lunedì 29 aprile 2013

Sfida di lettura "Io leggo italiano": SFIDA di MAGGIO/GIUGNO

Buongiorno! Eccomi a presentarvi la sfida nella sfida per i mesi di Maggio e Giugno!
Le regole sono le stesse della sfida di Marzo/Aprile ma ve le ricordo qua di seguito:


Partecipare a questa sfida NON è obbligatorio! E' solo un'occasione in più.
Vi proporrò 2 titoli che io ho letto e molto, molto apprezzato, e voi potrete decidere di leggere SOLO 1 dei due allo scopo di guadagnare punti!
In particolare:
Se leggerete il libro scelto entro il mese di Maggio guadagnerete 2 PUNTI
Se leggerete il libro scelto entro il mese di Giugno guadagnerete 1 PUNTO

- Potete partecipare con un solo libro, per cui potete leggerli entrambi se vi ispirano tutti e due e se vi fidate del mio giudizio, ma solo uno dei due varrà per questa sfida.
- Dato che non valgono le riletture se per caso avete già letto uno dei due libri da me proposti allora per partecipare alla sfida dovrete necessariamente leggere l'altro.
- Se li avete letti entrambi, e solo in quel caso, vi proporrò un terzo libro con cui partecipare.



I libri che ho scelto per questa sfida sono:

- Il giornalino di Gian Burrasca di Vamba
- Le avventure di Pinocchio di Collodi

Se bazzicate un po' il mio blog sarete a conoscenza della mia passione per la letteratura per ragazzi. Per questo bimestre vi propongo due classici italiani che ho già avuto modo di leggere e amare in passato e che credo che tutti dovrebbero affrontarli, almeno una volta nella vita.
Questi due libri sono stati scritti a 25 anni di distanza l'uno dall'altro, Pinocchio nel 1881 (pubblicato nel 1883) e Gian Burrasca tra il 1907 e il 1909 ma sono molto simili dato che raccontano le avventure di due bambini davvero scalmanati e che con le loro monellerie causano moltissimi problemi ai loro genitori! Scritti da due uomini, entrambi Fiorentini, questi due romanzi sono una fonte preziosa di insegnamenti ed emozioni, spero che qualcuno di voi li leggerà!

Spero che i titoli a cui ho pensato vi incuriosiscano!
Fatemi sapere!
Ciao
Fede

domenica 28 aprile 2013

Libri che vorrei divorare n.31


In questa settimana la mia lista dei desideri ha avuto modo di allungarsi molto! Le nuove uscite sono tantissime e cerco di approcciarle con un certo distacco altrimenti potrei solo disperarmi nella consapevolezza che non riuscirò mai a leggere tutto quello che vorrei. Tuttavia qualche titolo che vorrei assoltamente e che risalta sugli altri c'è e oggi ve li mostro!






Titolo: La canzone di Achille
Autore: Madeline Miller
Prezzo: 19,00€
Pagine: 384
Data di pubblicazione: Aprile 2013
Editore: Sonzogno
Scheda aNobii del libro:





 
 
Questo libro mi ha conquistata da subito! Oddio il titolo non mi aveva affatto incuriosita e la copertina non è particolarmente affascinate MA la trama!!! Che meraviglia.
Questo romanzo parla del rapporto tra Achille e Patroclo, prima amici, poi amanti e infine compagni d'armi.
E lo fa con un linguaggio più attuale, avvicina la storia resa famosa da Omero ad un pubblico più ampio ma anche ad un pubblico più curioso! L'autrice ha immaginato i dialoghi, i retroscena, le passioni e i litigi di questi due uomini che sono leggenda, rendendoli più umani e più vicini a noi.
E la Rowling dice che questo è il romanzo migliore che ha letto quest'anno!!! E io mi fido.






Titolo: L'astrologo
Autore: Carla Montero
Prezzo: 20,00€
Pagine: 647
Data di pubblicazione: Aprile 2013
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Scheda aNobii del libro:






Ok, lo ammetto, la ragione principale per cui mi sono fermata a leggere la trama di questo romanzo è la copertina, davvero meravigliosa! Tuttavia anche la storia mi sembra interessante! Si tratta di una storia di spionaggio, la protagonista deve indagare su di un'opera d'arte scomparsa nel nulla e crede che si tratterà di un lavoro facile, salvo poi ritrovarsi in serio pericolo. Parallelamente viene raccontata la storia dello stesso quadro in epoca nazista. Sono curiosa!
 
 
 



Titolo: Fashion killers
Autore: Scott Westerfeld
Prezzo: 18,00€
Pagine: 270
Data di pubblicazione: 2010
Editore: Fazi
Collana: Lain
Scheda aNobii del libro:






Questo romanzo l'ho adocchiato jeri durante i miei giri di shopping ma non lo conoscevo, anche se possiedo ben due trilogie di questo autore senza ancora averle lette (parlo di "Beauty" e "Leviathan"). Ho letto le prime pagine trovandole simpaticissime e arrivata a casa ho letto alcune recensioni positive che mi hanno definitivamente convinta. Lo voglio!
 

Conoscete qualcuno di questi titoli?
Ne siate attratti quanto me?
Fatemi sapere, ciao!
E buona settimana!
Fede
 

Nuovi arrivi sul mio scaffale n.31



Buongiorno! Non aggiorno da una settimana per via della mini vacanza e anche del fatto che sto attraversando un periodo di stallo nelle letture, questo non mi ha impedito di dedicarmi, jeri, allo shopping libresco! Sono stata a Torino dove ho visitato la libreria di remainders "Giolitti" dove ho comprato due libri per ragazzi assolutamente sconosciuti ma che mi hanno incuriosita per via della trama (e del fatto che mi sono costati 1,34€ l'uno) e poi sono andata alla libreria Lupo Rosso in via A. Volta che sta chiudendo e vende quasi tutti i libri al 50% di sconto. Che dire, un paradiso per gli amanti del genere fantastico, avrei comprato tutto dimezzando in un colpo solo la mia wish list ma alla fine mi sono accontentata di 2 titoli (più un terzo per il moroso). Ora ve li mostro, non vedo l'ora di leggerli!!!

 




Titolo: Bit
Autore: Ermanno Gallo
Prezzo: 13000 lire (pagato 1,34€)
Pagine: 180
Data di pubblicazione: 1992
Editore: Mondadori
Collana: Super Junior
Scheda aNobii del libro:




La trama di questo romanzo per ragazzi sa tanto di distopia dato che la società è divisa in due: una parte della popolazione tiene tutte le ricchezze e il cibo sotto chiave mentre un'altra parte cerca di sopravvivere come può, utilizzando l'astuzia e la forza se necessario. Il protagonista del libro è Bit, fa parte del gruppo degli sfortunati e sarà lui a risollevare il loro destino. Curiosa...
 
 




Titolo: La tela del ragno
Autore: Caroline MacDonald
Prezzo: 13000 lire (pagato 1,34€)
Pagine: 147
Data di pubblicazione: 1996
Editore: Mondadori
Collana: Gaia Junior
Scheda aNobii del libro:  
 
 
 
Questo romanzo è ambientato in Australia, la famiglia della protagonista ha un  passato difficile e misterioso che improvvisamente tornerà a tormantarli insieme a degli strani ospiti in visita all'agriturismo che loro gestiscono da alcuni anni. Non so davvero cosa aspettarmi ma spero in una trama appassionante.
 



 
 
 
 
Titolo: L'accalappiastreghe
Autore: Walter Moers
Prezzo: 16,80€ (pagato 8,40€)
Pagine: 407
Data di pubblicazione: 2008
Editore: Salani
Scheda aNobii del libro:
 
 
 
 
 
 
Non so dire con sicurezza di cosa parli questo romanzo ma di Moers mi fido ciecamente per cui non ho potuto non lasciarmi tentare da questo titolo! Li voglio tutti i suoi libri, "La città dei libri sognanti" mi è piaciuto molto e ha dato anche il nome al mio blog, ci sono affezionata!
 


 

 
 
 
 
 
Titolo: Breathers. L'anatomia zombie
Autore: S.G. Browne
Prezzo: 18,00€ (pagato 9,00€)
Pagine: 250
Data di pubblicazione: 2010
Editore: Casini Editore
Scheda aNobii del libro:
 
 
 
 
 
 
Desidero questo libro da un sacco di tempo! La vita degli zombie è descritta in maniera ironica e simpatica, il protagonista combatte per i diritti dei cadaveri ambulanti perchè non sopporta di dover "vivere" rinchiuso in casa, e la sua polemica smuove le folle! Non vedo l'ora di legerlo e sono contenta che sia finalmente mio!
 
 
 
 
 
 
Titolo: Cronache del dopobomba
Autore: Philip K. Dick
Prezzo: 9,90€ (pagato 4,95€)
Pagine: 276
Data di pubblicazione: 2010
Editore: Fanucci
Collana: Tif Extra
Scheda aNobii del libro:
 
 
 
 


Questo è il romanzo acquistato dal mio ragazzo. Tuttavia interessa moltissimo anche me dato che sono fermamente intenzionata a leggere Philip Dick prima o poi, anche se al momento mi spaventa un pochettino... Che sia la volta giusta?

 
 
Che ve ne pare?
Conoscete qualcuno di questi libri?
Ciao!
 


domenica 21 aprile 2013

Flashback: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Buongiorno cari amici! In questo momento sono in vacanza, io e il mio amato ci siam concessi un week end lungo fuori porta per festeggiare il nostro sesto anniversario. Sono felicissima!
Comunque ho pensato di proporvi la recensione che scrissi del libro "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi, un bellissimo fantasy italiano, avendo in lettura il seguito, "Il burattinaio", proprio in questi giorni.
Spero di incuriosirvi almeno un po'!





