Titolo: Zia Antonio sapeva di menta
Autore: Andrea Vitali
Prezzo: 13,90€
Pagine: 154
Data di pubblicazione: Novembre 2011
Editore: Garzanti
Collana: Narratori Moderni
Trama:
"Aglio, cipolle, rape, ravanelli e porri sono verdure indigeste che non diamo mai agli ospiti della casa!" Suor Speranza ne è sicura: nel minestrone che ha distribuito ai pazienti della Casa di Riposo di Bellano l'aglio non l'ha fatto mettere di sicuro. Allora come mai Ernesto Cervicati, entrando nella stanza di zia Antonia, ha sentito quell'odore, invece dell'aroma inconfondibile e fresco della menta? Ernesto conosce bene il rassicurante profumo delle mentine di cui è golosa la sua anziana parente. Certo meglio di suo fratello Antonio, che della zia non ha mai voluto saperne: gli interessava molto di più Augusta Peretti, una trentacinquenne ossigenata e vogliosa, nonché figlia di salumiere. Ernesto invece aveva accolto zia Antonia in casa sua e l'aveva accudita per tre anni, finché lei, un po' per non gravare troppo sul nipote, un po' per pudore, aveva deciso di trasferirsi all'ospizio. Quel sorprendente odore d'aglio è un piccolo enigma. Forse è l'indizio di qualcosa di più grave. A indagare, oltre a Ernesto e all'energica suor Speranza, si ritrova anche il dottor Fastelli, medico dal carattere gioviale ma di grande sensibilità. Intorno a questo profumato mistero, Andrea Vitali costruisce un romanzo carico di tenerezza, una di quelle storie che, come zia Antonia, ti accarezzano in un fresco abbraccio. Per poi regalarti, alla fine, una sorpresa.
cosa penso del libro:
Libro sorbito in un giorno senza neppure accorgermene, una lettura lieve e piacevole, perfetta per staccare la spina e dimenticarsi del mondo reale.
La storia inizia con un odore sgradevole, un odore penetrante di aglio che appesta la camera d'ospizio della cara zia Antonia la quale, non si sa perché, si rifiuta di mangiare e di aprir bocca. Da dove arrivi questo tanfo è un vero mistero sul quale sono decisi ad indagare la Madre Superiora Speranza e il Dottor Fastelli. Anche i due nipoti della signora, Ernesto e Antonio, rivestono un ruolo da protagonisti nella vicenda, il primo perché vuole sinceramente bene alla zia, il secondo per motivi un po' meno nobili.
Andrea Vitali con questo romanzo ci ha regalato una graziosissima commedia degli equivoci: i malintesi che si creano tra i personaggi strappano ben più di un sorriso, così come i loro discorsi.
E' interessante il fatto che alcuni dei protagonisti si rivelano, nel corso della storia, ben diversi da come apparivano in principio! Segno che le circostanze svelano i veri caratteri delle persone, quelli che in pubblico non vengono mai mostrati ma che si nascondono sotto la superficie pronti ad esplodere nei momenti più opportuni.
Avrei voluto che la zia Antonia del titolo avesse ottenuto più spazio: di sicuro le occasioni no sono mancate ma la vecchina non conquista mai il ruolo di protagonista, anche se le spetterebbe di diritto.
In conclusione una lettura disimpegnata e distensiva, non il miglior Vitali ma comunque consigliata!
Voi lo avete letto? Cosa ve n'è parso?
Fatemi sapere, ciao!
Fede
E' stato il mio primo Vitali :)
RispondiEliminaMi era piaciuto molto, forse il migliore insieme a "Una finestra vistalago"... libri leggeri e divertenti, anche se alla lunga diventano troppo ripetitivi
Il mio primo Vitali è stato "Olive comprese" e mi è piaciuto di più di questo. Sarà che sono simili quindi il primo è quello che colpisce di più ma sono tutti perfetti per rilassarsi e sorridere per qualche ora ^^
EliminaCariiino! Mi ha sempre ispirato quest'autore: soprattutto il suo ultimo romanzo, quello in cui, in un paesino, vogliono impedire che sia proiettato al cinema Ultimo tango a Parigi ^^
RispondiEliminaIl paesino è sempre lo stesso! L'adorabile Bellano. I suoi cittadini sono delle sagome!
EliminaBeh, mi hai convinto a metterlo in wl alla fine...
RispondiEliminaho un premio per te!
Evviva vado a reclamarlo!!!
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