lunedì 28 luglio 2014

Intervista a Roberto Alba, autore di "L'estate di Ulisse Mele" + vincitore Giveaway!!!

Buongiorno lettori! Il giveaway per vincere una copia del libro "L'estate di Ulisse Mele" si è concluso Giovedì e oggi sono finalmente in grado di dirvi chi è il fortunato vincitore!!! Ma prima potrete leggere l'intervista fatta all'autore con le domande pensate da VOI!!! Ne è venuta fuori una cosina molto interessante... Qualche notizia sul libro e si parte, tanti complimenti al vincitore!






Titolo: L'estate di Ulisse Mele
Autore: Roberto Alba
Prezzo: 14,50€
Pagine: 208
Data di pubblicazione: Giugno 2014
Edito: Piemme
Collana: Open
Scheda del libro: 






Trama:

Una casa in cima a una collina di terra e sassi, nel cuore della Sardegna rurale. È qui che Ulisse vive insieme alla sua famiglia. Ha quasi nove anni e non sopporta la parola che la gente usa per spiegare il suo problema: sordomuto. Lo fa sembrare handicappato, invece lui è solo sordo, capisce tutto benissimo e a scuola è il più bravo. Un genio. E infatti suo papà non lo prende mai a cinghiate come invece fa con Betta e Dede, che saranno anche più grandi, ma si comportano sempre da perfetti sprovveduti. Neppure lui però immagina che andare al mare di nascosto in una torrida mattina di luglio possa essere la cosa più stupida che quei due abbiano mai fatto. Fino a quando il fratello Dede torna a casa da solo, e della sorella non c’è più traccia.
Da quel momento la vita della sua famiglia è sconvolta. E mentre gli adulti cercano risposte, Ulisse ha occhi ben aperti su quel che gli accade intorno. Per lui, la scoperta della verità sarà un ingresso forzato nel mondo dei grandi.

La mia recensione la trovate QUI


INTERVISTA ALL'AUTORE ROBERTO ALBA



A cosa ti sei ispirato per la scrittura di questo libro? Non so a un bambino che è un po' come Ulisse o a una storia simile che ti è rimasta magari impressa? :) (domanda pensata da Lady Debora)

Mi sono ispirato al “dolore”, mi sono chiesto come le persone possano reagire alla perdita. Credo che sopravvivere ai propri figli sia un dolore senza confini. Il romanzo ha un punto di vista molto particolare. Tutto è osservato dall'innocente sguardo del piccolo Ulisse. Lui racconta, descrive quello che lui e la sua famiglia vivono in un tragico momento. Il comportamento di Ulisse non è solo il frutto di una trasposizione personale del mio sentire, ma è anche un'analisi psicologica discussa con chi lavora nel campo dell'infanzia e si trova a dare supporto a nuclei famigliari che subiscono traumi rilevanti. Ma non bisogna considerare il romanzo “una tragedia senza fine”, il romanzo è la storia di una speranza, di una famiglia forte, i bambini reagiscono alle avversità in modo disarmante e Ulisse in questo è assolutamente geniale :D


Perchè proprio sordo? E come fa a sapere quello che prova Ulisse? (domanda pensata da Stefania Rotta)

La sordità di Ulisse mi ha permesso di farlo concentrare non sulle parole ma sui fatti, sugli sguardi, su ciò che accade e non su ciò che si racconta. Molto spesso le parole che ascoltiamo non corrispondono a verità, sono il frutto di un compromesso su ciò che dobbiamo dire e su ciò che realmente pensiamo, solo i nostri occhi, la nostra mimica, i nostri lineamenti, le smorfie, tradiscono i nostri veri sentimenti. La sordità di Ulisse fa si che lui abbia acquisito la capacità di leggere le persone per quello che sono realmente non per quello che dicono!


Poniti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere. (domanda pensata da lucrezia S.)

Simpatica richiesta. Domanda: È faticoso scrivere?
Sì, è faticoso. Le fatiche sono due. La prima, la peggiore, trovare una storia che mi dia il piacere di sognarla. La seconda è trasformarla in una storia scritta, fatti di pensieri, di personaggi che non devono essere banali.


Il bambino -Ulisse- ha lo stesso nome dell'eroe greco i due hanno in comune la fame di sapere. Ci sono altri tratti che caratterizzano entrambi o sono solo casualità, queste somiglianze? (domanda pensata da Francy NeverSayBook)

La fame di sapere, di conoscere di esplorare è solo un piccolo aspetto che lega il personaggio mitologico di Omero al piccolo Ulisse del romanzo. L'Ulisse omerico, durante il suo peregrinare per ritornare nella sua Itaca ha dovuto affrontare dure prove e tra queste quella non meno terribile delle sirene. Le parole ingannano, le parole distolgono dalla meta e dalla verità, e Ulisse le affronta ordinado al suo equipaggio di tapparsi le orecchie mentre lui veniva legato perché voleva sentire, voleva conoscere la menzogna ma non cedere alle sue lusinghe.
Non cedere alle lusinghe delle parole... Il mio piccolo Ulisse Mele non può ascoltare le parole degli uomini, non può essere corrotto.


Qual è il libro che "ti ha cambiato la vita" e che consiglieresti di leggere. (domanda pensata da Giovanni Pasciottano)

Ci sono due libri che mi hanno “cambiato la vita”. Uno è pinocchio, non c'è storia più triste, in realtà quel lieto fine è una tragedia. Da burattino diventa bambino. Da burattino libero a bambino inchiodato alle regole di una società. Adesso sei come noi e farai come noi, studierai, lavorerai, metterai al mondo dei figli e creperai. Da burattino sarebbe stato eterno, o forse NO! Collodi doveva scrivere la storia al contrario, da bambino in carne e ossa a burattino.
Il secondo romanzo e Moby Dick, ho scoperto che il mondo era un'altra cosa, avevo 14 anni. Non è solo la storia di una Balena e della sua caccia a opera del capitano Achab, è qualcosa di più.


