lunedì 12 novembre 2012

Recensione: "Il popolo degli oscuri" di Neal Shusterman

Oggi vi parlo di un libro davvero speciale, comprato per caso solo perchè conosco e amo l'autore, lo stesso di "Everlost" e il distopico "Unwind", e che ho amato fin dalle primissime pagine.





Titolo: Il popolo degli Oscuri
Titolo originale: Downsiders
Autore: Neal Shusterman
Prezzo: 8,00€ (pagato 1€)
Pagine: 254
Data di pubblicazione: 2001
Editore: Piemme Junior
Collana: Il battello a vapore
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 5 stelline






Trama:

Nel sottosuolo di New York vivono gli Oscuri, un popolo misterioso che ha scelto di non vedere mai la luce del sole. La loro legge vieta severamente  ogni contatto con il Mondo di Sopra. Ma Artiglio, un ragazzo curioso e coraggioso, va contro le regole e si avventura in superficie. Lì incontra Lindsay, una ragazza che cambierà per sempre la sua vita e quella della sua gente...


cosa penso del libro:

"Il mondo degli oscuri" è un libro per ragazzi venduto, a differenza di altri, in un formato che scoraggia i lettori più adulti. In realtà penso che, come maturità dei contenuti e della storia, sia a livello del più famoso e meglio confezionato "Everlost", se non un gradino più in alto ancora.
Anche questa storia è ambientata a New York, o meglio sotto la città, dove vivono gli Oscuri. Il romanzo ha superato tutte le mie aspettative perchè in poche pagine Neal Shusterman è stato capace di creare una società del tutto credibile e di spiegarne le origini, le usanze e lo stile di vita in maniera esaustiva. Altri autori non riescono ad ottenere lo stesso risultato in 500 o più pagine.
La società degli Oscuri è una società utopica, fatte di gente semplice e felice, che si autogoverna in maniera approssimativa ma efficace e che sfrutta i Solari, gli sfortunati che abitano in Superfice, per ottenere gli oggetti che da soli non si possono procurare.
Sono rimasta affascinata da questa ambientazione, così particolare e ricca, verrebbe voglia di inserire le fogne della città nell'itinerario di visita di NY.
La scrittura è semplice ma ricca di dettagli e curiosità: Neal Shusterman gioca con le leggende metropolitane e sfrutta eventi storici marginali e passati inosservati ai più per inserirli nelle sue storie e reinterpretarli a suo vantaggio. In poche parole, è geniale.
La storia è disseminata di insegnamenti esemplari, ad esempio il fatto che non sempre quella che sembra la cosa giusta da fare lo è veramente. Mi piace che i libri per ragazzi insegnino qualcosa di utile.
L'epilogo è credibile e soddisfacente, e anche molto commovente.
Consiglio a tutti questo piccolo capolavoro, non ve ne pentirete.



Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Il popolo degli oscuri" è questa:


Classico libro ciliegina, come non me ne capitavano da un bel po' di tempo! Una pagina tirava l'altra, non riuscivo a staccarmici e continuavo a pensarci anche dopo averlo posato, anche ora ci penso ancora. Bello bellissimo.

E con questo è tutto, 
ciao!
fede

p.s. con questa recensione partecipo alla "Hogwart reading Challenge" del blog "Readin is Believing "(appena capisco in che casa inserirla)

5 commenti:

  1. Hai detto giusto, la collana in cui è stato pubblicato il libro non attrae i lettori adulti, anzi, pensavo che fosse un libro più per bambini che per ragazzi. Già molto spesso i libri categorizzati come YA hanno un contenuto talmente semplicistico ed ingenuo che secondo me dovrebbero essere retrocessi di categoria, quindi puoi capire che un libro già definito per ragazzi sembrerebbe andar bene solo ed esclusivamente per i giovani lettori.
    Ma la tua recensione mi ha talmente tanto incuriosita che ora vorrei proprio leggerlo pure io!

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    1. Bè la serie rossa è dai 12 anni in su, quindi proprio per bambini non è. Se hai letto "Everlost" il livello è quello, da collana Freeway diciamo. Non è un libro per adulti, sia chiaro, ma ha spessore, sentimento e un'ambientazione curatissima. So che a te, come a me, piacciono i libri per ragazzi di un certo livello, quindi te lo posso consigliare serenamente ^_^

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  2. non lo sapevo.. ci farò su un pensierino!

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  3. Ho letto poco tempo fa un libro con un'ambientazione simile, ovvero "Nessun Dove" di Neil Gaiman - che però parla del sottosuolo londinese :)
    Devo dire che il tuo commento entusiasta mi ha convinta, mi segno questo titolo!

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  4. Leggendo ho pensato spesso anch'io che somigliasse a "Nessun dove"! Non ho azzardato il paragone perchè in effetti questa è una versione molto più soft (che però mi è piaciuta di più) e temevo che qualche estimatore di Gaiman si risentisse ^_^

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