martedì 5 giugno 2012

Recensione: "In fondo alla palude" di Joe R. Lansdale

Eccomi con una nuova recensione! Questo libro l'ho proprio divorato sia perchè è veramente bello ma anche perchè sono una fifona e non vedevo l'ora di finirlo per lasciarmi alle spalle questi scenari paurosi e smettere di temere che il maniaco assassino della storia venisse a prendere me!






Titolo: In fondo alla palude
Titolo originale: The Bottoms
Autore: Joe R. Lansdale
Prezzo: 13,00€ 
Pagine: 309
Data di pubblicazione: 2004
Editore: Fanucci
Collana: Immaginario Dark
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline e 1/2






Trama:

Il racconto di Harry, un uomo anziano che dalla sua pensione rivive gli anni '30 attraverso i ricordi della sua infanzia, ricca di avventura (emozionanti esplorazioni nei boschi, una creatura - l'Uomo-Capra - che si aggira nei boschi, i segreti di una piccola comunità che lentamente si svelano...) eventi tragici (omicidi e linciaggi) che lo fanno crescere rapidamente. 
In "In fondo alla palude" Harry racconta, con gli occhi di un bambino, le emozioni e lo spirito di avventura, la ribellione e il senso di giustizia spesso difficili da capire...


cosa penso del libro:

Come mia abitudine non mi sono soffermata troppo sulla trama di questo romanzo prima di intraprenderne la lettura, ma fin da subito mi sono resa conto che questo libro è molto simile (forse troppo) a "Il buio oltre la siepe". A lettura conclusa, informandomi in rete, ho scoperto che "In fondo alla palude" è considerato una riscrittura moderna del capolavoro datato 1960 di Harpr Lee, quindi tutte quelle somiglianze che avevo colto non erano solo una mia impressione, ma anzi erano frutto di un vivo intento dell'autore.
Ci sono il fratello e la sorella giovanissimi ma coraggiosi e anche molto sprovveduti, c'è il loro padre, un bianco che difende le persone di colore attirando su di se le ire del paese. Ci sono i paesani, ignoranti e arrabbiati che odiano i neri e li considerano una razza inferiore, c'è un nero che viene scelto come capro espiatorio dalla comunità e linciato per un crimine che non ha commesso.
Il parallelismo è palese
Questa volta la voce narrante è quella di Harry, ora ottantenne, ma ragazzino ai tempi in cui accaddero i fatti narrati. Il fatto che il protagonista non sia più giovane al momento in cui racconta la sua storia, fa sì che il romanzo non sia depurato delle scene più macabre e che non siano censurate le frasi più dure o le descrizioni delle violenze più tremende, rendendolo un libro rivolto prettamente ad un pubblico adulto.
Non nascondo di aver avuto una paura folle in alcuni passaggi del libro in quanto, sebbene i temi principali siano il razzismo e la segregazione razziale nei confronti dei neri nell'America degli anni '30, nella cittadina Texana in cui è ambientata la vicenda stanno avendo luogo alcuni efferati omicidi.
Le vittime sono tutte donne, violentate, seviziate e uccise da un pazzo maniaco che prova piacere nel torturare le sue vittime. Potrebbe sembrare un normalissimo thriller, non fosse che è ambientato in un'epoca in cui non esistevano test del DNA, e non era ancora stata inventata la scienza forense, per cui svolgere un'indagine seria era quasi impossibile.

Il padre del protagonista si sente impotente contro questo assassino, e la sua frustrazione trasuda dalle pagine, mista alla paura, perchè sembra che questo maniaco possa agire indisturbato e distruggere delle vite senza che sia nulla da fare.
Questa parentesi investigativa è molto angosciante e spaventosa, ma come ho già detto il tema principale è il razzismo nei confronti delle persone di colore, e viene affrontato con molta lucidità e senza peli sulla lingua. Io personalmente non posso evitare di restare indignata quando leggo questo genere di libri, soffro moltissimo pensando a come queste persone per decenni dopo che in teoria erano stati liberati dalla schiavitù, hanno dovuto convivere con la consapevolezza di non valere quanto i bianchi agli occhi dello Stato e della Legge, hanno dovuto sopportare insulti, cattiverie, insinuazioni e quant'altro solo per via del colore della loro pelle.
Deve essere stato difficile e tremendo dover vivere sempre all'erta, a testa bassa, con la paura costante di fare qualcosa di sbagliato e di trovarsi in una situazione difficile senza nessun tipo di difesa.
Per me è sempre difficile leggere di queste cose, ma è importante non dimenticare mai quanto la gente possa essere crudele e quanto danno possa fare l'ignoranza.
Una lettura consigliata, per riflettere e tremare un po'.

p.s. Se vi chiedete il perchè dei girasoli... Non lo so. Ne avevo voglia e la recensione aveva bisogno di qualcosa di allegro che la stemperasse.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta per "In fondo alla palude" è questa:


Bocca ambivalente. Sta sì a rappresentare le torture e le sevizie sulle donne dell'assassino di questo libro ma soprattutto sta a rappresentare quanto è sempre doloroso per me leggere storie di razzismo. Un dolore bruciante, che arriva dalla pancia, una voglia pazza di insultare quelle persone rozze e ignoranti che traggono godimento dal sottomettere un'intera razza. Non trovo parole per descrivere quanto le consideri piccole e inutili, mi fermo per non cadere nel volgare ^_^


E con questo è tutto!
Ovviamente sono curiosissima di leggere le opinioni di tutti!

Avete letto questo libro? Cosa ne pensate? Lo avete in wish list?

Come sapete ho abolito le captcha, quelle fastidiose parole chiave che bisogna inserire quando si lascia un commento, quindi farmi sapere la vostra opinione non vi richiederà che pochi secondi!

Domani è una giornata molto importante per me e per il mio futuro, dire che sono spaventatissima non rende l'idea! Vi prego, vi prego, vi prego, pensatemi e incrociate le dita per me! Se accadrà il miracolo poi potremmo festeggiare tutti insieme ;-)

Buona notte e buone letture!
Fede

4 commenti:

  1. In effetti mi chiedevo il perché dei girasoli xD
    Ti capisco perché anche io sono fifona, non riesco nemmeno a vedere gli horror >< Quindi non credo lo leggerò, visto che dici che fa così paura!

    Qualunque cosa debba succedere domani, incrocio le dita per te :)

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    1. Ammetto che mi spavento anche con poco io! Ma quando descrivevano i corpi, o anche quando i protagonisti sentivano dei rumori venire dalla foresta buia e vedevano dei profili umani tra gli alberi... io morivo di paura! Lansdale è straordinariamente bravo a creare la suspance con poco, e io mi faccio suggestionare facilmente, quindi il mix funziona poco e male :-D
      Per mesi e mesi starò lontana dai thriller, devo riprendermi.
      Però bello bello, merita i brividi che causa.

      Grazie per l'augurio!

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  2. Questo mi interessa davvero molto *_*

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  3. Bella l'idea dei girasoli per smorzare i toni, eheh! :D
    Comunque ce l'ho tra i prossimi libri in lettura... e da come ne parli, sembra proprio una lettura adatta a me, a quello che cerco... bene bene...!

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