Se dovessero scrivere un libro con lei come protagonista, in che genere si vedrebbe e con quali caratteristiche fisiche e caratteriali? (le sue o diverse). (domanda pensata da Viviana Calabria)

Se fossi il protagonista di un libro sarei tutti i miei personaggi. Un po' gialli, un po' noir, e un po' fantascientifici. Non mi dispiacerebbe essere “La cosa” dei fantastici quattro...


C'è qualche aneddoto della tua vita che hai narrato in questo libro? qualche vicenda vissuta dai tuo protagonisti, qualche sensazione ed emozione provata dai protagonisti che in realtà hai vissuto e provato anche tu nella vita reale? (domanda pensata da Maria Petrillo)

Alcuni degli aneddoti e di fatti che racconta Ulisse appartengono alla mia infanzia.
“Una volta mi credevano morto, è successo due estati fa. Dove mio padre mette la macchina, sotto la tettoia vicino a casa, sistema anche le fascine e la legna per l’inverno; io giocavo con degli aeroplani di carta, li incendiavo con i fiammiferi e cadevano sulle cataste abbattuti dalla contraerea nemica. Ta, ta, ta, ta, ta! Ha preso fuoco tutto e per poco non bruciavo anche la casa.
Mi hanno cercato in ogni posto, avevano pensato che fossi rimasto bruciato vivo tra le fiamme. Poi mi ha trovato papà”.


Qual è la domanda che odia di più e che invece le spingono spesso e volentieri? (domanda pensata da Miriam Moretti)

Qual è il prossimo romanzo che uscirà?
Questa per me è una domanda folle heheheheheh. Manco avete letto questo e vi preoccupate di quello che non ho ancora scritto?


Roberto come parlano gli occhi di un bambino? (domanda pensata da Rosaria Grisiglione)

Parlano con la luce del desiderio. Brillano quando sono felici e sono umidi quando sono tristi.


Come mai hai scelto di narrare una storia così delicata e triste - personalmente pensando a quante ragazzine scompaiono oggi non posso che pensare a una storia simile in questi termini anche se non ho ancora avuto il piacere di leggere il libro - dal punto di vista di un bambino di nove anni? Perché il compito della narrazione è stato affidato proprio al piccolo e speciale Ulisse e non a un classico poliziotto o genitore? (domanda pensata da daydream)

A questa domanda ho in parte risposto in precedenza (Francy NeverSayBook) . Questa storia narrata da un adulto avrebbe avuto il difetto della “parola”. Volevo che il lettore provasse il piacere del silenzio del piccolo Ulisse, provasse a leggere i fatti dallo sguardo innocente di un bambino. Raccontare la verità è solo una bugia meno bugiarda di un'altra. Ulisse ci da risposte ma noi, come sono sicuro accadrà a ciascun lettore del mio romanzo, filtrerà la soluzione degli eventi secondo la propria “disponibilità culturale”. Ritengo che il romanzo sia un esperimento felicemente riuscito. Ognuno di voi avrà il suo colpevole, ma solo Ulisse, solo chi si lascerà andare al bambino che c'è in lui avrà il piacere di comprendere la verità.


Con quale animo ci si predispone a scrivere un romanzo noir i cui protagonisti sono dei bambini? Come ci si protegge dalle emozioni negative e amplificate che si stanno per vivere? Perché immagino che anche chi scrive, anche se è colui che detiene i fili della storia, provi delle emozioni. (domanda pensata da Francesca)

Non ci si protegge dalle emozioni. Mi ci butto dentro come un pazzo assetato, avido. Mi lascio andare. Rido e piango. Mi lascio trasportare totalmente dalla storia, dai personaggi. C'è una pagina nel romanzo che mi fa piangere, sempre. Quando l'ho scritta e ogni volta che la rileggo. Non so quale sia il motivo, ma la lettera che la sorella dedica al fratello ha in sé il seme del perdono e dell'amore incondizionato...


I personaggi di un delitto di ambiente domestico, sembrano apparentati , se non ispirati , ai fatti di Avetrana? (domanda pensata da simonetta vernia)

Il romanzo si ispira alla cronaca, è un fatto di cronaca. Avetrana è indubbiamente il caso che è apparentemente più assoggettabile al romanzo, ma è riduttivo considerarlo come fonte ispiratrice. La vicenda narrata è totalmente diversa. Il nocciolo del romanzo è la famiglia, come vive una famiglia destinataria di una tragedia e di una colpa!


Quando eri bambino come andavi a scuola? e cosa volevi fare da grande? ti piaceva scrivere già o non immaginavi di diventare scrittore"? :) (domanda pensata da Marialice Pompilii)

Da bambino andavo a scuola a piedi, senza mamma o papà. Erano altri tempi. Volevo fare l'astronauta, per seconda scelta il pilota oppure lo scienziato. Invece insegno informatica e farlo mi diverte. Mi piaceva scrivere, inventare storie. Quando mio padre si regalò la cinepresa super 8, ho iniziato a scrivere dei piccoli copioni per girare dei micro film di tre minuti (allora ci volevano 20.000 lire). Mi sono divertito troppo. All'età di 14 anni ho rubato la seicento di mia zia per girare una scena, eheheheheheheh.


Alcuni aspetti della Sua vita personale, come il legame con la Sua terra, sembrano essere dei riferimenti a cui non rinuncia nello sviluppo delle Sue opere. In che modo la Sua passione per la musica le influenza? (domanda pensata da Claudia)

Amo la mia terra, ma amo il mondo. Ho un cugino che ha messo piede su ogni continente. Quando lui mi racconta dei suoi viaggi capisco quanto a volte, e troppo spesso, siamo provinciali nel ritenere il nostro orto migliore di quello degli altri. Conoscere è la vera risposta ai nostri dubbi. Il primo romanzo “La spiaggia delle anime” è ambientato in Grecia... Ma su tutto c'è la musica. Le prime cose che ho scritto sono parole con le note. Per chi desidera ascoltare le mie strimpellate di un po' di tempo fa può collegarsi qui (non mi ritenete responsabile di possibili danni collaterali) http://player.zimbalam.com/player/3610150269317/6/black/1/0/1/it/


Perché dovrei leggere il suo libro? (domanda pensata da irene militello)

In realtà non c'è un perché. Quando decido di leggere un libro sono mosso dalla curiosità della storia, dai personaggi. Io scrivo le storie che leggerei.


