lunedì 10 novembre 2014

Recensione: "Lezioni di paradiso" di Fabio Bartolomei






Titolo: Lezioni di paradiso
Autore: Fabio Bartolomei
Prezzo: 15,00€
Pagine: 139
Data di pubblicazione: Settembre 2014
Edito: edizioni e/o
Collana: Dal Mondo
Scheda del libro: 
voto in stelline: 3 stelline 1/2







Trama:

Dopo anni di ricerca infruttuosa, quando ormai aveva perso le speranze, Costanza trova finalmente un lavoro. Lo trova in paradiso, dove viene assunta come angelo custode. Anche se si è sempre sentita priva del talento per emergere e ha condotto un’esistenza molto semplice, quasi anonima, scoprirà che lassù hanno un disperato bisogno di lei. Uno strano angelo in un “paradiso” che assomiglia troppo alla nostra povera terra. Lassù ci sono intrighi, inefficienze e complotti, proprio come quaggiù da noi. Se è vero che gli angeli (chiamati più semplicemente custodi) devono curarsi dei loro “diletti” ed evitare loro incidenti prima della “scadenza naturale” (cioè la morte), essi si sentono anche impotenti, non è concesso loro d’intervenire più che con qualche spintone quando il loro “diletto” rischia veramente tanto, e osservano frustrati i raccomandati che passano avanti. Ma Costanza ci crede ugualmente e farà di tutto per salvare il suo diletto, che a prima vista sembra un poco di buono. Lezioni in paradiso è un romanzo che esplora in profondità, e con umorismo, il lato divino delle qualità umane.


cosa pendo del libro:

Inizierò a parlare di questo libro partendo dall'aspetto più negativo: è troppo breve. E non parlo solo da lettrice frustrata per aver terminato troppo velocemente l'ultimo libro del sua autore italico preferito, ma soprattutto da lettrice che ha chiuso il romanzo pensando "e tutto il resto dove sta?". 
L'idea è incredibilmente originale dato che la protagonista è una ragazza perennemente in cerca di impiego che trova finalmente il tanto agognato posto fisso quando, dopo morta, viene assunta a tempo eterno come angelo custode.
Costanza, così si chiama la protagonista, è molto motivata: vuole eccellere nel suo nuovo lavoro e soprattutto vuole veramente migliorare la vita del suo diletto, un uomo incattivito dalla vita e che scambia timore e falsità per rispetto.
Ben presto scopre che nel Regno dei Cieli si replica lo stesso copione che ci è ben noto sulla Terra: solo i raccomandati fanno carriera, la Conoscenza è ad appannaggio di pochi eletti e i vertici sono troppo impegnati a scambiarsi favori per occuparsi seriamente di far andare bene le cose.
Leggendo ho avuto la sensazione che l'autore abbia voluto sacrificare i suoi bei personaggi e una trama che avrebbe potuto essere ben più ampia, articolata e interessante, per concentrare l'attenzione sulla sua critica sociale, certamente ben riuscita! Se la corruzione ha raggiunto anche il Paradiso è decisamente il momento di mettersi ai ripari, e Fabio Bartolomei propone anche una soluzione efficace, per quanto semplice: lasciare spazio ai giovani e permettere che mettano i loro talenti al servizio dalla comunità.
La storia pone anche l'accento su quanto ciascuno di noi potrebbe fare per aiutare il prossimo e sul fatto che non esistono persone cattive ma solo persone che non sanno come affrontare e superare traumi del passato e che riversano continuamente sugli altri, magari inconsciamente, i loro dolori irrisolti. Su questo punto l'autore mi trova completamente d'accordo.
Avrei voluto che il romanzo proseguisse ancora per pagine e pagine, avrei voluto conoscere il passato, il presente e il futuro di tutti i personaggi, avrei voluto seguire ancora a lungo le loro vicende. Tuttavia il mio amore incondizionato verso l'autore mi impedisce di mettere più di tanto in discussione la sua scelta, se Fabio Bartolomei ha ritenuto che il romanzo dovesse concludersi in questo modo, così doveva essere.
I personaggi sono, come sempre, molto particolari, ben caratterizzati e si stagliano vividi sulla scena. Non mancano alcune perle di pura ispirata genialità, che da sole valgono l'intera lettura.
Ora mi rimetto buona buona ad aspettare il nuovo libro dell'autore, spero che non tardi troppo!


Attendo i vostri pareri.
Buone letture
Fede

2 commenti:

  1. Eh.
    Io, con tutto il mio sconfinato ammmmore per Bartolomei, sono arrivata alla fine con un 'meh'. Ed è un gran peccato, perché come dici l'idea di fondo è assurda e ganzissima. Però i personaggi rimangono così 'macchiette'... perfino la protagonista.
    Troppo corto davvero. E' come abbozzato.
    Poi certo, se fossi partita da aspettative di altezza Bartolomeiana, forse la penserei diversamente. Però...
    Bom, speriamo che per il prossimo si prenda tutte le pagine di cui ha bisogno per completare degnamente la storia. E per 'degnamente' dico rispetto al suo standard.

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    1. Anch'io, ovviamente, spero ritorni ai fasti di we are family. Quando penso a Bartolomei e a quale sia il suo libro che preferisco, vorrei sempre dire "l'ultimo è stato bellissimo, mail prossimo sarà ancora meglio!" e sta volta mica tanto...
      Comunque sarei disposta anche a leggere la versione lunga di questo, se la scrivesse, credo che avrebbe potuto essere una figata pazzesca!

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