martedì 19 giugno 2012

Recensione: "La ragazza gigante della contea di Aberdeen di Tiffany Baker

Uno nuova recensione per il mio blog! Purtroppo questa volta parlo di un libro per cui avevo aspettative enormi che non sono state soddisfatte...





Titolo: La ragazza gigante della contea di Aberdeen
Titolo originale: The little giant of Aberdeen Country
Autore: Tiffany Baker
Prezzo: 18,90
Pagine: 413
Data di pubblicazione: Marzo 2011
Editore: zero91
Scheda aNobii del libro:
Voto in stelline: quasi 3 stelline





Trama:

Quando la madre di Truly Plaice rimase incinta, l’intera cittadina di Aberdeen si riunì per scommettere sul peso del nascituro che era stato capace di deformare così tanto la donna da farle assumere proporzioni epiche. La giovane Truly avrebbe pagato il prezzo della sua enormità.
Suo padre la incolpava per la morte della madre avvenuta durante il parto ed era assolutamente mal equipaggiato per crescere la figlia gigante e sua sorella maggiore, nonché suo esatto opposto, Serena Jane, la personificazione della perfezione femminile.
Mentre le notevoli dimensioni di Truly la rendono oggetto di curiosità e umiliazioni costanti, la bellezza di Serena Jane si dimostra essere una benedizione e una maledizione allo stesso tempo.
Il fatto di essere la più bella ragazza della città la farà infatti diventare l’ossessione di Bob Bob Morgan, il più giovane del clan dei Morgan, dottori di Aberdeen da generazioni.
Bob Bob darà il via a una catena di eventi che cambierà il destino dell’intera contea...

cosa penso del libro:

Inizio con il dire che questo libro è esteticamente superbo. Non credo di averne mai visto un altro più bello, sia per via della cover, per il tipo di carta e la cura dei dettagli. Tanti complimenti alla casa editrice, la giovane ma meritevole zero91.
Devo però proseguire con il dire che il romanzo non ha soddisfatto le mie aspettative. Mi aspettavo qualcosa di simile alla produzione di Sarah Addison Allen, ma non ho trovato niente del genere. Non c'è magia in queste pagine, affatto.
La cosa che mi ha turbata di più è che non c'è un argomento predominante sugli altri o che comunque sia sviluppato in maniera soddisfacente. I protagonisti hanno un sacco di turbe e problemi, ma niente che colpisca per la sua tragicità, niente che sia sviscerato a sufficienza da coinvolgere il lettore.
La protagonista soffre di gigantismo quindi, comprensibilmente, fin da piccola viene presa in giro da coetanei e adulti. Questo argomento poteva essere sfruttato per creare empatia nel lettore, magari descrivendo a fondo le "torture" che doveva sopportare e la sofferenza che le causavano. Invece tali torture vengono solamente accennate, come se un elenco di cattiverie bastasse per render simpatica la giovane gigantessa ma, almeno nel mio caso, non è così.
La sorella della protagonista la ignora apertamente, la sfrutta e poi la allontana e questo atteggiamento dovrebbe essere causa di un dolore intenso, di rabbia e rancore, ma nessuna di queste emozioni sembra sfiorare la protagonista.
Il rancore viene più volte citato, ma è rivolto verso il "carnefice" della protagonista, colui che più di tutti la prendeva in giro a scuola. Il problema è che si tratta di un rancore espresso solo a parole, che non trova sfogo ne spiegazione, condito da un blando tentativo di vendetta subito rovinato dai sensi di colpa: mi sarebbe piaciuto riuscire a capire da dove nasce tutto questo risentimento, ma sinceramente così come viene descritto Bob Bob sembra solo un maniaco del controllo, di certo non un aguzzino.
Ho intravisto un barlume di speranza di essere coinvolta dalla storia quando si è iniziata a ventilare la possibilità di un amore per la protagonista, ma anche questa chance è stata sprecata e si è persa in un mare di paranoie ingiustificate.
Nel romanzo si parla anche di omosessualità e solitudine, ma pure questi argomenti vengono solo accennati.
Riassumendo, trovo che non ci sia nulla di veramente significativo in questo libro e la protagonista è passiva e insignificante: è stato impossibile per me entrare in sintonia con lei.
Segnalo anche la presenza di parecchi refusi e una traduzione non troppo accurata in alcuni punti: più di una volta ho trovato un congiuntivo là dove sarebbe servito un condizionale, un indicativo imperfetto là dove doveva esserci chiaramente un congiuntivo. Anche questo ha penalizzato la lettura.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "La ragazza gigante della contea di Aberdeen" è questa:


Questa volta il messaggio è moooolto esplicito e, come al solito, ambivalente.
Da una parte il messaggio rappresenta bene la protagonista, che più di una volta spiega come il suo appetito sia insaziabile, e viene anche presa in giro per questo dal suo "carnefice".
D'altra parte però anch'io mi ritrovo ancora affamata a fine lettura! Non ho trovato quello che cercavo in questo libro, non c'era magia, non c'era atmosfera da sogno o fiaba, non c'era nulla. Spero che con la prossima lettura vada meglio...

Ovviamente sono curiosissima di leggere le opinioni di tutti!

Avete letto questo libro? Cosa ne pensate? Lo avete in wish list?

Come sapete ho abolito le captcha, quelle fastidiose parole chiave che bisogna inserire quando si lascia un commento, quindi farmi sapere la vostra opinione non vi richiederà che pochi secondi!

Ciao a buona notte!
Fede

3 commenti:

  1. Va be già dalla trama non mi diceva niente!!!!
    Ora ne ho avuto conferma!!!!

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  2. Peccato! La copertina e la trama promettevano...

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    1. Non è brutto sia chiaro! Ma non emoziona durante la lettura e non mi lascia nulla dopo. Per lo meno così è capitato a me...

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