venerdì 24 maggio 2013

Recensione: "Io che amo solo te" di Luca Bianchini






Titolo: Io che amo solo te
Autore: Luca Bianchini
Prezzo: 16,00€
Pagine: 262
Data di pubblicazione: Aprile 2013
Editore: Mondadori
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 3 e 1/2






Trama:

Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimi, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimi, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c'è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la "First Lady". E lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet "semicascante" della sposa al gran buffet di antipasti, dall'assegnazione dei posti alle bomboniere - passando per l'Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti.


cosa penso del libro:

A volte le aspettative sono ingannevoli. Leggendo le trama di questo romanzo mi immaginavo una storia allegra e vivace... mi sbagliavo.
Il romanzo racconta i fatti e i pensieri di due giovani sposi e dei loro famigliari nel giorno precedente alle loro  nozze e nel giorno della grande festa ma questo racconto, che nell'immaginario collettivo dovrebbe grondare dolcezza, ha invece ben altro sapore: è amaro.
Chiara e Damiano non si stanno sposando perchè non vedono l'ora di passare tutta la vita insieme, ma stanno per compiere il grande passo lui per dovere, lei perchè sogna fin da bambina questo giorno in cui sarà al centro dell'attenzione, una star. Non si sono scelti perchè li lega una complicità ineguagliabile, sono capitati insieme un po' per caso e il matrimonio non è altro che lo scontato epilogo della loro storia: non si sono mai veramente chiesti cosa capiterà dopo il sì, quella parte del matrimonio non è importante per loro.
Nel corso del romanzo, tra tradimenti, inganni, bugie e segreti condivisi, il loro rapporto si rafforzerà e inizieranno a prendere coscienza di quello che stanno per fare e del futuro comune che li attende e scoprono che è questo che vogliono veramente MA a mio parere è troppo tardi: il giorno del matrimonio non è un buon momento per capire di essere fatti veramente uno per l'altro, che la cosa importante non è la festa ma unire indissolubilmente due destini...
Ho un'idea molto romantica del matrimonio ma sono consapevole che la visione che ne da Luca Bianchini in questo suo romanzo non sia poi così lontana dalla realtà, tuttavia non sono riuscita ad allontanare la grande tristezza che ha accompagnato questa lettura: l'autore ha messo nero su bianco una storia che contraddice tutte le fiabe che ci hanno raccontato fin da piccoline, non è più l'amore che conta, ma solo non dare a parenti e "amici" nessun pretesto per sparlare delle nozze, spendendo a più non posso e indossando sorrisi fasulli: il sentimento è la cosa meno importante in assoluto.
Altra cosa che mi ha infastidita è stata la caratterizzazione dei personaggi: la storia è ambientata nel Sud Italia, a Polignano, e i suoi abitanti sono descritti come dei superficiali e dei faciloni, pronti a credere a qualsiasi cosa gli si dica purchè appropriatamente infiocchettata. A volte sembrava di leggere un settentrionale che racconta una barzelletta su un meridionale! Sono consapevole che probabilmente certi aspetti della storia e dei caratteri sono stati volutamente esasperati per dare maggiore potenza e incisività alla storia, e non nego che il risultato sia stato raggiunto perchè ancora sto male se penso a quello che ho letto, ma certe esagerazioni mi hanno comunque infastidita.
Oltre ai due sposi anche altri personaggi mi perseguiteranno per sempre, come la sorella della sposa, disposta a tutto per dimagrire così da potersi fare foto in costume da postare su facebook, il fratello omosessuale dello sposo e i genitori dei due che si amano in segreto e da lontano da decenni e che probabilmente approfitteranno della festa per riavvicinarsi.
Tirando le somme il libro mi è comunque piaciuto, ha distrutto il mio sogno romantico che diceva "tutti quelli che si sposano si amano alla follia", e lo ha fatto in maniera spietata, ma si farà ricordare per sempre.
Consigliato, ma non aspettatevi i cuoricini.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Io che amo solo te" è questa:


Se il sapore predominante in questo romanzo è l'amaro, il retrogusto è sicuramente piccante! Non mancano le scene hot, piuttosto esplicite ma non troppo dettagliate... come piace a me. Realistico e per niente fastidioso, Luca Bianchini sa come far ribollire un po' il sangue senza esagerare.


Spero di avervi incuriositi!
Se vi piacciono le storie di matrimoni di certo non potete perdervi questa visione alternativa e disincantata!
A presto
Baci
Fede

2 commenti:

  1. Molto bella come recensione. Mi ha incuriosita parecchio. spero di riuscire a leggerlo presto

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  2. Sono proprio curioso. Leggere qualcosa di simile, mi farebbe bene in questo periodo :D

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