 Titolo: L'acchiapparatti
Autore: Francesco Barbi
Prezzo: 18,50€
Pagine: 480
Data di pubblicazione: 2007
Editore: B.C. Dalai Editore
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline 1/2







Trama:

Pochi a Tilos conoscono il nome di Ghescik. Lui è soltanto il becchino, l’ometto gobbo e storpio che vive al cimitero, ai margini del paese. Pochissimi sanno che coltiva una passione insana per la feldspina e gli scritti antichi. Solo lo strambo acchiapparatti gli è amico. 
Notte fonda. Al sicuro tra le mura della casa-torre diroccata, Zaccaria sta rimproverando uno dei suoi gatti quando qualcuno bussa alla porta. Il becchino si presenta con un libro rilegato in pelle scura, che sostiene di aver vinto grazie a una scommessa con lo speziale. Risale a epoche in cui la magia non era stata ancora messa al bando e sembrerebbe contenere le memorie di un defunto negromante. Ghescik non fa parola dello strano diadema rinvenuto in un sotterraneo della «torre maledetta», ma ha un solo modo per scoprire se certi suoi sospetti sono fondati: far tradurre il libro a Zaccaria che, inspiegabilmente, ha sempre avuto grandi doti come decifratore delle lingue arcane… 
Inseguiti dagli sgherri dello speziale, becchino e acchiapparatti verranno catapultati nei meandri di una vicenda terribile che non coinvolgerà i soliti eroi, ma una compagine di personaggi inconsueti: un cacciatore di taglie sfigurato, una prostituta dalle molte risorse, un gigante che parla per proverbi sgrammaticati e una schiera di feroci tagliagole. Ma quale legame esiste tra il misterioso diadema e la terrificante creatura rinchiusa da secoli nelle segrete di Giloc?


cosa penso del libro:

Avevo aspettative molto alte per questo libro, le recensioni on-line sono molto positive, ma col tempo ho imparato a diffidare degli aNobiiani che recensiscono altri aNobiiani... 
Invece, in questo caso, sono rimasta a dir poco folgorata dalla lettura. 
Sono tantissimi gli aspetti che ho ADORATO di questo romanzo, primo tra tutti il fatto che l'ambientazione è simil-medievale e che i protagonisti sono brutti, malaticci, puzzano e non si lavano: trovo la scelta di rendere ogni cosa il più realistico possibile ESEMPLARE. 
Il fatto che il romanzo sia un'opera di fantasia e di intrattenimento non giustifica una trama, un'ambientazione e dei personaggi che sembrino continuamente "fuori posto" e in questo bel libro ciò non capita mai dato che ogni aspetto è studiato alla perfezione e quadra in ogni dettaglio.
La sensazione che ho provato leggendo è stata di pura SODDISFAZIONE. 
Alcune scene sono veramente bellissime e valgono da sole l'intero romanzo. 
Tra queste voglio ricordare: 
- Ghescik che si nasconde nella fogna per sfuggire ai cani 
- Il mostro che attacca le due fattorie 
- Il mostro che attacca la compagnia di artisti 
Si tratta di scene veramente originali, spettacolari e anche spaventose!
Non mi è piaciuto molto il personaggio del cacciatore di taglie, che ho trovato poco approfondito, tuttavia l'autore ha assicurato che troverà maggio spazio nel secondo libro. 
Il finale è troppo enigmatico per i miei gusti, avrei preferito maggiori chiarimenti  ma anche in questo caso penso che i miei dubbi verranno dissipati leggendo "Il burattinaio". 
Il personaggio dell'acchiapparatti è fantastico: si colgono molto bene la sua evoluzione e la sua presa di coscienza man mano che la storia procede. Inoltre l'autore ha ideato per lui un particolare modo di esprimersi estremamente caratteristico: spesso mi ha strappato una risata. 
Riassumendo, il romanzo sfiora la perfezione in più punti e si perde in un finale che poteva essere migliore. Consigliatissimo.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "L'acchiapparatti" è questa:


Lasciatemi mandare un bacio a questo fantastico autore, una grande speranza per il fantasy italiano di qualità! E per la scrittura italiana in generale! Perchè oltre a dedicare tanto tempo e tanta cura alle sue opere in modo da offrire ai suoi lettori romanzi quanto più perfetti e realistici, è anche un'ottima persona, seria e onesta.
Perchè lo dico?
Innanzi tutto perchè su aNobii non ha dato 5 stelle al suo stesso libro! Non ne ha bisogno dato che i giudizi dei lettori sono già ottimi, ma tanti lo fanno comunque...
Inoltre ai tempi della mia recensione Francesco Barbi fu subito pronto a chiarire tutti i miei dubbi e perplessità sulla trama e sull'epilogo, senza offendersi o mettersi sulla difensiva.
Voi direte "E' normale, dovrebbero fare tutti così" ebbene NON TUTTI gli autori si comportano così, lo dico sia per esperienza diretta che indiretta, per cui ci tengo a lodare un'autore che accoglie le critiche di tutti, anche di una signora nessuno come sono io, ed è pronto a discuterne tranquillamente.
Francesco Barbi è un grande, leggetelo!!!

p.s. se vi interessa leggere questo libro potete farlo praticamente gratis iscrivendovi alla catena di lettura attiva su aNobii QUI! Io l'ho conosciuto così ma poi ho dovuto acquistarlo, troppo troppo bello! Comunque la catena di lettura è finita per cui se accorrete sarete i prossimi a leggerlo!

Ciao ^_^
Fede

mercoledì 17 aprile 2013

Recensione: "Eterna" di Victoria Alvarez

Oddio quanto odio scrivere recensioni negative... Soprattutto perchè significa che sono incappata in un libro che non mi ha conquistata. Questa volta è tanto  più triste perchè riponevo tantissime speranze per questo romanzo, lo guardavo sullo scaffale e sapevo che sarebbe stato bello e invece.... Un disastro.





