mercoledì 18 febbraio 2015

w...w...w...wednesdays! n.69



Ecco a voi una nuova puntata di w...w...w...wednesdays!!
Questa rubrica ha visto la luce sul blog americano "Should be reading"
Semplicemente è necessario rispondere a tre domande, ovvero:

What are you currently reading? 
What did you recently finish reading? 
What do you think you'll read next?


Cosa stai leggendo?




Cercavo un romanzo ambientato in Sicilia e sono rimasta subito colpita dalla trama di La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini. Il libro racconta di una ragazzina nobile di inizio Settecento sorda e muta già da molto piccola che deve imparare a farsi comprendere tramite gesti e scrittura. Mi sono immersa molto velocemente in questa storia e sono curiosa di sapere cosa riserverà il futuro alla dolce e intelligente Marianna.


Cosa hai finito di leggere?


Questa settimana ho terminato Quasi un santo, il primo libro di Anne Tyler che leggo. Molto molto bello, l'autrice è bravissima a scavare a fondo nell'animo umano e svelare i pensieri più nascosti e segreti. Peccato che la lettura mi abbia rovinato l'umore! Il libro racconta di un ragazzo che commette un errore che gli costerà carissimo, e a cui non riuscirà mai a porre rimedio pur dedicando tutta la sua vita allo scopo. Datemi il ponte più vicino!

Come sospettavo già la settimana scorsa, dopo aver terminato il libro della Tyler avevo estremamente bisogno di un libro per bambini! La scelta è caduta su un titolo recente ricevuto da bookmooch ovvero Incantesimi, baci, ranocchi e principesse di E. D. Baker. La protagonista è una principessa un po' goffa con un talento per la magia e per i guai. La serie è composta da 4 libri e sono sicura che tutte le bambine la adorerebbero!


Cosa leggerai dopo?

Come al solito non ne ho nessunissima idea! Aspetto un ordine sostanzioso dal Libraccio, se arriva in tempo ci sono un paio di titoli che smanio dalla voglia di leggere!

E voi? Cosa state leggendo?
Ciao!
Fede

venerdì 6 febbraio 2015

Recensione: "Follie di Brooklyn" di Paul Auster

Era da tantissimo tempo che non venivo colta da una tale smania di parlare di un libro letto subito dopo averne girato l'ultima pagina. Da troppo tempo non venivo folgorata in maniera così totale da un autore fin'ora sconosciuto. Ragion per cui posso affermare che questa volta mi sono imbattuta in "roba grossa" e desidero insinuarvi il dubbio che anche voi potreste amare questo libro. Ce la metterò tutta, non disperate se non riuscirete a resistere alla tentazione di procurarvelo e leggerlo all'istante!







Titolo: Follie di Brooklyn
Autore: Paul Auster
Prezzo: 11,50€
Pagine: 265
Data di pubblicazione: 2005
Edito: Einaudi
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 5 stelline







Trama:

Raggiunta ormai l'età della pensione, Nathan Glass ritorna a Brooklyn, la città dov'è nato e che ha lasciato quasi sessant'anni prima. Trasloca a Brooklyn con l'intenzione precisa di cercare un buon posto per morire. Ma il caso ha deciso per lui diversamente. Gli amori infelici del nipote Tom, le avventure del libraio-falsario Harry Brightman, l'apparizione improvvisa della piccola Lucy, che rifiuta di svelare dove si trova sua madre, sorella di Tom. Nathan pensava di dedicarsi a un progetto, la scrittura di un Libro della follia umana, ma le follie sono lí, appena fuori dalla porta, nel piú vivo e colorato angolo di New York. Come in Smoke e in Blue in the Face, la città e un suo quartiere, Park Slope, diventano straordinari protagonisti. Paul Auster scrive, con Follie di Brooklyn, una commedia dalla trama apparentemente spensierata. Una commedia che termina però la mattina dell'11 settembre 2001, data oltre la quale i lieto fine diventeranno di colpo piú amari e difficili.


cosa penso del libro:

Paul Auster mi girava in testa da un po'. Ne sentivo parlare, mi convincevo a dargli un'opportunità di conquistarmi, ma poi tergiversavo, nicchiavo e passavo ad altro. Non so esattamente cosa mi spaventasse, forse credevo che Auster fosse uno di quegli autori dalla scrittura cervellotica e astrusa, così montati e autocompiaciuti da scrivere solo per se stessi e pochi eletti. I titoli dei suoi libri un po' mettono sull'avviso. Ma mi sbagliavo, eccome se mi sbagliavo!
Con "Follie di Brooklyn" ho avuto il piacere di imbattermi nella scrittura più schietta e sincera mai incontrata. Auster immagina un protagonista, Nathan Glass, che è anche narratore. E' un uomo depresso, ha lasciato il lavoro per ritirarsi a vita privata a Brooklyn, crede che la sa vita sia finita e non ha nessun interesse a trovarsi nuove amicizie o interessi.
Dato che è fisiologicamente impossibile non fare nulla del proprio tempo, Nathan inizia a scrivere il "Libro della follia umana", raccogliendo tutti gli imprevisti, gli incidenti, i capitomboli e le "papere" di cui si ricorda, al fine di farsi qualche risata e migliorarsi l'umore.
Questo è solo il suo primo passo verso il ritorno alla vita vera, il secondo passò sarà imbattersi per caso nel suo nipote smarrito, Tom Wood, un ex brillante studioso che ha perso la sua scintilla di genialità, è caduto molto in basso e solo adesso sta tentando di rialzarsi.
Dopo questo incontro Nathan assume inconsciamente il ruolo di salvatore di Tom: lui ha rinunciato a vivere ma per il figlio della sua adorata sorella è ancora troppo presto.
Da qui in avanti il libro racconta una serie di mirabolanti coincidenze, fatti che si incastrano con la precisione di pezzi di un puzzle, capovolgimenti del destino così folli da essere più che probabili.
Una lettura trascinante e coinvolgente. Se ci si ritrova commossi leggendo l'epilogo di un libro di neppure 300 pagine non si può far altro che lodare le capacità narrative dell'autore, e io l'ho fatto, lo faccio  e lo farò in eterno. Sentirete ancora parlare di lui su queste pagine.
Un libro sulla ricerca della felicità... e ne abbiamo tutti un gran bisogno.


Quale romanzo mi ha fatto venir voglia di leggere "Follie di Brooklyn"?
I premi Darwin di Wendy Northcutt perché il protagonista Nathan, prima del pensionamento, vendeva assicurazioni sulla vita e più volte parla di truffe smascherate e morti particolarmente strane di cui venne a sapere. Mi ha ricordato il film "Darwin Awords" e di conseguenza mi ha fatto venir voglia di leggere il libro da cui è stato tratto. Qualcuno l'ha letto?


Cosa pensate di questo autore? Cosa avete letto di suo?
Buone letture!
Fede

mercoledì 4 febbraio 2015

w...w...w...wednesdays! n.67


Ecco a voi una nuova puntata di w...w...w...wednesdays!!
Questa rubrica ha visto la luce sul blog americano "Should be reading"
Semplicemente è necessario rispondere a tre domande, ovvero:

What are you currently reading? 
What did you recently finish reading? 
What do you think you'll read next?


Non aggiorno da un po', ma non ho letto moltissimo... Spero di non annoiarvi ;)


Cosa stai leggendo?


Sto leggendo Follie di Brooklyn di Paul Auster e mi sta piacendo moltissimo! E' il primo libro di Auster che leggo e mi sta sorprendendo con la sua scrittura schietta e coinvolgente. Racconta in maniera estrosa quelle piccole coincidenze e follie che capitano nella vita di tutti i giorni. Sono già entusiasta.


Cosa hai finito di leggere?


Ho letto il mio primo libro di Zercalcare! Ho iniziato da La profezia dell'armadillo, il primo da lui pubblicato, e penso di aver fatto bene perché in questo modo sono stata introdotta in maniera perfetta nel suo modo di raccontare e non mi sono persa battute o riferimenti sottili a libri passati. 
La storia è divertente ma anche dolce e commuovente. Parla di come raccogliere le opportunità che la vita ci offre senza perderle e poi rimpiangerle per paura di una delusione. Bellissimo.

Ho terminato anche La morte non è cosa per ragazzine di Alan Bradley, il secondo libro della serie iniziata con "Flavia de Luce e il delitto nei campo dei cetrioli". Davvero davvero bello, si conosce sempre di più questa simpatica e intelligente ragazzina, continuano le tante citazioni riguardanti arte, letteratura, musica e scienza. Il giallo è ben pensato e originale. Non vedo l'ora di continuare la serie.


Ho letto A scuola di magia di Michael Ende, l'autore di "La storia infinita". Il racconto che da il titolo alla raccolta è quello che ho amato di più, insieme a "Il segreto di Lena". Quest'uomo ha una fantasia inesauribile ed è molto bravo a parlare ai bambini e nascondere piccoli insegnamenti di vita nelle sue opere, tutte simpaticissime. Troppo carino.

Ho letto Che la festa cominci di Noccolò Ammaniti ma non mi è piaciuto. E' il mio secondo tentativo fallito con questo autore e non credo che ce ne saranno altri. Chi ha amato questo romanzo lo descrive come divertentissimo e geniale, ci credete che io non ho neppure capito dove avrei dovuto ridere? Io l'ho trovato parecchio demenziale, ma la genialità non l'ho proprio vista, i protagonisti sono così grotteschi che avrei dovuto adorarli, ma il contesto me li ha fatti detestare. Nulla, non sarà mai amore.


Cosa leggerai dopo?


Sabato ho vinto questo libro, Marcus Whilsby e il mistero di Haltonbridge di Gianluca Grechi. Si tratta di un romanzo per ragazzi, un fantasy matematico. Ha vinto il torneo IoScrittore bandito dal GeMS e io sono curiosissima di leggerlo!


E voi? Cosa state leggendo?
Ciao
Fede