E ORA LA VINCITRICE!!!


Se tu fossi un bambino sordomuto, come il protagonista del tuo romanzo, cosa sacrificheresti in cambio per avere una vita normale senza nessun tipo di handicap? (domanda pensata da fraghi88)

È proprio questo il senso del romanzo. Non c'è niente da sacrificare per il “dono” che ha Ulisse. I “normali” hanno la presunzione di ritenere sfigati i diversi. Accettarci per quello che si è significa accettare gli altri. È quando non accettiamo noi stessi che ricerchiamo nel diverso l'infelicità.
“Una vecchia signora con un cappello che sembrava afflosciarsi sulla testa come una cacca di cavallo, disse rivolta a mamma: «Questo è Ulisse, vero? Il bambino malato. Quanto mi dispiace».
Ecco la ragione per cui mi arrabbio moltissimo e posso commettere qualsiasi cosa senza una ragione precisa. Io malato? Uno con il mio segreto è una persona malata? Mi sono fatto la pipì addosso. I pantaloni si sono bagnati lungo una delle gambe e sotto i miei piedi si è formata una piccola chiazza.
In quel momento vidi che nel soggiorno tutti avevano smesso di muovere le labbra: avevo cento occhi puntati su di me e guardare le loro facce non era una bella cosa.
«Che fai Ulisse!» disse mamma facendo gli occhi cattivi.
Io non volevo rispondere. Guardando negli occhi quella vecchia le ho fatto un segno brutto: il cazzo con il dito medio.
Questa volta la parola l’ho scritta perché l’ho detta io e quella signora, l’unica sorella di mio padre resuscitata chissà da quale cimitero, non si meritava niente di diverso.
«Ulisse!» mi disse la mamma e poi rivolta a quella signora, zia Ninnetta, puntualizzò: «Non devi dire queste cose di mio figlio. Ulisse è un bambino normalissimo».”


Tanti complimenti a fraghi88 che con la sua domanda ha colpito nel segno!! E anche a tutti gli altri che, con le loro domande, hanno dato la possibilità a Roberto Alba di raccontare tante cose di sé, del suo romanzo e anche del piccolo Ulisse Mele.
Spero che anche chi non ha vinto in futuro abbia l'opportunità di leggere ed emozionarsi con questa bella storia! Alla prossima ;)

Fede

giovedì 24 luglio 2014

Recensione: "Affari di famiglia" di Francesco Muzzopappa

Ciao! Oggi nuova recensione! Vi parlo di un libro che ho approcciato con aspettative altissime ricavandone non dico una delusione ma... quasi. Un libro divertente, spensierato, che poteva essere qualcosa di più. 
Se volete sapere perché, leggete sotto.





Titolo: Affari di famiglia
Autore: Francesco Muzzopappa
Prezzo: 14,50€
Pagine: 220
Data di pubblicazione: 12 Giugno 2014
Edito: Fazi
Collana: le Meraviglie
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 3 stelline






Trama:

Algida, sarcastica e decisamente snob, la contessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna, discendente diretta dell'ultimo grande casato torinese, potrebbe trascorrere le sue giornate addentando deliziose frolle fresche di pasticceria e sorseggiando coppe di champagne millesimato. Si ritrova invece a mangiare gocciole e pessimo gelato da discount per colpa di una crisi economica che ha colpito persino la sua famiglia, costringendola a vendere proprietà, pignorare mobili e decimare il personale. A servizio, ormai, è rimasto solo Orlando, maggiordomo con la forte passione per le poesie di William Blake, devoto e sempre presente. Nel momento in cui un'intera generazione di trentenni cerca di rottamare la gerontocrazia al potere, Emanuele, il figlio della contessa, tanto bello quanto cretino, concorre a prosciugare il misero conto in banca di famiglia portando il casato al collasso. Prossima ormai alla bancarotta, Maria Vittoria decide di salvare il suo patrimonio e la sua villa. Per riuscirci è disposta a tutto, persino a organizzare un sequestro di persona. Il suo.


cosa penso del libro:

Poco più di un anno fa recensivo il primo libro di Francesco Muzzopappa, "Una posizione scomoda" (QUI la recensione), e gli assegnavo 4 stelline piene. Mi aveva conquistato lo stile ironico e dissacrante, il realismo con cui venivano riportati i pensieri del protagonista, un artista fallito che è l'unico a credere nella bontà della propria opera, mentre il mondo intero lo ignora.
Questa volta il colpo di fulmine non c'è stato. Il romanzo "Affari di famiglia" è piacevolissimo, la protagonista è sarcastica e cattivella al punto giusto e spesso mi ha fatta sorridere con le sue osservazioni acide. Ma il personaggio non mi ha convinta. Si tratta di un'aristocratica in decadenza, costretta a rinunciare a tutti i piaceri a cui la vita l'ha abituata, ma a me è parsa solo un'idea abbozzata e superficiale di quello che avrebbe potuto essere.
Quello che è realmente mancato, a mio parere, è un argomento centrale su cui concentrare l'attenzione e le riflessioni del lettore: si parla dello strano rapporto tra un'aristocratica e il suo maggiordomo, di figli sciocchi e creduloni, di arrampicatrici sociali, di ladri gentiluomini e delinquentelli di periferia. Ogni argomento suscita facili sorrisi, ma nessuno è sviluppato a sufficienza o è così incisivo e interessante da rimanere impresso, da lasciare un qualcosa una volta terminata la lettura.
La trama è straordinariamente simile a quella di una commedia demenziale di Hollywood, un modo come un altro per dire che ogni colpo di scena è confortevolmente prevedibile, così come il finale.
Il libro è perfetto per la spiaggia, regala un paio d'ore di spensieratezza e di sorrisi scemi. Lo consiglio a chi vuole staccare la spina e come primo approccio con l'autore per scoprirne lo stile: se vi piacerà potrete recuperare "Una posizione scomoda", per me, il migliore.