Titolo: Eterna
Autore: Victoria Alvarez
Prezzo: 16,90€
Pagine: 512
Data di pubblicazione: Novembre 2012
Editore: Fanucci
Collana: TIF Extra
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 2 scarse





Trama:

Londra, 1888. Annabel Lovelace è cresciuta nel cimitero di Highgate, e non conosce nulla al di fuori delle sue alte mura. Abbandonata a soli quattro anni dalla madre, ha come unico affetto la cara zia Heather. Senza di lei non potrebbe affrontare il terribile zio Tom, custode del cimitero. A sei anni, dopo aver sofferto di cuore sin dal primo anno di vita, il medico di famiglia le prescrive una medicina che dovrà accompagnarla per sempre... Sei gocce di digitale purpurea per mantenerla in vita, sei gocce rosse come il sangue che la strapperanno alla morte. Insieme alle preziose gocce, arriverà per Annabel una sorpresa sconvolgente, che marcherà la sua esistenza fino alla fine dei suoi giorni: è in grado di comunicare con l'aldilà, di dare voce a coloro che l'hanno persa per sempre. Ed è in questa sensazione di incredulità che Annabel sentirà che il suo cuore malato riuscirà a riempirsi di vero amore se solo potesse capire chi è quell'uomo che perseguita i suoi sogni.


cosa penso del libro:

La protagonista di questo romanzo autoconclusivo si chiama Annabel ed è una medium. Il romanzo è diviso in 4 parti, nella prima la protagonista ha 6 anni e scopre il suo talento, nella seconda Annabel ha 8 anni e lo zio capisce che può sfruttare la sua capacità di parlare con i morti, nella terza ha 11 anni e un certo fatto la costringe a fuggire di case e nell'ultima parte del libro, la più corposa, Annabel ha 21 anni e ama un fantasma.
Il primo problema è che la crescita della protagonista è solo anagrafica lei, mentalmente, non cresce nè matura. Il risultato è che la Annabel di 6 anni sembra molto più sveglia e intelligente dell'Annabel di 11 anni, mentre avrei preferito che si potesse cogliere, in un modo qualsiasi, la crescita della protagonista.
Anche la trama non è affatto perfetta, anzi... In questo romanzo è ben visibile tutta l'inesperienza dell'autrice. Tutti i personaggi agiscono in maniera irrazionale e spesso immotivata. Azioni e parole di tutti sono imprevedibili non perchè la storia sia particolarmente misteriosa o oscura ma semplicemente perchè i personaggi sembrano muoversi a caso, l'autrice ha deciso che corso dare alla sua storia e muove le fila in maniera goffa e innaturale, senza curarsi di dare spiegazioni o di seguire una certa logica, curandosi solo di portare i personaggi là dove li ha immaginati.
Abbondano le coincidenze e i casi fortuiti, che non hanno nessun motivo di esistere a parte il fatto che "all'autrice faceva comodo così". Anche se ci si è stancati dei colpi di fulmine che straziano l'anima (dei fasullissimi protagonisti che li vivono) bisogna stare lontani da questo libro dove se ne trovano ben due, uno addirittura tra una bambina di 11 anni e un trentenne che poi si scopre essere morto.
A me cadono davvero le braccia quando leggo queste cose.
Il finale è degno solo di un episodio di Jessica Fletcher, e con poche spiegazioni piuttosto insoddisfacenti: quello che l'autrice non riesce a spiegare, lo fa cedere sotto silenzio nella speranza che il lettore non lo noti e le poche informazioni che fornisce sono frammentarie, raffazzonate, assolutamente non verosimili.
Anche la questione "fantasmi" è gestita malissimo. Non si capisce quali poteri abbiano, da cosa dipendano, in che modo possano interagire con il mondo dei vivi. Victoria Alvarez non fissa delle regole e stabilisce ogni cosa in base alla convenienza del momento. A mio parere non è corretto agire così, anche e soprattutto quando si scrive a proposito di esseri immaginari.
Io considero questo romanzo una prese in giro.
Anche lo stile tanto decantato dell'autrice è appena sufficiente e la traduzione è molto approssimativa. O almeno spero che il problema sia la traduzione perchè ho letto intere frasi senza alcun senso.
Altamente sconsigliato.

Qua si conclude la mia molto negativa recensione, non riesco neppure a trovare le parole per descrivere quello che (spero) sarà il peggior libro dell'anno, di seguito mi addentrerò nelle falle enormi della trama che può leggere chi non è intenzionato ad affrontare "Eterna" (scelta consigliata) e vuole capire cosa non tollero di questa storia.

SPOILER

A 11 anni Annabel si innamora a prima vista di un trentenne. Passano 10 anni esatti (ma perchè) e ritroviamo Annabel ormai 21enne, medium affermata a Londra. Il giorno esatto in cui rincontra il ragazzino che la protagonista conobbe quando fuggì di casa, ricompare anche lo sconosciuto che aiutò lei e la zia a scappare (e che Annabel ama da allora) e che, tra l'altro, è un fantasma.
Questo tale le fa capire di riamarla a sua volta, di esserle sempre stato accanto ma che da ora in poi si farà vedere. E vuole anche che lo aiuti a scoprire chi l'ha assassinato. Ma perchè proprio ora? Cosa l'ha spinto a palesarsi esattamente quel giorno? Niente, non verrà mai spiegato, l'unica soluzione è che faceva comodo così all'autrice.
Annabel trova un anello con una rosa in camera della madre morta quando lei aveva 6 anni e scopre che quello è il simbolo della famiglia del suo innamorato e cosa decide così su due piedi senza possibilità di errore? Che l'uomo che ama è suo padre e che ha assassinato sua madre. Non c'è NESSUNA prova di questo, tanto più che moltissimi uomini fanno parte della famiglia del suo innamorato, ma lei lo decide e basta. E, guarda caso, proprio in quel momento l'amato vede la luce e passa dall'altra parte e quindi Annabel non può più parlare con lui e chiedergli spiegazioni.
E per quale motivo il bello della storia scompare proprio nel momento cruciale?? Non lo sa neppure l'autrice e infatti nemmeno una spiegazione viene fornita su questo punto. 
Alla fine salta fuori che l'amato aveva un fratello gemello, anche lui morto, di cui tutti si erano dimenticati di parlare ad Annabel (lasciatemelo dire, una cretinata colossale). L'unica cosa che lo distingue i due fratelli (omozigoti) è il colore degli occhi (che per Victoria Alvarez la genetica è un'opinione) e quelli del fratello dell'innamorato sono verdi come quelli di Annabel, allora tutto torna!!!!
Sì, Annabel fino a quel momento ha fatto sesso non con suo padre ma ma con il gemello omozigote del padre, decisamente meglio.
Il caro paparino aveva ucciso, a suo tempo, il fratello gemello, e anche la madre di Annabel che tra l'atro sapeva tutto fin dall'inizio. E dato che anche lei è un fantasma ci si chiede perchè non abbia detto tutto alla figlia fin da subito, evitandole tanti pasticci. La spiegazione è presto detta! Aveva visto quanto l'innamorato fosse innamorato e aveva paura che sapendo dell'incesto non si sarebbe più dichiarato. Che dolce la mamma....
Ma... La mamma di Annabel muore quando lei ha 6 anni e Annabel incontra l'innamorato a 11, perchè in quei primi 5 anni non parla alla figlia inducendola a pensare di non essere amata dalla donna che l'ha generata? Mistero. E poi, l'ho già detto ma ci tengo a sottolinearlo, l'innamorato è suo zio e possiede lo stesso identico patrimonio genetico di suo padre (ripeto, gemelli omozigoti)! Solo a me fa venire la pelle d'oca questo dettaglio?
Queste sono solo alcune delle maxi falle nella trama, è chiaro che l'autrice spera che nessuno dei suoi lettori se ne accorga e che le mancate spiegazioni sembrino solo lapsus ma no, a me sembra solo incapacità di gestire un trama.

FINE SPOILER


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Eterna" è questa:


Non servono altre parole...

Se non siete d'accordo con me, se le parti che ho odiato vi sono piaciute, vi prego spiegatemi perchè io sono convinta di non aver mai letto di peggio.
Spero che il prossimo vada meglio!!!
Ciao!
Fede

domenica 14 aprile 2013

Libri che vorrei divorare n.31


Questa settimana un solo libro è entrato a far parte della mia lista desideri ma vale come dieci! Ho iniziato parecchie serie ma sono poche quelle che non vedo l'ora di continuare, e tra quelle ci sono le "Cronache Lunari" di Marissa Meyer! Un'autrice che all'esordio si rivelata bravissima e imperdibile, chissà se continuerà nello stesso modo...








Titolo: Scarlet
Autore: Marissa Meyer
Prezzo: 17,00€
Pagine: 432
Data di pubblicazione: 30 Aprile 2013
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Scheda aNobii del libro: 




Desidero questo libro da mesi! Lo scorso anno mi sono avvicinata a "Cinder" piena di scetticismo per via della copertina non di mio gusto ma ne ero rimasta entusiasta! Un libro originale, sorprendente e scritto benissimo. Vi lascio alla RECENSIONE che vi chiarirà meglio la mia passione per questa trilogia. Non vedo l'ora di aver  questo libro tra le mie mani, sebbene non vada pazza per la copertina italiana. Anche questa volta avrei preferito che fosse stata mantenuta l'originale.


Voi avete già letto Cinder? Vi è piaciuto? Ciao!

giovedì 11 aprile 2013

Recensione: "Delirium" di Lauren Oliver






Titolo: Delirium
Autore: Lauren Oliver
Prezzo: 9,90€
Pagine: 400
Data di pubblicazione: Marzo 2013
Editore: Piemme
Collana: Freeway
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: quasi 3 stelline





Trama:

Nel futuro in cui vive Lena, l'amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un'operazione che li priva della possibilità di innamorarsi. Lena non vede l'ora di essere "curata", smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all'operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari, a Lena capita l'impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l'importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita...


cosa penso del libro:

I distopici YA hanno fatto il loro corso, devo decidermi a dire BASTA e non leggerli più. Come si dice quando finisce un amore? "Il problema sono io, non sei tu!".
Non so se sia questo il caso, ma la magia sembra essersi dissolta.
L'inizio del romanzo è promettente: Lena, la protagonista, vive in mondo in cui l'amore è considerato una malattia e tutti subiscono un intervento chirurgico, al compimento dei 18 anni, che uccide i loro sentimenti per sempre. In questo modo nessuno soffrirà più, non ci saranno gelosia, invidia, tradimenti e tutti vivranno serenamente per il resto delle loro vite.
Lena accetta la realtà in cui vive, perchè così è stata educata, ed è felice del fatto che presto sarà curata dato che teme la malattia (per varie ragioni che vengono ben spiegate dall'autrice) e non vede l'ora di esserne immune. I pensieri della protagonista danno origine ad una serie di ragionamenti interessanti nel lettore: cosa c'è di male nel non avere più preoccupazioni? Non avere aspirazioni e desideri significa anche non rimanere mai delusi dalla realtà, sarebbe davvero così tremendo?
Lena pensa che la cura sia buona e giusta, fino a quando viene contagiata dal delirium amoris e perde di vista tutte le sue convinzioni. Ecco io penso che la fase dell'innamoramento sia francamente mal gestita e poco coerente. Una protagonista che per tutta la prima parte del libro dice di aspettare con ansia di essere curata, che dice di temere la malattia, come minimo dovrebbe cercare di stare il più lontana possibile da ogni fonte di contagio, non andare ad incontrare di nascosto il primo maschio carino che le rivolge la parola.
Una cosa del genere avrebbe potuto farla la sua amica Hana, molto più spavalda e piena di dubbi sull'effettiva bontà della cura, ma adesso vanno di moda le protagoniste deboli e insicure che in un secondo momento tirano fuori (non si sa come) una grinta che avevano nascosto bene anche a se stesse, per cui la Oliver si è concentrata sulla incoerente Lena.
Oltre ad essere poco credibile la protagonista è anche lagnosa e tanto, tanto egoista. E pure poco sveglia. Una cosa deve fare, controllare di non essere scoperta perchè ne andrebbe della sua vita e di quella della persona che dice di amare, e non lo fa! Io so di essere innamorate e so che preferirei morire sola e senza emozioni piuttosto che sperare che il mio bello venga a salvarmi rischiando vita e libertà, soprattutto dopo quello che ha visto, e non ci credo che altre persone veramente innamorate la penserebbero diversamente.
Lena non è innamorate, è solo una ragazzina agitata dagli ormoni.
Anche Alex non è un gran che come protagonista dato che mette in pericolo se stesso e la sua gente, gli invalidi, per inseguire quella ragazzina per cui ha una cotta. Io non le concepisco queste cose, mi dispiace. Anche i ragazzini innamorati devono avere dei principi, una senso di responsabilità qualsiasi, e non ci credo che dopo un mese di relazione si strappino i capelli per una persona di cui non sanno nulla e di cui verosimilmente si dimenticheranno dopo due settimane.
NON NE POSSO PIU'.
Questo è il primo libro per cui nella parte finale vengono lanciati indizi e spunti per i libri successivi ma, in fin dei conti, cos'è davvero successo in questo libro? Quasi nulla a dire il vero. I protagonisti si incontrano, si innamorano e tentano di fuggire, tutto lì, la misera trama è stata stiracchiata in modo da farla durare il più a lungo possibile, ma la storia si trascina lenta e noiosa, è stato difficile arrivare alla fine.
Il voto non infimo è dovuto essenzialmente alle prime 100 pagine circa, all'idea di fondo, peccato che la Oliver non l'abbia sfruttata per scrivere un unico bel libro e si sie piegata alla nuova moda della trilogia che, ripeto (lo avevo già detto per la trilogia delle gemme) per me ha un senso solo se i singoli libri sono densi di avvenimenti e raccontano storie in qualche modo separate, magari perchè si svolgono in anni differenti, così mi puzzano troppo di operazioni commerciali per non storcere il naso.



Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Delirium" è questa:


Si capisce che non mi è piaciuto?

E a voi? Come controbattete?
Ciao!
Fede

mercoledì 10 aprile 2013

Recensione: "Una moglie a Parigi" di Paula McLain

No ragazzi, non sono sparita, solo che ci sono lavori in casa e non trovo mai una mezz'ora di tranquillità consecutiva per concentrarmi e raccontarvi qualcosa sulle mie ultime letture. Ora forse dovrei farcela, incrocio le dita e vi lancio nella recensione del libro appena concluso! Sto parlando di...






