martedì 20 maggio 2014

Recensione: "Miss Charity" di Marie-Aude Murail





Titolo: Miss Charity
Autore: Marie-Aude Murail
Prezzo: 12,00€
Pagine: 479
Data di pubblicazione: Maggio 2013
Edito: Giunti
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline e 1/2







Trama:

Charity è una bambina. È come tutti i bambini, piena di curiosità, assetata di contatti umani, di parole e di scambi. Vuole creare e partecipare alla vita del mondo. Purtroppo, però, una ragazzina della buona società inglese dell'800 deve tacere, non mostrarsi troppo, salvo che in chiesa. Gli adulti che la circondano non fanno attenzione a lei, le sue sorelline sono morte. Allora Charity si rifugia al terzo piano del suo palazzo borghese in compagnia della servitù. Per non morire di noia, alleva dei topini nella nursery, veste un coniglietto, studia dei funghi al microscopio, impara Shakespeare e disegna incessantemente dei corvi, con la speranza che un giorno succeda qualcosa. Così comincia la vita di Charity Tiddler, ragazzina prima e donna poi che fa della libertà un principio di vita e in nome di questa sovverte tutte le regole borghesi della vita vittoriana. Un romanzo attuale nel tema, anche se di ambientazione ottocentesca, in cui l'ironia, il pettegolezzo, un certo tipo di società snob e talvolta grottesca nella sua smania per le apparenze portano la chiara cifra di una Jane Austen contemporanea.


cosa penso del libro:

Il primo incontro con la piccola Charity Tiddler è stato parecchio destabilizzante. Cherry ha solo 5 anni quando adotta il suoi primi animaletti e inizia le sue "osservazioni scientifiche", con risultati alterni. Gli amici pelosi si susseguono velocemente e a loro si aggiungono due donne, Thabita e Miss Blanche. La prima la terrorizza con storie dell'orrore e ascoltandole Charity deve continuamente ricordarsi di non affezionarsi alle dolci protagoniste che, inevitabilmente, fanno una fine tragica. La seconda le farà dono della sua più grande passione e ragione di vita, insegnandole a dipingere con gli acquerelli.
Charity è timida e si chiude in un mutismo totale quando è in presenza di adulti, ma la sua mente è un fiume in piena di idee, interessi e esperimenti.
Dato che tutti la giudicano una ragazzina "originale" non fa fatica ad ottenere il permesso di far cose che a sue contemporanee sarebbero negate. Tra genialità e follia, combattendo contro la gelosia della madre che la vuole solo come presenza silente al suo fianco ma non è disposta a dividerla con nessuno, Charity si crea un cerchio di amicizie e conquista l'indipendenza economica che le è indispensabile per realizzare i suoi piccoli, grandi sogni.
Il romanzo è liberamente ispirato alla vita dell'autrice e illustratrice inglese Beatrix Potter: molti dettagli, date, luoghi e nomi sono stati modificati, ma il senso della sua bella, favolosa e ricca vita è lo stesso.
Lo stile è delizioso, frizzante e divertente. La protagonista ispira una simpatia e un affetto immediati e il ritratto di una giovane donna di fine '800 che fuoriesce da queste pagine è sufficientemente accurato e realistico. Di certo Charity è un esempio di "donna moderna" e tende all'emancipazione: non da un nome al suo desiderio di indipendenza e libertà, ma i lettori capiscono e apprezzano. Bellissime anche le tante citazioni eccellenti di opere teatrali di autori britannici di varie epoche: piacevolissime e illuminanti.
L'unico grave peccato sono i numerosissimi refusi presenti nell'edizione italiana, nonché il paio di verbi mal coniugati. Non è così che si fa, soprattutto con libri rivolti a giovani lettori.

Quale romanzo mi hanno ricordato "Miss Charity"?
- L'evoluzione di Calpurnia di Jacqueline Kelly, purtroppo non ho mai recensito il romanzo su questo blog, avendolo letto alcuni mesi prima dell'inaugurazione, per cui ne approfitto per dire che è favoloso! Calpurnia vive in Texas nell'inizio del '900 e anche lei scopre una passione per la scienza e per la natura, che sviluppa grazie ad esperimenti e osservazioni e sperimentazioni scientifiche. E anche lei, pur non sapendo che nome dare al suo desiderio di una vita di indipendenza e diversa da quella a cui è destinata, tende all'emancipazione. Entrambe adorabili.

Quale romanzo mi hanno fatto venir voglia di leggere "Miss Charity"?
- L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde. Posso dirlo senza rischiare il linciaggio? A me "Il ritratto di Dorian Gray" non è piaciuto. Tuttavia questo bel romanzo è ricco di citazioni favolose delle opere teatrali di Oscar Wilde, citazioni acute e divertenti che mi hanno messo molta voglia di provare a leggere una delle sue commedie!


Che ve ne pare di questo romanzo? Vi ho incuriositi almeno un po'?
Io lo consiglio in maniera spassionata!
Fatemi sapere ;)
Fede

8 commenti:

  1. *_* nuuuu, proprio questo sabato l'ho lasciato giù alla Mondadori :X ma che Combino?.0.0

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    1. Ma cosa combini, queste cose assolutamente non si fanno! Inutile lasciare un libro sullo scaffale per poi correre il rischio di pentirsi di aver mancato l'acquisto, conviene arraffare tutte senza pensare al vil denaro (soprattutto in questo caso)! Ciao ^^

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  2. Mi hai incuriosita tantissimo! E l'ho messo subito in wishlist :3

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    1. Io l'avevo adocchiato da tanto ma mi sono decisa a prenderlo solo quando l'ho trovato in scambio, se avrai l'occasione non fartelo scappare!

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  3. Ce l'ho!
    L'ho comperato dopo che lo avevi fatto tu!
    Spero di leggerlo a breve!

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  4. Pessimo libro. letto e trovato odioso dall'inizio alla fine. scritto malissimo e poco chiaro. orrendo. sconsiglio.

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    1. Ovviamente non mi trovi d'accordo, io l'ho trovato delizioso e lo rileggerei anche domani non avessi una marea di non letti che aspettano il loro turno. Se avrò mai una figlia, sarà tra i primi che le leggerò ^^

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