martedì 4 novembre 2014

Recensione: "Le regole della casa del sidro" di John Irving

Buongiorno lettori! oggi vi parlerò di un romanzo che ha atteso parecchio tempo il suo turno per essere letto in libreria. Sono trascorsi ormai 5 anni da quando lo acquistai per 1€ pensando allo splendido film che ne era stato tratto, ripromettendomi di leggerlo non appena la memoria si fosse fatta più confusa. Il momento è arrivato e non posso che esserne felice! Ho scoperto un nuovo autore del cuore e mi sono già procurata altri 2 suoi romanzi da leggere prossimamente. Ne sentirete parlare ancora ^^







Titolo: Le regole della casa del sidro
Autore: John Irving
Prezzo: 12,00€ (ed. Bompiani)
Pagine: 609
Data di pubblicazione: Aprile 1986
Edito: CDE (ora Bompiani)
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline e 1/2







Trama:

E'la storia di Homer Wells, un ragazzo dall'animo ricco di sentimenti e ideali cresciuto nell'orfanotrofio di St. Cloud's nel Maine, e del medico-padre Wilbur Larch, che accoglie nel suo istituto neonati abbandonati e fa abortire povere donne che altrimenti finirebbero nelle mani di macellai. Larch educa il giovane e gli insegna la professione, nella speranza che un giorno prenda il suo posto. Homer preferisce seguire la propria via lavorando in una fattoria dove si produce sidro. Si renderà ben presto conto che non conosce nulla del mondo dei grandi, e che dovrà affrontare dolori, asperità e percorrere molta strada per capire le regole della vita.


cosa penso del libro:

"Le regole della casa del sidro" di John Irving è un libro lento, contemplativo. La prima raccomandazione che sento di dover rivolgere a chi volesse intraprendere questa lettura è: non abbiate fretta. Non iniziatelo se volete un romanzo che vi stupisca con effetti speciali, che vi trascini in una spirale di eventi straordinari, perché in queste oltre 600 pagine non ne troverete. Questa storia è fatta di grandi personaggi, che si impara a conoscere come fossero parte della famiglia, e delle loro vite ordinarie. Pagina dopo pagina si prende confidenza con i loro intercalare, le loro opinioni e i loro difetti. Si parteggia per loro ma spesso ci si arrabbia anche per le loro manchevolezze. Diventano "di casa" nella vostra routine (aspettatevi di incontrare spesso quest'espressione nel corso del romanzo, e di iniziare ad usarla nella vostra vita quotidiana con un filo di commozione) e poi sarà difficile separarvene.
Questo romanzo è appiccicoso come il sidro del titolo, si insinua in ogni cavità e non sarà facile lavarlo via. Andando sul concreto, il libro parla di Wilbur Larch, un medico pieno di buone intenzioni che nel corso della sua ricerca di un luogo dove rendersi utile si imbatte nella cittadina di St. Cloud's e vi fonda un orfanotrofio. Anni dopo arriva Homer Wells, il ragazzino a cui è impossibile trovare una famiglia adottiva e che sarà l'unico vero problema del St. Cloud's. Quando Homer diventa adulto decide che è arrivato il suo momento di scoprire il mondo al di fuori dell'orfanotrofio, e lo farà seguendo una giovane coppia approdata al St. Cloud's per approfittare del "lavoro del signore" eseguito illegalmente dal Dottor Wells (aborti clandestini), e che lo porteranno con loro a lavorare alle piantagioni di mele "Ocean View".
Tutti però sanno che il destino di Homer Wells è quello di tornare all'orfanotrofio di St. Cloud's, dove è di casa, solo non si sa quando e come questo destino si compirà.
La scrittura è semplice e ironica ma il romanzo è punteggiato di termini arcaici. "Le regole della casa del sidro" è una sorta di omaggio all'autore preferito di John Irving, ovvero Charles Dickens. L'autore viene nominato più volte e citato tramite la lettura di brani da "David Copperfield" e "Grandi speranze", inoltre Irving tenta di emularne lo stile e di affrontare le tematiche a lui più care, ovvero la vita di bambini orfani e il riscatto dal passato.
Ho apprezzato la scelta di inserire un narratore onnisciente, che fornisce dettagli sul passato e il futuro di tutti i personaggi, e scoprire dalle note finali dell'autore quanto c'è di autobiografico in questo romanzo (davvero tantissimo).


Spero di avervi almeno un po' incuriositi con questa mia recensione.
Il romanzo è bello, anche se ha delle controindicazioni e non lo consiglierei a tutti, se quello che vi ho raccontato vi ha incuriositi, certamente John Irving farà per voi.
Se lo avete già letto aspetto un vostro commento!
Ciao
Fede

2 commenti:

  1. E' nella mia wl da anni ma non ho mai avuto occasione di comprarlo....!Voglio leggerlo davvero tanto.....

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