E voi? Lo avete letto?
Ciao!
Fede

p.s. vi ricordo che queste cono le ultime ora per partecipare al giveaway per vincere il libro "L'estate di Ulisse Mele" di Roberto Alba! Tentate QUI.

mercoledì 23 luglio 2014

w...w...w...wednesdays! n.51


Ecco a voi una nuova puntata di w...w...w...wednesdays!!
Questa rubrica ha visto la luce sul blog americano "Should be reading"
Semplicemente è necessario rispondere a tre domande, ovvero:

What are you currently reading? 
What did you recently finish reading? 
What do you think you'll read next?


Cosa stai leggendo?


Sto leggendo Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli di Alan Bradley. A dire il vero sono quasi alla fine. Ho desiderato molto questo libro e ne sono abbastanza soddisfatta. L'abbastanza è dovuto al fatto che secondo me è stato tradotto male, alcune frasi non hanno alcun senso e mancano dei passaggi logici, ma sono quasi certa che siano cose che si sono perse nel passaggio di lingua. La protagonista, l'undicenne Flavia appassionata di chimica, è davvero una sagoma! Vive con un padre assente, due sorelle che la odiano e due domestici pazzi... La adoro già. per fortuna è il primo di una serie e non dovrò dirle addio con questo libro.
Ho iniziato anche a leggere un ebook, L'incanto di fantasia di Caterina Armentano. Ho letto solo lo prima fiaba ma già so che sarà proprio la Fantasia a fare da padrona in questo libro!
Non ho ancora terminato "Tempesta di spade" di Martin e "Il vangelo secondo Gesù Cristo" di Saramago ma per questa settimana vi risparmio le cover, han già dato la nausea pure a me... Sarà il caso di metterli da parte per un po'?


Cosa hai finito di leggere?


Ho letto Chi è morto alzi la mano di Fred Vargas e l'ho già anche recensito QUI. Era il mio primo Vargas e mi è piaciuto moltissimo! In questo libro vengono introdotti "Gli evangelisti", i protagonisti di una trilogia, che qui risolvono il loro primo caso. Sono degli storici e la loro passione si vede in tutto quello che fanno e dicono... Non dico altro per no rovinare la sorpresa! Lo consiglio


Cosa leggerai dopo?


Ho voglia di emozionarmi quindi ho deciso che il prossimo libro che leggerò sarà Là dove fioriscono le magnolie di Darcie Maranich. Spero che sia la scelta giusta!


Cosa pensate delle mie letture? Li conoscete?
Voi invece cosa avete letto questa settimana? Ciao!
Fede

martedì 22 luglio 2014

Recensione: "Chi è morto alzi la mano" di Fred Vargas

Oggi recensisco un noir che ho approcciato in seguito alle tantissime recensioni positive. Non credevo che il genere potesse essere di mio gusto ma ho tentato e il risultato è stato molto positivo! Continuerò sicuramente su questa strada!






Titolo: Chi è morto alzi la mano
Autore: Fred Vargas
Prezzo: 11,00€
Pagine: 208
Data di pubblicazione: 2010
Edito: Einaudi
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline 1/2






Trama:

L'ex cantante d'opera Sophia Siméonidis scopre una mattina che nel giardino della sua casa compare un faggio, forse il dono di un segreto ammiratore, forse la minaccia di avvenimenti nefasti. Alcune settimane più tardi, la donna sparisce misteriosamente. A far luce sul mistero è un'improbabile squadra investigativa formata da tre storici (Marc Vandoosler, Lucien Devernois, Mathias Delamarre) e dallo zio di Marc, un ex-poliziotto cacciato per corruzione; i quattro vivono nella decrepita casa a fianco di quella della Siméonidis.


cosa penso del libro:

Oggi mi tocca un compito difficile dato che vorrei parlarvi di questo romanzo dell'autrice francese Fred Vargas, "Chi è morto alzi la mano", e incuriosirvi a sufficienza per convincervi a dare una possibilità alla serie di noir senza però dirvi troppo del vero punto di forza del romanzo, che è l'estrema originalità dei suoi protagonisti, ovvero i quattro uomini che si impegnano per risolvere il caso al centro della storia.
A lavorare sul caso sono tre storici, i famosi "evangelisti" che danno il nome alla trilogia, e il vecchio Vandoosler, un ex poliziotto corrotto zio di uno dei tre. 
La cosa eccezionale, che rende la lettura un'esperienza indimenticabile, è il fatto che ognuno dei tre storici è appassionato di un diverso periodo storico e parla, pensa e agisce in accordo con esso. Non dico di più per non rovinare la sorpresa, sappiate solo che quest'idea dell'autrice da il via ad una serie di dialoghi spassosi, intelligenti e frizzanti tra i protagonisti, che sono il cuore pulsante del romanzo.
Il giallo che i quattro devono risolvere è intricato e ben costruito, ogni tassello si incastra alla perfezione con gli altri e Vargas è brava a distrarre l'attenzione del lettore dal vero assassino, disseminando con maestria false piste. Da non amante del genere mi sono ritrovata invece coinvolta e intrigata.
La dicitura noir mi ha sempre fatta pensare a sangue e violenza, cosa che fortunatamente non ho trovato in questo romanzo. La narrazione e il tipo di investigazione mi hanno fatta pensare al famoso reporter/detective belga Tintin: un mix di indizi, misteri e corse a perdifiato.
Non posso che consigliare vivamente il romanzo e la serie intera, che continua con "Un po' più in là sulla destra" e "Io sono il Tenebroso". E di certo proverò anche il primo libro della serie dedicata al detective Adamsberg, che inizia con "L'uomo dei cerchi azzurri".


