venerdì 13 dicembre 2013

Blogtour "Segreto" DI Alessia Esse tappa n. 7 Estratto capitolo 27



p.s. shame on me avrei dovuto pubblicare questo post ieri, perdono :(
La tappa 7 ufficiale credo rimanga quella sul blog di Alessia QUI a causa del mio errore imperdonabile (scusami ancora Alessia) ma ho voluto comunque parlarvi di questo romanzo e di questo Blog Tour, non perdetevelo!!

Settima tappa del Blog Tour del romanzo "Segreto" secondo capitolo della trilogia distopica di Alessia Esse iniziata con "Perfetto" che ho letto e recensito QUI.


Le tappe del Blog Tour:
1. Please Another Book: titoli dei capitoli.
2. Monica Books Land: la playlist.
3. IDIB-BE: un'intervista a me.
4. Coffee & Books: un estratto da Segreto.
5. Libri da favola: un'intervista ai personaggi di Segreto.
6. Libri & Popcorn: un guestpost riguardante il diario di Francesca.


Questo è l'estratto del capitolo 27:

“Respira. Grandi respiri. Fai grandi respiri.”
Sorrido, quando un ricordo si affaccia nella mia mente grazie a ciò che ho appena detto.
Durante il primo anno al liceo, all’inizio delle lezioni, la nonna cadde dalle scale e dovette rimanere a letto. Io rimasi al suo fianco per assisterla, occupandomi anche della farmacia, per tutta la durata della convalescenza. A causa di questi impegni, non ebbi né il tempo né la concentrazione giusta per terminare la relazione che avrei dovuto consegnare all’insegnante più severa che io abbia mai avuto, la signora Cartova. Quando tornai a scuola le chiesi una proroga, ma lei reagì male. Non le interessavano le mie giustificazioni. Chiamò la preside e mi umiliò di fronte a lei e di fronte alle mie compagne per la mancata consegna.
Una volta a casa, scoppiai a piangere e raccontai l’accaduto alla nonna. La Cartova mi aveva detto che avevo deluso lei, la preside Kilstrom e perfino Vega G.
Un ritardo di due giorni dalla ragazza che dovrebbe essere la migliore della classe? Inaccettabile, Lilac Zinna. Inaccettabile. Il mio tempo non è meno prezioso del tuo. Studiare vuol dire organizzarsi. Se non sei riuscita a farlo per una relazione così semplice, come pensi di poterlo fare quando diventerai un’insegnante?
La nonna mi accolse fra le braccia, sul letto in cui riposava, e mi tenne con sé per tutto il pomeriggio. “La mia bambina,” ripeté all’infinito. “La mia piccola bambina. Respira. Grandi respiri, Lilac. Grandi respiri. Continua a respirare. Ricorda questo: nessuno potrà mai umiliarti. Non la Cartova, non la Kilstrom. Neanche Vega G. Grandi respiri. Grandi respiri. Passerà, non preoccuparti.”
“Grandi respiri,” ripeto ora a Eloise, mentre penso alle parole della nonna.
Nessuno potrà mai umiliarti.
Ci credeva davvero? Ne era convinta? E sarebbe andata davvero così, se fossi rimasta a Malorai? Una vita dedicata all’insegnamento e alle regole, una figlia. Avevo un progetto. Un progetto standard per le donne del nuovo mondo. Studio, lavoro, figlia. Una compagna, se vuoi; un trasloco, se decidi che il luogo in cui sei nata non ti sta più bene. Una vita fatta di pillole, batterie ad energia solare e vestiti autopulenti. Una vita senza umiliazioni. Una vita perfetta, almeno in superficie.

La tappa vera di oggi è sul blog Il Profumo dei Libri accorrete per leggere l'intervista a Alessia Esse!
Vi ricordo che la parola segreta da ricordare per partecipare al giveaway di Lunedì 16 sul blog di Alessia Esse è DI.


Buona serata 
Fede

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