lunedì 23 dicembre 2013

Recensione: "Le leggi della frontiera" di Javier Cercas

Dopo un silenzio prolungato vi propongo la prima di una serie di recensioni che ho in arretrato! Vi anticipo che ho letto quasi solo bei libri in questo periodo per cui non ve le perdete che vi fornirò ottimi consigli libreschi!!!






Titolo: Le leggi della frontiera
Autore: Javier Cercas
Prezzo: 18,00€
Pagine: 394
Data di pubblicazione: Maggio 2013
Editore: Guanda
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 5 stelline






Trama:

Nell'estate del 1978 un ragazzo spagnolo di buona famiglia, Ignacio Cañas, scavalca i confini di classe e quelli del quartiere della sua città e conosce due giovani sbandati suoi coetanei, Zarco e Tere, forse fratello e sorella, forse amanti, e ne subisce il fascino ambiguo, arricchito dalle imprese illecite che i due compiono. Trent'anni dopo, un giornalista vuole ricostruire la storia di Zarco, che ha ormai una lunga carriera di malvivente alle spalle, e contatta Cañas, ora avvocato, per ascoltare il suo racconto di quegli anni convulsi. Su tutto aleggia però il ricordo tenero e appassionato di Tere, perché Cañas in tutti questi anni ha vissuto della passione mai sopita per lei, figura femminile tanto fuggente quanto affascinante. L'amore diventa così la chiave per ricostruire un periodo lontano, ancora vivo nei ricordi e nei sogni di Cañas.


cosa penso del libro:

Ho acquistato questo romanzo a prezzo pieno (una vera eresia per una come me) dopo aver assistito alla presentazione del libro da parte dell'autore nel corso del Salone del Libro di Torino e mai sono stata più soddisfatta di un acquisto.
L'originalità dell'opera è visibile già dalla forma narrativa scelta: il romanzo simula un'intervista tra un giornalista intenzionato a scrivere una biografia dello Zarco, il più famoso giovane delinquente catalano, e Gafitas, un ragazzo di buona famiglia che nell'estate del 1978, per pochi ma intensi mesi, fece parte della sua banda.
Altri due interlocutori intervengono nel corso della storia per completare il quadro aggiungendo il loro punto di vista allo scopo di umanizzare l'immagine di Zarco un uomo che, nel corso dei decenni, è stato mitizzata da giornali e film trasformandosi in un personaggio e perdendo di vista la sua vera identità che ora chi l'ha conosciuto quando ancora era un ragazzo cercherà di recuperare attraverso i ricordi.
Nella prima parte Gafitas racconta come entrò nella banda di ladruncoli, i motivi che lo legarono a quel gruppo e come trascorrevano le loro giornate. Nella seconda parte del romanzo ricorda come, ormai adulto, si occupò di difendere in tribunale, come suo avvocato, il suo idolo di gioventù e del perché tutto andò a rotoli.
In tutta sincerità credo di non essere capace di rendere a parole la bellezza di questo romanzo, l'estremo coinvolgimento che mi ha colpita, e colta del tutto impreparata. E' stato un acquisto fatto "di pancia" perché, in tutta onestà, non posso affermare che la trama sia la più intrigante mai letta. Eppure c'era un qualcosa che mi attirava come una calamita, e non sbagliavo! Leggere Cercas è stato come ascoltare un nuovo amico raccontare la sua vita spericolata: ci sono stati stupore, incredulità, apprensione e smarrimento.
A volte le avventure di Gafitas sono così spettacolari che ci si chiede a chi vuole darla a bere ma alla fine, quando ogni tassello finisce al proprio posto e si ha la sensazione di conoscerlo meglio di come si conosce se stessi, risulta doloroso e shockante ricordare che in realtà questi personaggi sono frutto di fantasia e non sono mai realmente vissuti.
Cercas, durante l'intervista a cui avevo assistito, aveva insistito sul fatto che non  è compito dello scrittore fornire risposte, ma esclusivamente porre domande e insinuare dubbi, ragion per cui non mi ha stupita il finale non risolutivo. Questo tipo di epilogo fa riflettere, come del resto tutto il resto del romanzo: noi esseri umani possiamo conoscere veramente solo noi stessi, e spesso neppure questo. Le altre persone rimarranno sempre un enigma. Sono barattoli sigillati e con un'etichetta, possiamo credere che contengano quello che vi troviamo scritto sopra, ma non potremo mai saperlo con certezza (a meno di non usare la forza, ma non è consigliabile nel mondo civilizzato).
Consiglio caldamente questo romanzo perché è un esempio di narrativa contemporanea di alto livello e perché offre un'esperienza di lettura del tutto nuova e originale.



Quale romanzo mi ha ricordato "Le leggi della frontiera"?
Testimone inconsapevole di Gianrico Carofiglio perché entrambi i protagonisti sono avvocati e nel corso della loro carriera si trovano ad affrontare una crisi esistenziale che affrontano in maniera diversa ma comunque efficacemente.

Quale romanzo mi ha fatto venir voglia di leggere "Le leggi della frontiera"?
Soldati di Salamina si Javier Cercas, ora che ho scoperto quale abile narratore è Cercas le trame dei suoi romanzi no mi spaventano più e per mezzo di lui potrò scoprire qualcosa di più della Storia della Spagna.


Spero di avervi convinto a dare una possibilità a questo autore,
non ve ne pentirete (lo consiglierei per un "soddisfatti o rimborsati" ed è tutto detto).
Ciao!
Fede

2 commenti:

  1. Pensa, io a casa ho proprio "Soldati di Salamina": sono curiosa di leggerlo :)

    Buona Natale a te e alla tua famiglia! :D

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  2. C'ero anche io alla presentazione... Cercas lo conosco bene anche se non ho mai letto per intero i suoi romanzi... in realtà ho pronto a casa Anatomia di un istante, dedicato alla fase di transizione dopo Franco, e sono curiosissima di leggerlo.... :-)

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