno" perché tra quelli in mio possesso è quello con la trama più intrigante... A me piace dormire, chissà cosa saprà dirmi Coe sull'argomento...


Voi avete già letto quest'autore? Che ne pensate?
Ciao!
Fede

1 commento: