Questo 2013 non è stato il mio anno migliore ma per quanto riguarda le letture non mi posso lamentare! Ho scelto spesso bene, oppure ho solo avuto fortuna, fatto sta che il 2013 mi ha regalato moltissime emozioni, un'infinità di riflessioni e insegnamenti anche grazie ai bellissimi romanzi che hanno incrociato la mia strada. Per questa e altre ragioni ho deciso che i libri che meritano di essere citati tra i migliori non sono 10 ma 20! 10 scritti da autori italiani e 10 scritti da autori stranieri.
Quest'oggi vi mostrerò i 10 migliori romanzi letti quest'anno scritti da autori italiani. Ho fatto fatica a selezionarle solo 10 e sono più o meno allo stesso livello ma per mantenere un po' di suspense alla fine della classifica vi mostrerò quelli che, secondo me, sono stati i libri più belli letti quest'anno. Accanto alla copertina troverete il link alla mia recensione (se c'è) e un breve pensiero scritto all'unico scopo dichiarato di farvi venir voglia di leggerli!
Se ho letto tanti italiani e tanto belli è merito della mia sfida del 2013 "Io leggo italiano", ha avuto successo e sono contenta di averla intrapresa! Ora non smetterò più ^^
Ovviamente voglio conoscere le vostre classifiche!!! Quali sono stati i libri migliori, scritti da autori ITALIANI, che avete letto quest'anno???
Partiamo!
Questo romanzo è una sorta di legal drama a tema vampiresco. Io, nella teoria, sono fortemente attratta dagli Urban Fantasy ma poi, nella pratica, sono più quelli che mi deludono che quelli che mi conquistano. "Red Carpet" è stata una piacevolissima sorpresa, Giorgia Penzo ha creato una protagonista tosta, decisa, politicamente scorretta, sgradevole e sarcastica che conquista proprio per la sua spietata sincerità. Il mondo immaginato prevede che gli umani convivano pacificamente con i vampiri e che l'immortalità sia un bene commerciabile. Un'idea davvero unica che mi ha incollata alle pagine.
Quest'anno ho letto il primo romanzo dedicato all'avvocato Guido Guerrieri del nostro connazionale Gianrico Carofiglio. Nonostante il carattere del protagonista non mi sia congeniale (è un po' troppo egocentrico e autocelebrativo per i miei gusti) il romanzo è stato una rivelazione. E' bello il rapporto avvocato-imputato che si viene a creare nel corso della storia e il tema dell'abbattimento dei pregiudizi è sviluppato molto bene. La serie, se non sbaglio, conta 4 libri, il prossimo anno di sicuro la continuerò.
Si tratta di un giallo che mixa perfettamente comicità e colpi di scena, umorismo e suspense. Il protagonista e narratore è il genetista Piergiorgio Pazzi che è stato mandato insieme alla filologa Margherita Castelli a studiare gli abitanti di un paesino perso tra i monti della Toscana, famosi per la loro forza superiore alla media.
Fin da subito Piergiorgio si imbatterà in personaggi stravaganti e curiosi che descriverà a modo suo, dilettandoci con osservazioni e paragoni tutt'altro che lusinghieri e decisamente spassosi.
Anche il mistero dell'assassinio è ben congegnato e sebbene io non sia un'amante del genere giallo mi ha tenuta con il fiato sospeso. Consigliato per ridere con intelligenza.
La scrittura di Barbara Fiorio è fresca, arguta e ironica, l'autrice sfrutta molti dei cliché della letteratura al femminile ma vi posso assicurare che il suo romanzo non assomiglia a nulla che voi abbiate già letto.
Le protagoniste sono tre belle principesse, come lo siamo tutte noi ragazze, che, mentre tentano di sopravvivere alla routine quotidiana, cercano il loro principe azzurro e il loro lieto fine. Ovviamente uomini poco degni e sorellastre invidiose fanno di tutto per mettere i bastoni tra le ruote alle ragazze, ma con un po' di coraggio e fiducia le cose non possono che mettersi per il meglio... Il romanzo è ricchissimo di citazioni letterarie e fiabesche, la storia è piuttosto leggera e le vicissitudini delle protagoniste non affannano il lettore e non tolgono il sonno. Il romanzo perfetto per sognare ad occhi aperti.
Uno YA tutto italiano che, per me, è stata la vera rivelazione del 2013. In tutta sincerità non mi aspettavo nulla di che e invece... Il romanzo racconta la storia di un gruppo di studenti talmente legato alla sua scuola da rinunciare alle vacanze estive per attivare una protesta per evitare la chiusura di alcune classi.
La protesta coinvolge ragazzi e ragazze, di conseguenza nascono nuove amicizie, altre finiscono, sbocciano nuovi amori e ci si diverte Ho amato molto i dialoghi tra i protagonisti e le dinamiche che si instaurano nel gruppo: è tutto molto naturale, fluido e credibile, non ci sono forzature o esagerazioni. Sono belle anche le storie d'amore che nascono. Non si tratta di amori travolgenti e disperati, i protagonisti non si dichiarano eterna fedeltà e per me è stato un vero sollievo leggere di semplici cotte, di infatuazioni che se non finiscono in un matrimonio fa lo stesso, perché la vita è lunga e a 16 anni non si può decidere il proprio futuro, soprattutto quello amoroso. Consigliatissimo.
