Oggi vi parlo di un libro che ho approcciato con diffidenza. Il fatto che centrassero New York, la città dei miei sogni, e i vestiti vintage, mi attiravano come una calamita, ma la cover non mi convinceva, troppo colorata e anonima, priva di elementi che destassero un vero interesse in me. Il mio istinto di lettrice però non mi lasciava tregua per cui ho voluto dare una possibilità al romanzo ricavandone una gran soddisfazione. Consigliato!
p.s. più sotto trovate la cover originale, la quale ha dato un gran contributo alla mia decisione di leggere questo libro (per la versione italiana l'autrice ha usato uno pseudonimo ma il libro è lo stesso, giuro).
Prezzo: 16,40€
Pagine: 367
Data di pubblicazione: Marzo 2014
Edito: Garzanti
Scheda del libro: ❤
Voto in stelline: 4 stelline
Trama:
È impossibile resistere al fascino di un vecchio vestito di seta con bottoni smaltati e maniche a sbuffo. Lo sa bene Amanda che ha fatto degli abiti vintage la sua più grande passione. Nel negozio in Astor Place a Manhattan, si diverte a rammendare e cucire per dare nuova vita a gonne, giacche e tailleur. I suoi clienti affezionati ormai si fidano solo di lei e del suo inconfondibile gusto. Eppure ora la sua amata bottega è in pericolo: sta per essere sfrattata. Amanda sente il mondo crollarle addosso. C'è un'unica cosa che può riportarle il sorriso: andare a caccia di vestiti usati. La sua ricerca la porta a casa di un'anziana signora e a un baule in cui, tra rasi fruscianti e pizzi delicati, trova un piccolo tesoro: un vecchio diario. Pagina dopo pagina scopre che a scrivere quelle righe ingiallite è stata Olive, una donna vissuta nella New York di inizio novecento. Una donna forte e indipendente che, senza l'aiuto di un uomo, ha realizzato il suo sogno di lavorare nel più famoso grande magazzino della città. Una donna che ha scoperto la potenza dell'amore e la profondità delle sue ferite. Il racconto di Olive dà ad Amanda la forza per lottare per tutto quello che ha costruito con tanti sacrifici e per essere di nuovo felice. Ma non solo. Perché quel vecchio taccuino nasconde molto di più. Il destino a volte percorre strade inaspettate. Strade che possono salvare quello che Amanda ha di più caro: il suo piccolo negozio vintage. E forse anche il suo cuore...
cosa penso del libro:
Questo romanzo è stato un'incredibile sorpresa. Guardando la cover si potrebbe pensare di trovarsi di frante ad un chick-lit, un libro che non lascerà nulla a parte un po' di sollievo dalla fatica di studio e lavoro.
Invece "Vintage dream" racchiude una storia interessante e complessa che si dipana pagina dopo pagina, tra presente e passato.
Le protagoniste sono due: Amanda, una donna imprenditrice che vive nella New York del 2007, titolare di un negozio di abiti vintage, e Olive, una ragazza borghese che arrivò a New York per la prima volta accompagnata dal padre nel lontano 1907.
Le loro vite scorrono in parallelo, anche se a distanza di 100 anni. Nel 2007 Amanda trova un diario inaugurato da Olive con il suo arrivo a Manhattan e da subito si appassiona al destino di questa ragazza, ricca e senza preoccupazioni ma piena di sogni per il suo futuro.
Infatti Olive desidera trovare un lavoro e costruirsi una carriera, un progetto davvero ambizioso in un'epoca in cui si pensava che l'unico compito di una ragazza per bene fosse essere una brava moglie e madre.
Ad un certo punto per Olive il lavoro, che da principio era quasi un desiderio capriccioso, diventa una necessità, e la ragazza si scontra contro la realtà e le ingiustizie dell'epoca in cui vive, nella quale una donna sola è di per sé un oltraggio alla decenza e al buon gusto, una poco di buono qualsiasi cosa faccia.
La risalita, per lei, sembra un'impresa impossibile.
Nel 2007 Amanda legge delle difficoltà affrontate con coraggio da Olive nel passato e si stupisce della sua forza. Vivono nella stessa città e spesso il destino la porta a visitare gli stessi luoghi in cui la ragazza visse 100 anni prima, molti dei quali, negli anni, sono drasticamente cambiati o hanno cambiato destinazione d'uso.
Anche Amanda deve affrontare i suoi problemi, nel presente, ma al confronto a quelli di Olive appaiono del tutto trascurabili, e facilmente superabili. Inoltre Amanda può incolpare solo se stessa per tutto ciò che non va nella sua vita e, nonostante questo, non riesce a trovare la forza per cambiare e andare avanti. Olive, nel passato, spesso non può far altro che piegarsi a quello che altri decidono per lei ma, nonostante questo, trova sempre la spinta per migliorare la sua condizione.
Della serie "Si stava meglio quando si stava peggio".
Vi voglio proporre un brano bellissimo, attribuito ad Olive nel momento in cui prende consapevolezza della sua forza, della sua importanza sia come donna ma soprattutto come essere umano. Si percepisce tutta l'ingiustizia che la circonda e mi ha fatta sentire tanto fortunata per essere nata in questo tempo, quando la maggior parte del lavoro è già stata fatta:
"Chi crea tutte queste regole che stabiliscono come si debbano comportare gli uomini e le donne? Dio? E' la stessa ingiustizia che consente agli uomini di fumare nei ristoranti, di prendere una stanza in un albergo senza che venga post in dubbio la loro moralità, di svolgere lavori meglio pagati e di avere il diritto di votare! Non penso che a Dio interessi chi fuma nei ristoranti, ma agli uomini sì. Sembra che creino queste regole a loro piacimento. E perché io dovrei vivere in base a regole che avvantaggiano chi le ha create a mio danno? Angelina ha ragione. Le donne devono stabilire le loro regole."
Quella che viene raccontata in questo romanzo è la piccola vittoria di una donna che non ha cambiato la storia né lasciato segni indelebili del suo passaggio nel mondo, ma che è una portavoce del suo tempo, una delle tantissime donne che, presa coscienza della situazione di ingiustizia, fecero qualcosa per cambiare le cose.
Le descrizioni della New York di inizio '900, dei luoghi e dei divertimenti, sono splendide e fanno viaggiare con gli occhi della mente. Anche se non ci fosse tutto il resto, solo queste varrebbero la lettura.
Quale romanzo mi hanno ricordato "Vintage dream"?
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Le stelle brillano a New York di Laura Moriarty, ambientato qualche anno dopo a Vintage dream e infatti le protagoniste godono di alcune libertà in più. Anche la protagonista del romanzo di Moriarty nel corso del libro capisce che il suo essere donna non deve significare per forza e solamente essere una brava mogli e pensare al bene dei figli. Anche lei è viva e merita di godersi la vita.
Quale romanzo mi hanno fatto venir voglia di leggere "Vintage dream"?
- Chiamate la levatrice di Jennifer Worth infatti Vintage dream si conclude con un parto molto difficile e travagliato per cui mi è montata la curiosità di scoprire un po' di più su come fosse in passato mettere al mondo dei bambini. Ho concluso da poche ore la lettura di questo libro e ne posso dire solo un gran bene! Ve ne parlerò.
Cosa pensate di questo romanzo? Ha attirato la vostra attenzione?
Se non lo ha fatto prima spero che possa destare la vostra curiosità!
Attendo pareri!
Besos
Fede