E voi? Avete letto questa serie? 
Mai mi sarei aspettata di appassionarmi così tanto ad un noir, che i miei gusti stiano cambiando?
O forse è l'estate... Si vedrà ^^
Ciao
Fede

lunedì 21 luglio 2014

Nuovi arrivi sul mio scaffale n.51


Anche questa volta ho da mostrarvi alcuni nuovi ingressi molto interessanti... Non finirò mai di leggere tutti i miei libri, sono troppo felice ^^



Il profumo del caffè di Anthony Capella è un gentile quanto inaspettato omaggio della casa editrice Beat, da me sinceramente venerata per via delle belle edizioni economiche che ci regala. Il libro racconta di un ragazzo sfaccendato, dipendente dall'oppio, nella Londra Vittoriana. Sono curiosa di scoprire come il caffè riuscirà a riportarlo sulla retta via...


My family goes to Auckland di Paolo Re l'ho vinto sulla pagina facebook della Fazi. Prima di tutto devo rendervi partecipi del mio amore per la cover di questo libro. Il grafico è stato bravissimo. Poi vi racconto che il libro racconta l'esperienza dell'autore che ha deciso di mollare tutto e di andare a vivere in Nuova Zelanda. Un sogno per molti, per me ancora no ma non sia mai che la lettura non mi faccia cambiare idea... 


Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli di Alan Bradley lo cercavo disperatamente (ad un prezzo accettabile) da mesi. Quando l'ho visto comparire su Comprovendolibri non ho aspettato 5 minuti per acquistarlo! Il libro parla di una ragazzina di 11 anni appassionata di chimica, nell'Inghilterra del 1950 dovrà trovare la soluzione ad un delitto avvenuto nel campo di casa sua... Lo sto già leggendo e Flavia ha già tutta la mia simpatia.


Infine due libri pagati una miseria alla libreria dell'usato. In realtà nessuno dei due era in cima alla lista dei desideri ma per motivi diversi ho ceduto. Di Georgette Heyer ho letto la scorsa estate "Un matrimonio alla moda" e mi aveva divertita molto. Una lettura leggerissima e simpatica. Il gioco degli equivoci promette anch'esso divertimento per cui l'ho preso, un libro "sorriso assicurato" serve sempre in libreria.
Di Paulo Coelho non ho mai letto nulla e questo vale come motivazione all'acquisto direi! Di lui si dice tutto il meglio e tutto il peggio, ho letto il primo capitolo di Il diavolo e la signora Pryn e l'atmosfera mi ha incuriosita, sembra molto scorrevole il che non guasta mai. Vi saprò dire....


Ora attendo un vostro parere! Avete già letto qualcuno di questi libri?
Ciao!
Fede

mercoledì 16 luglio 2014

w...w...w...wednesdays! n.50


Ecco a voi una nuova puntata di w...w...w...wednesdays!!
Questa rubrica ha visto la luce sul blog americano "Should be reading"
Semplicemente è necessario rispondere a tre domande, ovvero:

What are you currently reading? 
What did you recently finish reading? 
What do you think you'll read next?


Che libro stai leggendo?


Sono vergognosa! La mia risposta a questa domanda è sempre la stessa! Sono andata avanti di poche pagine di ciascuno di questi due libri, quello di Martin credo che lo metterò in pausa mentre Saramago voglio finirlo... Mi serve la spinta giusta, spero di trovarla da qualche parte dentro di me...


Cosa hai finito di leggere?

 

Ho letto Le ceneri di Angela di Franck McCourt come avevo detto di essere intenzionata a fare... Miracolo!!!Il romanzo mi ha catturata da subito per lo stile incalzante e il punto di vista scelto dall'autore, quello del se stesso bambino, povero, irlandese e cattolico. Tuttavia ho rischiato di non apprezzarlo a pieno perché le prime 100 pagine sono esageratamente simili ad un altro libro letto ad inizio anno, ovvero "Un albero cresce a Brooklyn" di Betty Smith (la mia recensione QUI). Sembra che i protagonisti abbiano avuto lo stesso padre, e anche le dinamiche famigliari e di comunità sono identiche. Poi per fortuna il libro ha preso una strada diversa e si è concentrato di più sull'influenza della chiesa cattolica nelle vite di questi poveracci... Molto bello e interessante.

Poi ho letto Affari di famiglia di Francesco Muzzopappa. Di quest'autore avevo già letto il primo libro pubblicato, ovvero "Una posizione scomoda" recensito QUI. Ebbene, a malincuore, devo dire che a mio parere questo nuovo romanzo è inferiore al primo. La vena satirica è debole, non sono neppure sicura di chi fosse l'obiettivo principale dell'autore. Ritorna il tema dell'artista senza talento che crede nella bontà della sua opera e non sente le critiche, già presente nel primo libro dove però era stata sviluppato molto meglio. La protagonista, la simpatica vecchina aristocratica che inscena il proprio rapimento, mi ha fatta sorridere sovente con le sue osservazioni acide, con le quali spesso mi sono trovata d'accordo, tuttavia credo che la caratterizzazione del personaggio non sia riuscita al meglio: nella mia mente non sono riuscita ad accostare in nessun momento l'educazione, il linguaggio e i pensieri della protagonista all'immagine di una Contessa sessantottenne. Pur avendo capito il "tipo" che l'autore voleva rappresentare, semplicemente questa volta Francesco Muzzopappa non è riuscito a convincermi del tutto. Comunque ne riparlerò.


Cosa leggerai dopo?


