lunedì 28 gennaio 2013

Recensione: "Trilogia delle gemme" di Kerstin Gier


Ho letto questa trilogia spinta dai tantissimi commenti positiva ma dico fin da subito che non condivido l'entusiasmo con ci viene consigliata un po' da tutti. Il primo problema è che le idee dell'autrice sono davvero pochine e non sufficienti per scrivere 3 libri. Io odio che ci vengano propinate tutte queste trilogie all'unico scopo di spillarci soldi quando tutta la storia ci sarebbe stata, e anche larga, in un solo libro. Non sono contraria alle trilogie in generale ma le apprezzo solo se i tre libri hanno ragione di esistere anche come libri singoli, ma nella "Trilogia delle gemme" questo non accade. Ora esprimerò i miei dubbi libro per libro.






Titolo: Red
Autore: Kerstin Gier
Prezzo: 16,60€
Pagine: 330
Data di pubblicazione: Gennaio 2011
Editore: Corbaccio
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 2 stelline







Trama:

Gwendolyn Sheperd è un'adolescente dei nostri giorni. Ha sedici anni e abita in una grande casa nel cuore di Londra con madre, zia, prozia, nonna, sorella, fratello e cugina. La sua è una famiglia un po' speciale, perché si tramanda un gene che permette di viaggiare nel tempo. Come se non bastasse, Gwendolyn ha pure la dote personalissima di vedere - e parlare - con gli spiriti dei morti...


cosa penso del libro:

E' universalmente noto che, in genere, il primo libro di una serie è caratterizzato da una prima parte di introduzione, dato che l'autore deve presentare da zero un mondo a noi sconosciuto, con le sue regole e le sue particolarità. Alcuni trovano noiose queste introduzioni, io personalmente le amo. Mi divertono e coinvolgono le avventure dei protagonisti, ma quello che mi piace davvero è essere catapultata in una realtà fantastica, dove esiste la magia e i personaggi sono capaci di fare cose incredibili.
Nonostante questo per me "Red", il primo libro di una trilogia i cui protagonisti sono capaci di viaggiare nel tempo, è stata una delusione pazzesca. Non ho riportato la trama appositamente per non rovinare la sorpresa ai pochi che non hanno ancora letto il libro, ma in sostanza "Red" è una dilatazione della trama: in queste 330 pagine (stampate con un carattere enorme e con margini spaventosi, poveri alberi) non capita nulla di più di quello che si sa già prima di iniziare a leggere il libro, perchè lo si è trovato scritto sulla quarta di copertina. 
Non dico che l'idea non sia buona, ma questa introduzione non merita un libro a se stante, non merita di occupare tutte le pagine che occupa nè che i lettori sborsino 16,60€ per leggerla.
Lo stile dell'autrice è molto semplice e forzatamente simpatico. Personalmente quest'ironia a tutti i costi mi ha infastidita e la protagonista mi ha ispirato un'incredibile antipatia: l'autrice fa di lei una ragazzina debole e noiosa, con ogni tanto un moto d'orgoglio che la fa sembrare in tutto e per tutto una bambina capricciosa. A molti Gwendolyn è piaciuta, a me è sembrata solo immatura e superficiale. E non ho mai cambiato idea proseguendo con la lettura.
La migliore amica di Gwendolyn è solo una macchietta, ma senza che l'autrice le metta in bocca ridicole battutine risulta simpatica, dolce e molto affezionata all'amica. Il protagonista maschile è il più banale dei protagonisti, bellissimo, fortissimo e bravissimo in tutto quello che fa. Non credo ci sia altro da aggiungere.
Giunta alla fine di questo primo libro inizia finalmente (e prevedibilmente) a capitare qualcosa, e il libro si interrompe su di un improbabile (e prevedibile) bacio che avrà fatto emozionare tante ragazze, ma a me a solo fatto cadere le braccia e pensare "Eh questo da dove esce?"...







Titolo: Blue
Autore: Kerstin Gier
Prezzo: 16,60€
Pagine: 330
Data di pubblicazione: Settembre 2011
Editore: Corbaccio
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 3 stelline







Trama:

"Molto probabilmente il mio organismo aveva prodotto più adrenalina negli ultimi giorni che nei sedici anni precedenti. Erano successe così tante cose e avevo avuto così poco tempo per riflettere" Gwendolyn ha tutte le ragioni di questo mondo per pensarla così. Ha appena scoperto di non essere una normale ragazza londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani - una setti segreta che ha sede nel dedalo di vie intorno a Temple Church - inviano nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici prescelti e completare il cronografo, una missione da cui dipende il destino dell'umanità.


cosa penso del libro:

Il secondo libro di questa trilogia inizia esattamente dove si era interrotto il primo. Se non c'è distacco temporale tra i due libri per me non ha alcun senso dividere la storia in più volumi, serve solo a vendere più libri e a guadagnare di più. Ma dove è finito, mi chiedo io, il rispetto per il lettore? Io capisco che case editrici e autori debbano pensare ai loro interessi, ma nonostante questo non posso tollerare questo atteggiamento senza esprimere a più riprese la mia indignazione. 
Ovviamente la colpa di tutto ciò non è della Corbaccio, che ha portato la serie in Italia, ma della CE che l'ha pubblicata in originale e dell'autrice. Questo atteggiamento è condiviso da molti altri autori e CE, ad essere sinceri questo è un caso in cui vale la pena dire "tutto il mondo è paese".
Comunque, dicevo, la storia ricomincia nello stesso punto in cui si era interrotta e da quel inizia l'inconsistente e insignificante storia "d'amore" tra i protagonisti. L'autrice (di cui, si sarà capito, non ho un'alta opinione)  cede alla banalità dell'innamoramento tra i due, e questo amore travolgente inizia al secondo giorno di frequentazione e già dopo una settZhhs1csIbh13pAvpIvaBvE6EtEyQIoLja vita uno per l'altro! Ma, me lo concedete, BASTA! Ma chi ci crede ancora a queste cose, ma chi riesce ad emozionarsi per una stupidaggine del genere???
Tanto più che Gwendolyn, che già nel primo libro si era rivelata una protagonista poco brillante, passa questo secondo libro a struggersi per il bellissimo Gideon che ogni tanto osa non guardarla con occhi dolci o rivolgere la parola ad altre persone che non siano lei. Il mio rispetto per la protagonista è sceso a livelli mai raggiunti da nessun altra protagonista in passato.
Subito all'inizio di "Blue" viene introdotto un elemento nuovo, che dovrebbe vivacizzare la storia, ovvero il fantasma di un demone con le sembianze di un Gargoyle scopre che Gwen riesce a vederlo e inizia a inseguirlo ovunque. Non sarebbe male come novità, non fosse altro che Xemerius (così si chiama il demone fantasma) è solo una pallida, pallidissima imitazione del favoloso Bartimeus dell'omonima trilogia scritta da Jonathan Stroud, e chi l'ha letta non può non notarlo.
Ripeto, l'idea da cui origina la serie non è malvagia, ma la sfilza di banalità e assurdità che l'autrice mette in fila è riuscita a rovinarmi la lettura.







Titolo: Green
Autore: Kerstin Gier
Prezzo: 16,60€
Pagine: 450
Data di pubblicazione: Febbraio 2012
Editore: Corbaccio
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 3 stelline 1/2







Trama:

Che si fa quando si ha il cuore spezzato? Si telefona alla migliore amica, si mangia cioccolato e ci si macera nel proprio dolore. Solo che Gwendolyn, viaggiatrice nel tempo suo malgrado, dovrebbe conservare tutte le sue energie per altre cose: sopravvivere, per esempio. Perché la trappola che il temibile conte di Saint Germain ha costruito nel passato è pronta a scattare nel presente. E per riuscire a trovare la soluzione dell'oscuro segreto, Gwen e Gideon, fra un litigio e l'altro, dovranno buttarsi a capofitto nei secoli passati cercando di schivare pericoli mortali.


cosa penso del libro:

Il primo problema che si riscontra in "Green", ma che già in "Blu" mi aveva particolarmente infastidito, è il fatto che sia pieno di ripetizioni. Lo so che è inevitabile che in una trilogia nei capitoli successivi al primo vengano riassunti gli avvenimenti dei due libri precedenti e vengano ricapitolate le scoperte fatte dai protagonisti, ma ci tengo a sottolineare che se tutte queste ripetizioni fossero state cancellate e il libro fosse stato stampato con un carattere un po' più umano, tutti e tre i libri avrebbero riempito al massimo un volume e neppure troppo corposo! No, io non mi do pace, continuo a pensare che questa trilogia non ha senso di esistere nella sua forma a tre volumi separati.
Per quanto riguarda "Green", non è malvagio. Tra inutili piagnistei e bronci degni di una bimba dell'asilo, la nostra protagonista riesce ad arrivare alla fine della sua avventura.
Ed è una fine molto ben congegnata, non c'è che dire! Alcuni punti rimangono non chiariti, ad esempio come (e quando) un certo oggetto finisca in una certa cassa, o perchè certe persone abbiano aiutato una certa (insopportabile) protagonista, ma tutto sommato la maggior parte dei nodi vengono al pettine e tutto trova soluzione. Il ritmo di quest'ultimo libro è incalzante, capitano (finalmente) tantissime cose e non ci si annoia mai.
Diciamo che Kerstin Gier ha tratto bene le sue conclusioni, peccato per lo svolgimento...


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "La trilogia delle gemme" è questa:


Erano mesi che desideravo leggere questa trilogia, l'ho inseguita ovunque e la delusione nel leggerla è stata davvero indescrivibile! Queste delusione mi ha fatto addirittura perdere un po' di fiducia nella letteraturaa YA! Ma non devo disperare, sono solo gusti, il prossimo libro sarà sicuramente migliore.

9 commenti:

  1. Peccato a me é proprio piaciuta e me la sono goduta

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  2. Cavolo, mi dispiace che ti abbia deluso così tanto! Anche perché pure io pensavo di leggere questa trilogia, prima o poi, visti i commenti molto positivi...

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    1. Dispiace tanto anche a me. Ero sicura mi sarebbe piaciuta invece ho faticato. La storia è buona ma mi sono stancata dell'approccio che oramai usano quasi tutti gli autori YA. Banali a dir poco.

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  3. Mi spiace proprio che sia stata una delusione, a parte il fatto che un po' di cose non venivano spiegate a me sono proprio piaciuti tutti e tre :)

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    1. Capita, ero ottimista ma la partenza insoddisfatta mi ha rovinato l'intera trilogia...

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  4. Cavoli! Bella l'idea di fare una saga tutta insieme in un'unica recensione, mi sa che te la copio, io le ho sempre divise ma così è molto più bello ^^
    E complimenti, bel blog. Sono una nuova follower, passa da me se vuoi http://smell-ofbooks.blogspot.it/

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  5. A me questi libri non sono sembrati male, anzi, appasionanti, ma condivido il fatto che avrebbero potuto far un unico volume, il fatto che alla fine non tutto si spiega, che sembra che all' autrice non vada di sviluppare la storia e ho odiato quelle pagine inutili e piene di profezie all' inzio di ogni capitolo...
    Grazie!

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