Titolo: Una moglie a Parigi
Autore: Paula McLain
Prezzo: 9,00€
Pagine: 368
Data di pubblicazione: Marzo 2013
Editore: Beat Edizioni
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline






Trama:

Ottobre 1920. A Chicago, arriva dalla natia Oak Park un ragazzo di vent'anni alto e snello, con splendidi occhi castani, capelli nerissimi e una fossetta sulla guancia sinistra. A casa della famiglia Smith dov'è ospite, il ragazzo, che si chiama Ernest Hemingway, incanta gli astanti coi suoi racconti sulla Grande Guerra. Rapita più di tutti dall'aria spavalda e dallo sguardo scintillante del ragazzo è un'amica di Kate Smith: Hadley Richardson, una ventottenne che, dopo la morte dei genitori, vive con la severa sorella Fonnie e la sua famiglia a St. Louis. Una volta tornata a casa, riceve, meravigliosamente stropicciata, la lettera di Hemingway che esordisce con: "Penso sempre a Roma; ma che ne diresti di venirci con me... come mia moglie?". Senza soldi e alla ricerca di vita, felicità e successo, Hadley e il giovane Hemingway partono alla volta della vecchia Europa. Non si stabiliscono a Roma, ma a Parigi. Per Ernest è il periodo dell'elaborazione delle ferite interiori lasciate dalla guerra e della frequentazione dei salotti letterari. Quando, però, dopo un figlio, arrivano anche il denaro e la fama, nell'inquieto scrittore esplode il desiderio di una vita libera, accanto a nuove e stimolanti conoscenze come John Dos Passos e Scott e Zelda Fitzgerald. Una vita che Ernest finirà col non condividere più con la riservata Hadley. Così diversa da Pauline Pfeiffer, irresistibilmente chic con quella frangetta scura e un'esuberanza da ragazzino.


cosa penso del libro:

Non è facile per me parlare di questo romanzo, non è facile collocarlo o paragonarlo ad altri titoli perchè non avevo mai letto nulla di simile. I protagonisti vengono trattati come se fossero personaggi immaginari, ma hanno nomi importanti e i fatti narrati sono effettivamente accaduti, anche se sono inventati i dialoghi, le reazioni e i sentimenti di coloro che li vissero. 
L'autrice ha immaginato che Hadley Richardson, la prima moglie di Ernest Hemingway, durante la vecchiaia scrivesse le sue memorie concentrandosi sui 5 anni vissuti al fianco del grande scrittore, quando ancora non era nessuno e i suoi racconti venivano rifiutati da case editrici e riviste senza che lui perdesse la speranza di affermarsi, ben consapevole del proprio talento e potenziale.
Sappiamo già dalle prime pagine che non si tratta di una vera autobiografia ma di una sorta di biografia romanzata, e sappiamo fin da subito che la storia tra i due protagonisti non durò, dato che Hemingway è famoso per le sue quattro moglie e tante amanti, tuttavia è facile dimenticarsene e iniziare a nutrire delle speranze per questa coppia. 
Dato che nell'immaginario dell'autrice è Hadley stessa a scrivere, ormai consapevole dell'epilogo della sua storia, il tomo dell'intero romanzo è nostalgico: la donna parla con trasporto di questo amore e si perde in lodi smodate nei confronti del bel scrittore che la conquistò, ma c'è tanti rimpianto nelle sue parole. Spesso sottolinea i segnali che avrebbe dovuto cogliere e non colse, o i momenti in cui avrebbe dovuto comportarsi diversamente, come a voler dire che se potesse tornare indietro farebbe in modo che Hemingway non la lasciasse mai. 
Oltre tutto Hadley tende fin dall'inizio a giustificare ogni capriccio, ogni malumore e ogni sgarbo del talentuoso marito, e accetta di buon grado che il suo solo scopo nella vita sia stargli accanto, sostenerlo e aiutarlo a emergere mettendo da parte ogni altra aspirazione.
Tutto ciò genera una grande tristezza nel lettore.
La storia è ambientata quasi del tutto in una Parigi bohèmien, dove tutti fanno festa e l'alcol scorre a fiumi. Fanno la loro comparsata tantissimi scrittori, poeti, pittori e artisti vari che furono amici della coppia in quel periodo, i divertimenti e i viaggi non mancavano, la vita e era facile e piacevole per loro, tuttavia il tipo di narratore scelto non consente di goderne a pieno.
Ovviamente non si ha la certezza che tutto sia andato davvero così come ce lo racconta l'autrice, magari il carattere di Hadley Richardson è stato del tutto travisato, così come la sua storia d'amore con Ernest Hemingway, in ogni caso, a quanto ho letto, le fonti a cui Paula McLain ha attinto sono numerose e supportate da testimonianze orali e fotografiche, per cui non posso che complimentarmi per questo romanzo così coinvolgente, così realistico e anche istruttivo.
Ora non mi resta che leggere qualcosa scritto dal grande Hemingway, magari "Fiesta" che ricorre sovente in questo romanzo e di cui vengono svelati tutti i retroscena: mi sembra già di conoscerlo.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Una moglie a Parigi" è questa:


E' stato straziante leggere una storia d'amore così apparentemente perfetta sapendo fin da subito che sarebbe finita. Ma non per questo la narratrice avrebbe preferito che nulla fosse accaduto. Un epilogo infelice non riesce a cancellare i bellissimi ricordi degli anni precedenti la fine di tutto. Non so se io sarei così ragionevole, magari i tempi e i costumi sono troppo diversi ora, tuttavia è ammirevole.

Che ne pensate di questo romanzo?
Avete intenzione di leggerlo?
Ciao!

sabato 6 aprile 2013

Libri che vorrei divorare n.30


Buon giorno! I libri di cui mi sono infatuata oggi sono il frutto di un giro in libreria in compagnia della suocera. Innanzi tutto mi sono stupita della valanga di nuove uscite di cui non avevo sentito parlare, ma dove li tirano fuori tutti questi titoli??? E anche tanti italiani! Comunque vi mostrerò quelli che mi hanno incuriosita di più.