Ieri ho pubblicato una foto dei prossimi libri che vorrei leggere su facebook e i tanti commenti positivi mi hanno convinta a scegliere "Chi è morto alzi la mano" Il mio primo Vargas!!! Incrocio le dita ^^


Vi ricordo il GIVEAWAY!!! Provate a vincere una copia di "L'estate di Ulisse Mele" di Roberto Alba QUI.
Ciao! 
Fede

martedì 15 luglio 2014

Giveaway! "L'estate di Ulisse Mele" di Roberto Alba

Buongiorno lettori! E' tempo di regali! Se avete bazzicato queste pagine negli ultimi giorni i sicuro saprete quanto ho adorato questo romanzo noir ambientato nella Sardegna rurale per cui, grazie alla complicità e generosità dell'autore Roberto Alba, sono felice di mettere in paio per uno di voi una copia AUTOGRAFATA e CON DEDICA PERSONALIZZATA del libro "L'estate di Ulisse Mele"!!!
Le regole sono semplici, non dovete far altro che pensare ad una domanda che rivolgereste all'autore se aveste la possibilità di intervistarlo, trovate i dettagli per partecipare più sotto.
Io ovviamente vi consiglio di provarci! Il libro è splendido, mi sono emozionata tantissimo leggendo, spero che su di voi faccia lo stesso effetto... Auguri!







Titolo: L'estate di Ulisse Mele
Autore: Roberto Alba
Prezzo: 14,50€
Pagine: 208
Data di pubblicazione: Giugno 2014
Edito: Piemme
Collana: Open
Scheda del libro: 






Trama:

Una casa in cima a una collina di terra e sassi, nel cuore della Sardegna rurale. È qui che Ulisse vive insieme alla sua famiglia. Ha quasi nove anni e non sopporta la parola che la gente usa per spiegare il suo problema: sordomuto. Lo fa sembrare handicappato, invece lui è solo sordo, capisce tutto benissimo e a scuola è il più bravo. Un genio. E infatti suo papà non lo prende mai a cinghiate come invece fa con Betta e Dede, che saranno anche più grandi, ma si comportano sempre da perfetti sprovveduti. Neppure lui però immagina che andare al mare di nascosto in una torrida mattina di luglio possa essere la cosa più stupida che quei due
abbiano mai fatto. Fino a quando il fratello Dede torna a casa da solo, e della sorella non c’è più traccia.
Da quel momento la vita della sua famiglia è sconvolta. E mentre gli adulti cercano risposte, Ulisse ha occhi ben aperti su quel che gli accade intorno. Per lui, la scoperta della verità sarà un ingresso forzato nel mondo dei grandi.

Se non conoscete il libro trovate la mia recensione QUI


In cosa consiste la sfida:

A scegliere il vincitore sarà l'autore stesso del romanzo, ovvero Roberto Alba che si è gentilmente prestato per divertirsi con noi con questo giochino!  Partecipare è facilissimo:
dovete semplicemente FARE UNA DOMANDA ALL'AUTORE.
Potete chiedergli qualsiasi cosa: potete porre una domanda legata al libro, ai suoi progetti, ai suoi gusti o alla sua carriera, FATE VOI! Non mettete limiti alla vostra fantasia e curiosità (gli unici limiti sono quelli dettati dal decoro :-) L'autore risponderà alle domande di voi iscritti al GIFTWAY (o magari solo ad una parte, dipende da quanti sarete)
  e poi sceglierà LA SUA DOMANDA PREFERITA. 
Non so quali criteri seguirà, se sceglierà la più originale o la più simpatica oppure la più interessante, INDOVINARLO FA PARTE DELLA VOSTRA SFIDA! Quindi vincerà il più bravo ma anche il più fortunato, colui che avrà l'ispirazione per scegliere la DOMANDA MIGLIORE SECONDO IL PARERE INSINDACABILE DI ROBERTO ALBA.


Regole per partecipare:

- DOVETE scrivere un commento a questo post includendo la VOSTRA DOMANDA ALL'AUTORE DI "L'ESTATE DI ULISSE MELE" DI ROBERTO ALBA.
- NON siete obbligati a diventare followers del blog. Sono una persona orgogliosa e non voglio che si pensi che faccio tutto questo solo per rastrellare consensi. Ovviamente mi farebbe un piacere immenso, ma sta a voi decidere se il blog vi piace oppure no.
- Vale la regola del "Chi tardi arriva male alloggia" per cui, dato che c'è solo un libro in palio, se due o più partecipanti scrivono la stessa domanda questa varrà solo per il primo in ordine cronologico. Io vi avviserò su questa pagina se la domanda è doppia, ma dovete tornare a controllare che non ci siano problemi.
- NON è obbligatorio lasciare un indirizzo mail funzionane che userò per contattare il vincitore, ma è consigliabile, se non volete lasciarlo ricordatevi di venire a controllare se siete il vincitore designato.
- Ovviamente potete partecipare con una sola domanda, se mi accorgerò che barate sarete esclusi.
- Chiedo a tutti quelli di voi che possiedono un blog di postare questo banner, e agli altri di parlarne agli amici, su facebook, aNobii o dove volete. Sarebbe bellissimo se foste in molti a partecipare.



per il link: tasto destro sull'immagine - copia URL immagine


Scelta del vincitore:

Come ho detto sopra a scegliere il vincitore sarà l'autore stesso che individuerà la domanda che gli piace di più. Quando avrà risposto alle domande da voi poste (compatibilmente con i suoi impegni) io pubblicherò l'intervista e indicherò chiaramente qual è la domanda vincitrice!


Scadenza:

Il termine ultimo per postare la vostra domanda è Giovedì 24 Luglio (ore 24.00). Nei giorni successivi sarà decretato il vincitore!!