La protesta coinvolge ragazzi e ragazze, di conseguenza nascono nuove amicizie, altre finiscono, sbocciano nuovi amori e ci si diverte Ho amato molto i dialoghi tra i protagonisti e le dinamiche che si instaurano nel gruppo: è tutto molto naturale, fluido e credibile, non ci sono forzature o esagerazioni. Sono belle anche le storie d'amore che nascono. Non si tratta di amori travolgenti e disperati, i protagonisti non si dichiarano eterna fedeltà e per me è stato un vero sollievo leggere di semplici cotte, di infatuazioni che se non finiscono in un matrimonio fa lo stesso, perché la vita è lunga e a 16 anni non si può decidere il proprio futuro, soprattutto quello amoroso. Consigliatissimo.
Un romanzo dolcissimo e tenerissimo. Il protagonista è un ragazzo ingenuo e buono, lavora a Londra in una multinazionale del caffè per la quale sono importanti solo i profitti, dipendenti e clienti sono solo numeri, perdono la loro umanità, tutti tranne Imi che, nella sua innocenza, oppone una silenziosa resistenza al conformismo. Sono molto commuoventi le parti del romanzo ambientate nell'orfanotrofio ungherese dal quale Imi proviene. Il lieto fine è inevitabile, ma a noi sognatori piace così, perché ci sono ancora brave persone nel mondo, bisogna solo avere la fortuna di incrociare il loro cammino.
Quando ho terminato questo romanzo tutto mi sarei aspettata tranne che di inserirlo nella lista dei migliori del 2013. Scrivendo la recensione, a fine Maggio, dissi che questo libro aveva lasciato il segno e che si sarebbe fatto ricordare per sempre e a distanza di mesi è ancora così chiaramente impresso nella mia mente che posso dire di aver avuto ragione. Luca Bianchini, con questo romanzo, ha distrutto il mio sogno romantico che diceva "tutti quelli che si sposano si amano alla follia", e lo ha fatto in maniera spietata possibile! Nella sua storia non è più l'amore che conta ai fini del matrimonio, ma solo il non dare a parenti e "amici" alcun pretesto per sparlare delle nozze, spendendo a più non posso e indossando sorrisi fasulli: il sentimento è la cosa meno importante in assoluto. Una storia più amara che dolce, ma sono certa che vi stupirà.
Se mi fossi imbattuta in questo romanzo in libreria ne avrei letto la trama, avrei scoperto che il romanzo parla di Heavy Metal, pesca e ciclismo, tre argomenti che non solo non mi appassionano, ma nemmeno mi incuriosiscono! Quindi non lo avrei mai comprato.
Invece questo romanzo "mi è capitato", me lo sono trovato in mano e non ho dovuto far altro che abbandonarmi tra le sue pagine e vedere cosa ne sarebbe saltato fuori e... non avrei potuto desiderare niente di meglio. Fiorenzo è un ragazzino sboccato e aggressivo che nasconde un animo inconsapevolmente sensibile. Tiziana è laureata, colta e un po' snob, molto spaventata dal futuro e incapace di prendere decisioni importanti. L'incontro tra i due darà vita ad un sacco di scintille. Fabio Genovesi scrive in maniera sublime, c'è poco da aggiungere.
Quando scrissi la recensione di questo romanzo la parola che scelsi per descriverlo fu "suggestivo" e non cambio la mia opinione. Questo romanzo, ambientato nella bella Sardegna, parla di tradizioni, superstizioni e magia. I personaggi hanno carattere e spessore, i dialoghi sono scarsi e scarni in accordo con il periodo storico e l'ambienta rurale che fanno da sfondo alla vicenda. Vanessa Roggeri narra attraverso immagini, ogni parola è una pennellata e il risultato è un quadro tanto vivido da ammagliare il lettore. Un esordio di altissimo livello.
Yes, that's amore.
Chi mi conosce sa che anche se avessi deciso di stilare una classifica congiunta di stranieri e italiani, anche se avessi dovuto scegliere un solo e unico libro, lui, solo lui, Fabio Bartolomei creatore del più geniale dei piccoli protagonista, Al Santamaria, sarebbe stato il prescelto, il numero uno.
Uno spaccato dell'Italia anni '70 che io non ho visto né vissuto ma che mi sembra quasi di ricordare e alla quale guardo con nostalgia.
La famiglia Santamaria è povera ma cerca di trarre dalla vita il meglio possibile, Al è uno di quei protagonisti che non si può non amare, un vulcano di energia e fantasia, implacabile. L'ho adorato oltre ogni umana comprensione, non so se nel 2014 qualcosa potrà eguagliarlo.
Menzione d'onore per un romanzo misterioso di penna italiana sul quale mantengo il riserbo perché non lo potete ancora trovare in libreria ma non potevo non cogliere l'occasione per farvi montare un po' di curiosità con la promessa che nel 2014 ne parlerò talmente tanto da darvi la nausea ^^
Posso dirlo?? Gli italiani lo fanno meglio! Anche scrivere e grazie alla mia sfida annuale 2013 ne ho avuto la conferma! Spero che il 2014 mi porti tante altre belle letture Made in Italy, ma ora che ho iniziato credo che non smetterò più!
E voi? Quali sono state le vostre migliori letture italiane?
Fatemi sapere!
Se non l'avete ancora letta trovate QUI la lista dei 10 migliori libri di autori stranieri letti nel 2013
Ciao
Fede