giovedì 31 gennaio 2013

Recensione: "La mia anima è ovunque tu sia" di Aldo Cazzullo

Eccomi con una nuova recensione! Vi ricordo che questo romanzo è uno dei libri in palio per la sfida "Io leggo italiano" 2013. Tutti i dettagli li trovate QUI






Titolo: La mia anima è ovunque tu sia
Autore: Aldo Cazzullo
Prezzo: 12,00€
Pagine: 125
Data di pubblicazione: Dicembre 2012
Editore: Mondadori
Collana: Numeri Primi
Scheda aNobii del libro: 







Trama:

Alba, aprile 1945. In città è arrivato il tesoro della Quarta Armata. Il denaro, il frutto delle requisizioni, le ricchezze che una forza di occupazione accumula in guerra: tutto questo viene spartito tra la Curia e i partigiani. Il vescovo affida la propria parte a un giovane promettente, cresciuto in seminario: Antonio Tibaldi. Il capo dei partigiani rossi, Domenico Moresco, tiene la propria parte per sé, tradendo l'amicizia del compagno Alberto e la memoria della donna che entrambi hanno amato con l'assolutezza della gioventù e della battaglia: Virginia, occhi chiari, sorriso a forma di cuore e coraggio da combattente, torturata e uccisa dai fascisti. Alba, 25 aprile 2011. In un bosco sulla Langa viene ritrovato il cadavere di Moresco, divenuto industriale del vino, capostipite di una delle due grandi famiglie della città. Sul caso, oltre alla polizia, indaga Sylvie, detective tanto spregiudicata quanto seducente, ingaggiata dal capo dell'altra dinastia: Tibaldi. Alba, 1963. Un grande scrittore, outsider della letteratura italiana, impiegato della Tibaldi Vini, sente vicina la morte. E allora cerca di ricostruire la storia del tesoro, della guerra partigiana, di un amore perduto. E intuisce i fili di una vicenda destinata molti anni dopo a finire in un delitto, sulla cui scena si agitano fantasmi del passato, comunisti, sacerdoti, fascisti, mogli tradite e traditrici, figli forse illegittimi, passioni romantiche e sadiche.


cosa penso del libro:

Ho approcciato questo romanzo, come molti altri in passato, per via del titolo evocativo e della copertina assolutamente incantevole. Il fatto che la storia fosse ambientata nel "mio" Piemonte non mi era noto prima di iniziare la lettura, ma l'ho accolto con grande piacere: io non leggo (o meglio leggevo) molti autori italiani, ma leggere vocaboli nel proprio dialetto o veder citati luoghi che si conoscono provoca sentimenti di appartenenza e orgoglio patriottico che non conoscevo ma che mi è piaciuto provare. Ecco che questo romanzo, di poco più di 100 pagine mi ha fatto scoprire un altro aspetto positivo del leggere italiano: mi ha fatto scoprire che anche i luoghi che abitiamo possono fare da sfondo a storie interessanti e sorprendenti, possono stupire e affascinare.
Questa storia in particolare non ha nulla di strabiliante o sconvolgente, è piuttosto la storia di un conto in sospeso, di una vendetta consumata (molto) fredda, di un amore finito poco dopo essere nato.
La narrazione non è facile da seguire, dato che si alternano capitoli ambientati in tre periodi storici differenti: nel presente si è consumato un delitto inspiegabile, nel '63 uno scrittore dilettante indaga su un misterioso tesoro e nel '45, alla fine della guerra, due partigiani sono in combutta con altrettanti preti.
Sta al lettore mettere insieme i tasselli di questo complesso mosaico, benchè le pagine siano poche non è concesso un attimo di distrazione.
Lo stile è deciso, caustico, senza fronzoli. Gli unici orpelli sono un paio di lettere d'amore, così belle e toccanti che da sole varrebbero l'intero romanzo.
Le poche pagine non mi hanno permesso di affezionarmi ai personaggi, e il movente del delitto non è dei più  chiari e sensati per me, è stato comunque bello immergersi per poche ore in questo Piemonte ricco e florido.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "La mia anima è ovunque tu sia" è questa:


Questo romanzo ha un non so che di "incompleto". Sarà il fatto che è così corto, ma è finito ancor prima che fosse veramente iniziato! Ci sono così tanti punti che avrei voluto che venissero approfonditi che non ho neppure tenuto il conto, io sono una che ama i dettagli (se sono significativi, ovvio) e questo romanzo avrebbe bisogno di tanti dettagli in più! Così va bene per una lettura veloce e disimpegnata.

Che ne pensate? Vi ho un po' incuriositi? 
Ciao!
Fede

4 commenti:

  1. Sì, in po' mi hai incuriosita! Anche se la brevità del libro, con tutta la carne che c'è al fuoco, mi fa pensare che la lettura potrebbe lasciarmi insoddisfatta...

    Comunque, molto bella l'idea delle immagini delle bocche come commento! :)

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    1. Grazie! Uso questo metodo di valutazione dalla prima recensione del blog ^_^ è divertente ma ogni tanto vado nel panico perchè non so cosa scegliere ;D
      Ciao

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    2. Oh, allora ne hai veramente tante di foto!! Vado a curiosare tra le tue vecchie recensioni, sono curiosa di vedere che bocca hai assegnato a qualche libro che ho letto anch'io! :)

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    3. Tantissime! Ma a volte devo cercarle apposta sul web...

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