sabato 20 ottobre 2012

Recensione: "Fai bei sogni" di Massimo Gramellini

Eccomi con una nuova recensione. Di nuovo un romanzo incentrato su come il rapporto con la madre possa condizionare la vita di un figlio.






Titolo: Fai bei sogni
Autore: Massimo Gramellini
Prezzo: 14,90€
Pagine: 210
Data di pubblicazione: Marzo 2012
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Scheda aNobii del libro:







Trama:

Fai bei sogni è la storia di un segreto celato in una busta per quarant’anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. Fai bei sogni è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra.
Fai bei sogni è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l’inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell’amore e di un’esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo. 


cosa penso del libro: 

 Di tanto in tanto mi faccio prendere da smanie del tipo "Ma se TUTTI leggono quel libro allora deve essere davvero bello! Perchè io non l'ho ancora letto? Devo rimediare subito". Questa volta non è stato difficile procurarmi il libro: era già in casa e aspettava solo che io mi decidessi a farlo mio per poter tornare poi dal suo legittimo proprietario. Non dico di aver gusti letterari poco comuni, ma mi è capitato sovente di non apprezzare romanzi universalmente noti e amati, ma per fortuna questa volta mi sono felicemente accodata alla massa soddisfatta dalla lettura.

Di "Fai bei sogni" ho apprezzato lo stile dell'autore, ricercato e coinvolgente. Non ci si può stupire dato che Massimo Gramellini è un giornalista affermato e si guadagna da vivere giocando con le parole da decenni. Non sono scontate, invece, le emozioni che le sue parole suscitano nel lettore. 
Io non amo informarmi troppo del libro che sto per leggere. Mi bastano alcune, fidate, recensioni positive che leggo però superficialmente, saltando i riferimenti alla trama. E' per questo che, povera me, non sapevo assolutamente che "Fai bei sogni" fosse un libro autobiografico! Lacuna non da poco dato che ho letto buona parte del libro pensando che la storia vissuta da quel povero bambino che perde la madre a 9 anni ed in seguito non riesce a trovare l'amore di cui ha bisogno in nessun altro, finendo per chiudersi in se stesso e perdere fiducia nel mondo, era fin troppo tragica per essere vera!
Solo quando il bambino cresce e le sue esperienze da adulto diventano un po' troppo simili a quella che sapevo, vagamente, essere l'esperienza lavorativa di Gramellini, mi sono resa conto che protagonista e autore erano la stessa persona. Un po' mi vergogno di confidarvi questa mia gaffe, ma magari può riuscire utile a chi non ha ancora letto il romanzo. Alla fine della storia c'è una nota dell'autore che spiega come il racconto di  questa sua esperienza di vita doveva fare semplicemente da introduzione ad un manuale che gli era stato "commissionato" e che doveva insegnare ad i giovani a risollevarsi dalle loro ceneri dopo un'esperienza traumatica. Tuttavia mentre raccontava la sua vicenda si è reso conto, insieme agli editor, che una vita di questo tipo meritava di essere raccontata in un romanzo dedicato.
Ebbene, secondo me queste informazioni dovevano essere fornite all'inizio de libro! Non posso credere di essere l'unica ad averlo letto ignara di tutto e penso che se avessi saputo tutto fin da principio avrei apprezzato ancora di più la lettura.

Passando al romanzo in se, penso di possa dividere in tre parti. Nella prima parte c'è  il Massimo bambino, privato dell'affetto di una madre e che brancola nella vita senza appigli o sostegni. Questo essere indifeso fa una gran tenerezza, tanto più che Gramellini è stato capace di presentare i pensieri del se stesso bambino proprio come deve averli concepiti a quell'età, pieni di innocenza e incertezza. Conoscere quel bambino, solo e spaesato, mi ha fatto una gran tenerezza.
La parte centrale, in cui è descritta la giovinezza dell'autore e protagonista, mi è piaciuta poco. Il bambino insicuro e senza punti di rifermento, si trasforma in un ragazzo senza radici ma dal grande talento, e il cui scopo principale, nella vita, sembra essere quello di nascondere la sua condizione di orfano di madre, quasi che fosse una piaga orribile che farebbe allontanare tutti da lui.
Nella parte finale Massimo è ormai adulto e, con l'amore, ha finalmente trovato la serenità per accettare il suo passato e parlarne liberamente con il prossimo. E' riportata una lettera, scritta da un lettore che cerca il suo ajuto per affrontare la perdita della madre. La sua risposta è stata la cosa più bella e commovente che io abbia letto da molto tempo a questa parte, da sola vale l'intero libro.



Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca  adatta a "Fai bei sogni" è questa:


Questo romanzo è una piccola perla della letteratura contemporanea italiana, ne consiglio la lettura a tutti.
Un concentrato di talento e sentimento, tutto in poco più di 200 pagine.



Ovviamente sono curiosissima di leggere le opinioni di tutti!

Avete letto questo libro? Cosa ne pensate? Lo avete in wish list?

Come sapete ho abolito le captcha, quelle fastidiose parole chiave che bisogna inserire quando si lascia un commento, quindi farmi sapere la vostra opinione non vi richiederà che pochi secondi!

Buon Sabato!
Federica

p.s. con questa recensione partecipo alla sfida "Hogwarts Reading Challenge" del blog "Reading is Believing" la potete trovare QUA.

7 commenti:

  1. Ciao Fede!!! Come promesso sono passata subito... :D mi sono unita ai follower!!! Bacione

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  2. Lo ha comprato mia mamma l'anno scorso e la sto minacciando tutti i giorni perché si dimentica sempre di portarmelo!!!

    Non c'entra, ma non vedo l'ora di leggere la tua recensione su "La stella nera di New York" che mi ispira tantissimissimo *__*

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    1. Non so quando finirò il libro di Libba Bray perchè è davvero bello per cui vorrei godermelo lentamente e a lungo... Ma temo che finirò per divorarlo!

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  3. Io anche quando l'ho iniziato non sapevo si trattasse di un romanzo autobiografico... O meglio, non ne ero del tutto sicura. Mi ero accostata a questo libro con un po' di titubanza, talmente mi aveva irritato la lettura de "L'ultima riga delle favole" (non amo molto quel genere di romanzo). E per fortuna questo non aveva assolutamente nulla a che vedere con il primo.
    Davvero bravo Gramellini!

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    1. "L'ultima riga delle favole" mi incuriosisce ma le recensioni mediocri mi fanno titubare...
      Ci penserò...

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  4. Anch'io sono curiosa di leggere "Fa bei sogni" e devo dire che ho letto solo recensioni positive, dovrò decidermi al più presto :) Un abbraccio :)

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