Spero che parteciperete in tanti! Io non posso che consigliarvelo vivamente, il libro vale davvero la pena!
In bocca al lupo!
Fede

giovedì 10 luglio 2014

Recensione: "L'estate di Ulisse Mele" di Roberto Alba





Titolo: L'estate di Ulisse Mele
Autore: Roberto Alba
Prezzo: 14,50€
Pagine: 208
Data di pubblicazione: Giugno 2014
Edito: Piemme
Collana: Open
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline 1/2






Trama:

Una casa in cima a una collina di terra e sassi, nel cuore della Sardegna rurale. È qui che Ulisse vive insieme alla sua famiglia. Ha quasi nove anni e non sopporta la parola che la gente usa per spiegare il suo problema: sordomuto. Lo fa sembrare handicappato, invece lui è solo sordo, capisce tutto benissimo e a scuola è il più bravo. Un genio. E infatti suo papà non lo prende mai a cinghiate come invece fa con Betta e Dede, che saranno anche più grandi, ma si comportano sempre da perfetti sprovveduti. Neppure lui però immagina che andare al mare di nascosto in una torrida mattina di luglio possa essere la cosa più stupida che quei due abbiano mai fatto. Fino a quando il fratello Dede torna a casa da solo, e della sorella non c’è più traccia.
Da quel momento la vita della sua famiglia è sconvolta. E mentre gli adulti cercano risposte, Ulisse ha occhi ben aperti su quel che gli accade intorno. Per lui, la scoperta della verità sarà un ingresso forzato nel mondo dei grandi.


cosa penso del libro:

"L'estate di Ulisse Mele" di Roberto Alba è stato una bellissima sorpresa. Il libro racconta la storia di una sparizione, quella di Betta, la sorella maggiore del piccolo Ulisse del titolo. Ne seguono delle indagini che toccano da vicino la famiglia del ragazzino. Il protagonista e narratore, Ulisse, ha la peculiarità di essere sordo: per lui i suoni sono un mistero, un enigma che spesso ha provato a farsi spiegare dall'adorata mamma, e anche il silenzio vero, quello uguale per tutti, è difficile da capire.
Solo le immagini non hanno segreti per Ulisse e infatti, essendo un bambino molto intelligente come lui stesso si affretta a comunicarci, non solo legge perfettamente le labbra delle persone ma anche le loro espressioni, tanto che mentirgli è impossibile. L'autore è stato bravo a non cadere nel tranello di rendere questa capacità, indiscutibilmente plausibile, un potere magico e infallibile e non dimentica mai che il protagonista, sebbene molto sveglio e maturo per la sua età, nonché attento e perspicace, ha pur sempre nove anni. Anche se i volti che lo circondano non hanno segreti per lui e le bugie consapevoli non hanno possibilità di sfuggire al suo radar, Ulisse non ha ancora sperimentato la complessità e la profondità dei sentimenti che caratterizzano la vita adulta, così che a volte gli è impossibile cogliere la differenza che intercorre tra un dolore provocato dal rimorso e uno provocato dal rimpianto.
L'argomento centrale del libro è tristemente contemporaneo: tutti i giorni sentiamo di queste storie al telegiornale, ragazze uccise da persone che avevano molto vicine e intere famiglie sbattute in prima pagina loro malgrado. Questo romanzo l'ho visto come una sorta di omaggio a queste famiglie squarciate dalla tragedia, usate senza scrupolo alcuno per vendere e fare audience, rivoltate come calzini, spiate e pubblicamente giudicate nel momento di massima vulnerabilità. Spero che capiti tra le mani e provochi un po' di vergogna a tutti coloro che, in occasioni come quella descritta dal libro, amano puntare il dito e giudicare senza sapere arrivando a dire, nella realtà come capita nel romanzo, "Si sapeva che sarebbe finita così!" e fingendo di dimenticare che disgrazie come questa arrivano senza farsi annunciare e possono colpire chiunque. E se invece veramente sapevano, perché non hanno fatto nulla?
La conclusione del romanzo è agghiacciante e inaspettata: il lettore segue l'evolversi delle indagini attraverso gli occhi di Ulisse, ormai abbastanza grande per sapere tutto essendo stato costretto a veder morire una sorella, ma nonostante i tanti indizi e i capovolgimenti nelle sorti dei vari personaggi, l'epilogo coglie impreparati. E, come nei migliori romanzi, siamo sicuri che la verità accertata dal tribunale sia quella definitiva? 
Un bel romanzo che accompagnerà magnificamente chi quest'estate avrà la fortuna di sceglierlo tra i tanti proposti sugli scaffali delle librerie, grazie all'ambientazione sarda, arida e soleggiata e quel giusto brivido d'ansia che contrasterà la calura estiva.


Spero di avervi incuriositi, ditemi cosa ne pensate nel caso lo leggiate!
Buon pomeriggio ^^
Fede

mercoledì 9 luglio 2014

w...w...w...wednesdays! n.49


Ecco a voi una nuova puntata di w...w...w...wednesdays!!
Questa rubrica ha visto la luce sul blog americano "Should be reading"
Semplicemente è necessario rispondere a tre domande, ovvero:

What are you currently reading? 
What did you recently finish reading? 
What do you think you'll read next?


Che libro stai leggendo?


 

"Tempesta di spade" di Martin e "Il vangelo secondo Gesù Cristo" di Saramago sono ancora in lettura. E mi piacciono pure! Ma entrambi, per motivi diversi, mi fanno arrancare così poi passo ad altro e loro rimangono lì ad aspettare il loro turno...


Cosa hai finito di leggere?



