Oggi vi parlerò di un libro splendido che ho selezionato tra i 12 migliori che mi sia capitato di leggere nel 2014 (su 72). QUI trovate il post in cui li elencavo. Spero di riuscire a rendere giustizia a questa piccola meraviglia e di stimolare un po' la vostra curiosità. Questo è il mio primo approccio alla nuova collana "bittersweet" della Sonzogno, e devo dire che è stato ottimo! Inoltre "dolceamaro" è una definizione perfetta per questo romanzo, spero di leggerne altri e di veder confermata la mia prima impressione.
Titolo: La matriarca
Autore: G. B. Stern
Prezzo: 16,00€
Pagine: 320
Data di pubblicazione: 2014
Edito: Sonzogno
Scheda del libro: ❤
Voto in stelline: 4 stelline e /2
cosa penso del libro:
Scheda del libro: ❤
Voto in stelline: 4 stelline e /2
Trama:
Paragonato ai Buddenbrook di Thomas Mann, ma tanto più scanzonato e allegro, La Matriarca di G.B. Stern narra l’ascesa e il declino della famiglia Rakonitz, ebrei cosmopoliti che hanno girovagato per l’Europa prima di stabilirsi a Londra. La loro numerosissima tribù ruota attorno ad Anastasia, la Matriarca. È lei che comanda tra le mura di casa e sovrintende al destino di fratelli, figli, cugini, nipoti, per non parlare delle sventurate nuore. E sarà pure vero che in sinagoga le donne sono relegate in un angolo, e che la loro sola missione sembra essere quella di sfornare figli, possibilmente maschi, però nella vita dei Rakonitz sono loro – energiche, presuntuose, loquaci, a capo di enormi tavolate piene di cibo – a decidere. Per un secolo intero, dalle campagne napoleoniche alla prima guerra mondiale, è tutto un susseguirsi di matrimoni e bar mitzvà, amori e disincanti, guadagni e fallimenti. Pagina dopo pagina, nel tono tipico dell’umorismo ebraico, capace di sorridere anche in mezzo alle tragedie, si procede al ritmo incalzante della vita.
Le fortune dei Rakonitz erano come una grande nave con innumerevoli carichi in stiva e una donna stravagante e dispotica al timone, che rideva perché il vento era forte e giusto e non si scontrava mai contro uno scoglio.
cosa penso del libro:
"La matriarca" di Gladys R. Stern è uno dei libri più appassionanti che mi sia capitato di leggere negli ultimi mesi. Il romanzo racconta le avventure di una famiglia ebrea e cosmopolita, i Rakonitz, il cui cuore pulsante è Anastasia, la matriarca del titolo. Anastasia vive con la sua immensa famiglia a Londra, tutti vicini per non perdersi di vista e soprattutto per consentire alla matriarca di muovere agevolmente le fila delle vite di tutto il parentado. Altri membri dei Rakonitz sono sparsi in giro per l'Europa, e sono tutti collegati da un filo invisibile ma indistruttibile.
Sono gli uomini a provvedere alle esigenze materiali di tutta la famiglia, ma sono le donne a governare i loro destini, decidendo senza possibilità di appello ciò che ciascun membro dovrà fare della sua vita. Opporsi è inutile e dannoso, Anastasia emana un'aura di onniscenza che nessuno osa sfidare ragion per cui a figli, nuore e nipoti, nonché cugine e cugini, non resta altro da fare che abbassare la testa e seguire le direttive di chi sa cos'è meglio per loro.
La matriarca potrebbe sembrare un personaggio completamente negativo, ma così non è! Questa donna è un uragano di energie e di creatività, raramente porta a termine ciò che comincia, è altruista oltre i limiti del buon senso e con il suo buon umore tiene unita tutta la famiglia.
Quando però la fortuna dei Rakonitz li abbandona anche la mano ferma della matriarca vacilla e perde un po' della sua presa, alcune cose iniziano a sfuggire al suo controllo e tocca ad una nuova generazione prendere in mano le redini della famiglia, per evitare che si disintegri completamente.
"La matriarca" è una lettura divertente e trascinante. Una lettura "chiassosa", piena di vita e di forza. Un vortice di personaggi, intoppi, feste, risentimenti, viaggi e cataclismi vari ed eventuali. In 320 pagine c'è di tutto, l'unica cosa che non troverete è un attimo di respiro e tranquillità. Stra consigliato.
E voi? Lo avete letto? Se vi è sfuggito vi consiglio assolutamente di recuperarlo!
Ciao
Fede
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