domenica 21 aprile 2013

Flashback: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Buongiorno cari amici! In questo momento sono in vacanza, io e il mio amato ci siam concessi un week end lungo fuori porta per festeggiare il nostro sesto anniversario. Sono felicissima!
Comunque ho pensato di proporvi la recensione che scrissi del libro "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi, un bellissimo fantasy italiano, avendo in lettura il seguito, "Il burattinaio", proprio in questi giorni.
Spero di incuriosirvi almeno un po'!





 Titolo: L'acchiapparatti
Autore: Francesco Barbi
Prezzo: 18,50€
Pagine: 480
Data di pubblicazione: 2007
Editore: B.C. Dalai Editore
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline 1/2







Trama:

Pochi a Tilos conoscono il nome di Ghescik. Lui è soltanto il becchino, l’ometto gobbo e storpio che vive al cimitero, ai margini del paese. Pochissimi sanno che coltiva una passione insana per la feldspina e gli scritti antichi. Solo lo strambo acchiapparatti gli è amico. 
Notte fonda. Al sicuro tra le mura della casa-torre diroccata, Zaccaria sta rimproverando uno dei suoi gatti quando qualcuno bussa alla porta. Il becchino si presenta con un libro rilegato in pelle scura, che sostiene di aver vinto grazie a una scommessa con lo speziale. Risale a epoche in cui la magia non era stata ancora messa al bando e sembrerebbe contenere le memorie di un defunto negromante. Ghescik non fa parola dello strano diadema rinvenuto in un sotterraneo della «torre maledetta», ma ha un solo modo per scoprire se certi suoi sospetti sono fondati: far tradurre il libro a Zaccaria che, inspiegabilmente, ha sempre avuto grandi doti come decifratore delle lingue arcane… 
Inseguiti dagli sgherri dello speziale, becchino e acchiapparatti verranno catapultati nei meandri di una vicenda terribile che non coinvolgerà i soliti eroi, ma una compagine di personaggi inconsueti: un cacciatore di taglie sfigurato, una prostituta dalle molte risorse, un gigante che parla per proverbi sgrammaticati e una schiera di feroci tagliagole. Ma quale legame esiste tra il misterioso diadema e la terrificante creatura rinchiusa da secoli nelle segrete di Giloc?


cosa penso del libro:

Avevo aspettative molto alte per questo libro, le recensioni on-line sono molto positive, ma col tempo ho imparato a diffidare degli aNobiiani che recensiscono altri aNobiiani... 
Invece, in questo caso, sono rimasta a dir poco folgorata dalla lettura. 
Sono tantissimi gli aspetti che ho ADORATO di questo romanzo, primo tra tutti il fatto che l'ambientazione è simil-medievale e che i protagonisti sono brutti, malaticci, puzzano e non si lavano: trovo la scelta di rendere ogni cosa il più realistico possibile ESEMPLARE. 
Il fatto che il romanzo sia un'opera di fantasia e di intrattenimento non giustifica una trama, un'ambientazione e dei personaggi che sembrino continuamente "fuori posto" e in questo bel libro ciò non capita mai dato che ogni aspetto è studiato alla perfezione e quadra in ogni dettaglio.
La sensazione che ho provato leggendo è stata di pura SODDISFAZIONE. 
Alcune scene sono veramente bellissime e valgono da sole l'intero romanzo. 
Tra queste voglio ricordare: 
- Ghescik che si nasconde nella fogna per sfuggire ai cani 
- Il mostro che attacca le due fattorie 
- Il mostro che attacca la compagnia di artisti 
Si tratta di scene veramente originali, spettacolari e anche spaventose!
Non mi è piaciuto molto il personaggio del cacciatore di taglie, che ho trovato poco approfondito, tuttavia l'autore ha assicurato che troverà maggio spazio nel secondo libro. 
Il finale è troppo enigmatico per i miei gusti, avrei preferito maggiori chiarimenti  ma anche in questo caso penso che i miei dubbi verranno dissipati leggendo "Il burattinaio". 
Il personaggio dell'acchiapparatti è fantastico: si colgono molto bene la sua evoluzione e la sua presa di coscienza man mano che la storia procede. Inoltre l'autore ha ideato per lui un particolare modo di esprimersi estremamente caratteristico: spesso mi ha strappato una risata. 
Riassumendo, il romanzo sfiora la perfezione in più punti e si perde in un finale che poteva essere migliore. Consigliatissimo.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "L'acchiapparatti" è questa:


Lasciatemi mandare un bacio a questo fantastico autore, una grande speranza per il fantasy italiano di qualità! E per la scrittura italiana in generale! Perchè oltre a dedicare tanto tempo e tanta cura alle sue opere in modo da offrire ai suoi lettori romanzi quanto più perfetti e realistici, è anche un'ottima persona, seria e onesta.
Perchè lo dico?
Innanzi tutto perchè su aNobii non ha dato 5 stelle al suo stesso libro! Non ne ha bisogno dato che i giudizi dei lettori sono già ottimi, ma tanti lo fanno comunque...
Inoltre ai tempi della mia recensione Francesco Barbi fu subito pronto a chiarire tutti i miei dubbi e perplessità sulla trama e sull'epilogo, senza offendersi o mettersi sulla difensiva.
Voi direte "E' normale, dovrebbero fare tutti così" ebbene NON TUTTI gli autori si comportano così, lo dico sia per esperienza diretta che indiretta, per cui ci tengo a lodare un'autore che accoglie le critiche di tutti, anche di una signora nessuno come sono io, ed è pronto a discuterne tranquillamente.
Francesco Barbi è un grande, leggetelo!!!

p.s. se vi interessa leggere questo libro potete farlo praticamente gratis iscrivendovi alla catena di lettura attiva su aNobii QUI! Io l'ho conosciuto così ma poi ho dovuto acquistarlo, troppo troppo bello! Comunque la catena di lettura è finita per cui se accorrete sarete i prossimi a leggerlo!

Ciao ^_^
Fede

5 commenti:

  1. Mi hai convinto! Io anche avevo aspettative piuttosto alte e soprattutto ne ho sentito parlare un gran bene.. Questa recensione è la conferma che mi serviva per comprarlo, grazie! ^^

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  2. Anche a me è piaciuto un sacco! :D L'ho letto anche io grazie alla catena.
    In effetti, quello che più mi piacque all'epoca era il realismo dei personaggi in relazione all'ambientazione medievale, per quanto fantastica. Concordo anche sulle scene col Boia, il mostro, sono rimaste impresse anche a me.

    Il seguito mi è piaciuto quanto questo primo episodio, anche se Zaccaria è meno comico e più riflessivo.
    Solo su una cosa siamo in disaccordo: a me Gamara, il cacciatore di taglie, è sempre piaciuto molto :)

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  3. Sono molto curioso di sapere che cosa penserai de "Il burattinaio". :)

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  4. Ho L'acchiapparatti e Il burattinaio ma devo ancora leggerli >.<

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