 

Dall'ultima volta che ho postato questa rubrica ho terminato 4 libri! Andando con ordine L'amica geniale di Elena Ferrante l'ho letto mentre ero in vacanza a Napoli ed è stato PERFETTO. Di giorno, visitando, riconoscevo alcuni dei luoghi di cui leggevo la sera e anche la parlata utilizzata dall'autrice, che all'inizio mi era così difficile seguire, poi ha avuto un senso e una ragione d'essere. Il libro è bello come dicono ma trattandosi di una serie la storia è incompleta. Ho già il secondo che attende sullo scaffale, non vedo l'ora!
L'ultimo ballo di Charlot di Fabio Stassi è stato una piccola delusione. Ho apprezzato molto il lavoro di ricerca fatto dall'autore sulla vita di Charlie Chaplin ma non mi è piaciuto lui, il protagonista. Non sono entrata in sintonia con Charlot, troppo malinconico (proprio come il suo personaggio, che infatti non ho mai amato) e troppo insoddisfatto. La fortuna lo inseguiva, la vita gli sorrideva, e a lui non andava mai bene nulla? non mi sono piaciuti neppure gli intermezzi con la Morte (un altro personaggio che non riesco a farmi piacere) e il "colpo di scena finale" i cui non ho capito il senso. Bo, direi che me ne posso separare a cuor leggero, è in scambio per chi fosse interessato!
Un segno invisibile e mio di Aimee Bender mi chiamava dallo scaffale da settimane. Dire strano è dire poco, la protagonista si regala un'ascia per il suo ventesimo anniversario, tamburella sul legno per tranquillizzarsi, si rifugia nei numeri e nella matematica come se fossero amuleti magici. La prima parte del libro è volata, la seconda meno perché è più opprimente e stancante. Comunque mi è piaciuto.
Infine ho concluso anche L'estate di Ulisse Mele di Roberto Alba. Un noir ambientato nella campagna sarda che mi ha lasciata senza parole. La trama è tristemente contemporanea dato che parla della scomparsa di una ragazza e delle indagine che ne seguono. Il tutto visto dalla prospettiva del fratello minore, il piccolo Ulisse. La storia mi ha emozionata tantissimo in quanto l'autore si è concentrato sul dolore che deve vivere la famiglia della giovane vittima, e il finale è stato inaspettato. Promosso!


Cosa leggerai dopo?


Non ho dubbi, ho sbirciato la prima pagina e il prossimo libro che leggerò sarà Le ceneri di Angela di Frank McCourt. ultimamente alla mia libreria si sono aggiunti molti libri della collana "Gli Adelphi", devo iniziare a smaltirli e questo mi pare perfetto. Sono sicura che non deluderà.


Che ve ne pare delle mie letture? Ne conoscete qualcuno?
E vi, avete letto qualcosa che mi consigliate?
Ciao!
Fede


mercoledì 2 luglio 2014

Nuovi arrivi sul mio scaffale n.50


Buongiorno amici lettori! No, non sono sparita, ma sono stata in vacanza! 9 bellissimi giorni a spasso per l'Italia con il mio adorato. Nonostante non fossi a casa sono comunque riuscita a rinfoltire la mia già notevole pila di libri da leggere per cui oggi vi mostro alcune delle mie nuove entrate libresche. Fatemi sapere se li avete letti!


Questi 4 tesorini arrivano da un ordine fatto sul Libraccio. Dall'alto c'è il ciclo completo della Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams. Io ho già letto e amato i primi 3 (soprattutto "Ristorante al termine dell'universo", il terzo, assolutamente geniale) ma mi toccherà rileggerli (odio l'idea di iniziare un libro dalla metà) e concludere la serie!Non vedo l'ora, lo adoro.
Poi c'è Le ceneri di Angela di Frank McCourt. Questo libro mi incuriosiva da moltissimo tempo, il bimbo imbronciato in copertina è uguale uguale a come mi immagino il protagonista del libro, appartenente ad una famiglia poverissima e impegnato ad affrontare la vita con gioia e coraggio. Deve essere splendido.
Sotto in verde c'è Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei. Ho adorato "We are family" e mi è piaciuto molto "La banda degli invisibili", mi sono procurata quest'ultimo libro che mi mancava dato che ad Ottobre, per stessa ammissione dell'autore, dovrebbe uscire un nuovo libro! Non vedo l'ora!!!
Infine c'è La mia famiglia e altri animali di Gerald Durrell che deve essere un libro spassosissimo che racconta l'esperienza dell'autore e della sua famiglia sull'isola di Corfù quando lui era ancora un bambino. Anche questo mi attirava da moltissimo tempo, sono tremendamente curiosa di leggerlo.


Questi invece arrivano dalle librerie dell'usato di Napoli! Il primo, quello della Sellerio, l'ho preso un po' a caso ispirata dalla trama che racconta di un gruppo molto variegato in fuga dal convento in cui si rifugiava durante la Seconda Guerra Mondiale. E perché la storia è narrata anche dal punto di vista di un bambino. Il libro è La primavera del lupo di Andrea Molesini. 
Poi c'è Le braci di Sandor Marai, autore che ho scoperto solo di recente ma che mi ha molto incuriosita. La storia parla di due uomini che condividono un segreto e che si incontrano dopo 40 anni, come avevano convenuto, per fare non si sa bene cosa... I segreti mi intrigano e voglio proprio sapere cosa lega questi due uomini!
Poi ho preso L'intrepida Tiffany e i piccoli uomini liberi di Terry Pratchett ma il libro, prestato a mio fratello, ha avuto un incidente... Ovvero è rimasto alla pioggia tutta la notte. Spero che si riprenda degnamente e possa ancora essere letto, incrocio le dita.
Infine ho miracolosamente trovato La morte non è cosa per ragazzine di Alan Bradley. Ho provato a comprare il primo della serie, "Flavia de Luce e il delitto nel campo di cetrioli" sul sito del Libraccio ma per ben due volte me lo hanno cancellato dall'ordine, io non demordo e prima o poi lo avrò dato che non vedo l'ora di leggere le storie di questa piccola e tetra detective che è Flavia de Luce. Sono sicurissima che sia proprio il mio genere, adoro i libri con protagonisti bambini svegli e geniali.


E questo è (quasi) tutto.
Che ve ne pare? Da quale dovrei iniziare? Vorrei poterli leggere tutti in contemporanea!
Voi avete fatto acquisti?
Ciao!
Fede