Titolo: Genio
Autore: Patrick Dennis
Prezzo: 19,00€
Pagine: 330
Data di pubblicazione: 2012
Editore: Adelphi
Scheda aNobii del libro: 







Questo romanzo è uscito già nel 2012, ma io me lo ero completamente perso. L'autore è lo stesso mitico uomo che ha creato "Zia Mame". Ancora una volta egli inserisce se stesso tra i personaggi del romanzo, immaginando un regista Hollywoodiano sommerso dai debiti che va a vivere in Messico e lo contatta per essere lo sceneggiatore del film che gli restituirà la gloria dei tempi passati. Tutto questo non è mai successo veramente, ma così come nessuno di coloro che hanno letto "Zia Mame" possono credere che questa donna non sia mai esistita, così nessuno riesce a mettere in dubbio questa nuova avventura dell'autore Patrick Dennis. Lo voglio!







Titolo: Il peso
Autore: Liz Moore
Prezzo: 17,00€
Pagine: 351
Data di pubblicazione: 2012
Editore: Neri Pozza
Collana: Bloom
Scheda aNobii del libro: 






Questo romanzo parla di un uomo che pesa 220 kg e dal 2001 non esce di casa. Era un professore, ma ora si è isolato tra le sue 4 mura. Io non mi sono soffermata molto sulla trama e non ho idea di che cosa tratti, ma mi ha incuriosita moltissimo questa premessa per cui voglio leggerlo.







Titolo: I figli delle tenebre
Autore: Anne-Marie Garat
Prezzo: 23,50€
Pagine: 802
Data di pubblicazione: 2013
Editore: Il Saggiatore
Scheda aNobii del libro: 







Questo mattonazzo ha una trama piuttosto complessa. La protagonista è figlia del proprietario di una fabbrica di biscotti a Parigi, lascia New York per ritrovare le sue origini francesi. La storia è ambientata nel 1933, nel periodo tre le due guerre mondiali, e la protagonista incontra molti personaggi interessanti: una libraia, una ballerina di cabaret, un'affascinante spia e uno scienziato ebreo che sta studiando come far funzionare le bombe atomiche. Credo possa assere una lettura splendida, peccato per il prezzo altino, dovuto probabilmente al numero di pagine davvero considerevole.




Per oggi è tutto.
Vi incuriosiscono questi titoli?
Buon sabato!



venerdì 5 aprile 2013

Nuovi arrivi sul mio scaffale n.30


Mi sento molto fortunata anche questa settimana dato che tre nuovi libri si sono aggiunti alla pila infinita delle mie papabili letture future. In realtà solo il primo è di carta, gli altri sono ebook che però non saprei dove altro presentare, e quindi li sistemo qua dato che di sicuro li leggerò in tempi ragionevoli (dire presto non ha senso dato che vorrei leggere "presto" circa 200 libri).
E ora i libri!!! Occhi a cuoricino







Titolo: Una moglie a parigi
Autore: Paula McLain
Prezzo: 9,00€
Pagine: 368
Data di pubblicazione: Marzo 2013
Editore: Beat Edizioni
Scheda aNobii del libro: 







Prima sorpresa della giornata! Non mi aspettavo proprio  di ricevere questo romanzo ed ora eccolo qua, che  prega di passare in cima alla lista dei miei desideri. Come gli spiego che attualmente ho 7 libri già iniziati e devo finirne almeno un paio (o decidermi ad abbandonarli) prima di dargli spazio? Dite che ci riuscirò? Io dico di no, anche perchè dopo aver adorato "L'ereditiera americane"  "Agnes Browne mamma" ho ancora voglia di romanzi di questo tipo, con protagoniste incisive, ambientati in realtà passate che non conoscerò mai se non attraverso i libri. Uff...







Titolo: Il muro
Autore: Pellegrino Dormiente
Prezzo: free
Pagine: 16
Data di pubblicazione: Marzo 2013
Editore: La mela avvelenata







Seconda sorpresa della giornata, mi ha contattata l'autore del romanzo "Il muro" segnalandomi la possibilità di scaricare gratuitamente questo suo racconto. Vista l'estrema brevità e la trama che incuriosisce, dato che si parla di divinità e di una missione da compiere, ho deciso di approfittarne. Se volete farlo anche voi lo trovate QUA.







Titolo: La città di sabbia
Autore: Laini Taylor
Prezzo: 16,60€
Pagine: 400
Data di pubblicazione: Aprile 2013
Editore: Fazi
Collana: Lain
Scheda aNobii del libro: 






Per finire ho ricevuto dalla Fazi Lain, che ringrazio, il super protetto file di "La città di sabbia" il secondo capitolo della trilogia iniziata con "La chimera di Praga". Sebbene quest'ultimo mi attiri sin dalla sua uscita non l'ho ancora letto ragion per cui non potrò lanciarmi su questa anteprima super attesa, dovrò presto rimediare alla mia lacuna. Voi lo avete già letto?


Per questa settimana è tutto, e voi? Avete fatto acquisti?
Buon venerdì sera!
Fede