martedì 21 gennaio 2014

Recensione: "Gli occhi gialli dei coccodrilli" di Katherine Pancol





Titolo: Gli occhi gialli dei coccodrilli
Autore: Katherine Pancol
Prezzo: 11,90€
Pagine: 523
Data di pubblicazione: 2011
Editore: Dalai
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 3 stelline e 1/2







Trama:

Questo romanzo parla di uomini. E di donne. Quelle che siamo, che vorremmo essere, che non saremo mai, che forse diventeremo. Questo romanzo è pieno di sorrisi e lacrime. Questo romanzo è vita.


cosa penso del libro:

La francesità di questo romanzo è davvero prepotente. Avevo già avuto modo di notare una certa tendenza alla teatralità e all'esagerazione nelle commedie francesi, con questa lettura ho avuto modo di constatare che la tendenza si estende anche alle opere scritte. Diciamo che quando gli autori francesi fantasticano lo fanno in grande e una normale separazione si trasforma nel trasferimento del marito in Africa per allevare coccodrilli, un segreto dell'amica in un intrigo internazionale che coinvolge la regina d'Inghilterra, una figlia ribelle nell'amante adolescente di Mick Jagger. Di solito non apprezzo queste coloritissime invenzioni che non hanno alcun riscontro nella realtà, ma in questo caso particolare donano un tale brio alla narrazione da spingermi a sorvolare sulla scarsa verosimiglianza per godermi le peripezie economico/sentimentali di tutti i personaggi.
I personaggi sono davvero tanti, pittoreschi e a tratti caricaturali. C'è la bellezza annoiata dalla vita agiata, c'è la ricca acida e impettita, c'è la buona e calpestata, c'è il vecchio porcone, c'è la ragazzina avviata alla carriera di mangia uomini e avanti così, ogni variabile umana trova il suo spazio in questo romanzo.
Alcuni di questi personaggi evolvono, crescono e imparano dagli errori, altri sembrano involvere e piegarsi su loro stessi, intraprendendo strade deprecabili. In ogni caso, nell'arco delle oltre 500 pagine, è inevitabile affezionarsi a tutti, per cui la storia scorre veloce e senza intoppi.
Quella che è la protagonista, nel corso del romanzo, si ritrova a scrivere un libro che ci viene raccontato per filo e per segno. Io non ho mai avuto velleità da scrittrice ragion per cui è stato interessante vivere per interposta persona le ansie di uno scrittore, la ricerca spasmodica dell'ispirazione, il divertimento, l'affezione ai personaggi che diventano come figli. Questa parte del romanzo è stata ben pensata.
Non mancano le riflessioni importanti ma "Gli occhi gialli dei coccodrilli" rimane un'opera di puro intrattenimento ed evasione, originale, di qualità, ma si legge tranquillamente a mente spenta o quasi.
E staccare la spina di tanto in tanto non può fare che bene.


Quale romanzo mi ha ricordato "Gli occhi gialli dei coccodrilli"?
Mildred Pierce James M. Cain perché in entrambi i romanzi troviamo una madre che ama pazzamente una figlia che in cambio la disprezza e la tiranneggia. 

Quale romanzo mi ha fatto venir voglia di leggere "Gli occhi gialli dei coccodrilli"?
- Il valzer lento delle tartarughe di Katherine Pancol. Sono combattuta, non so se continuare la trilogia oppure no. La situazione sentimentale di alcuni dei personaggi non è ancora stabile ma il finale di questo primo libro mi ha soddisfatta e non vorrei rovinare il ricordo imbarcandomi in seguiti indegni e strascicati... Ci penserò, voi cosa mi consigliate?


Se avete letto questo libro o i suoi seguito aspetto i vostri pareri!
Buona serata
Fede

2 commenti:

  1. A me è piaciuta molto l'intera trilogia e di alcuni personaggi sto ancora sentendo la mancanza. Il secondo è un po' diverso dal primo, più "noir"... per me merita :)

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  2. Ho letto tutta la trilogia e devo ammettere che l'ultimo volume è proprio scaduto, perde di tono, si concentra su altri personaggi e insomma... mi fa rivalutare verso il basso anche gli altri volumi. Il secondo invece diciamo che è riuscito a mantenere l'interesse, anche se il primo è il mio preferito e volendo ci si può fermare tranquillamente a quello.

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