martedì 26 giugno 2012

Recensione: "Città di carta" di John Green

Eccomi pronta per parlarvi del mio secondo incontro con John Green, un vero talento della letteratura YA sfortunatamente poco conosciuto in Italia!





Titolo: Città si carta
Titolo originale: Paper towns
Autore: John Green
Prezzo: 16,50€
Pagine: 377
Data di pubblicazione: Gennaio 2009
Editore: Rizzoli
Collana: Oltre
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline e 1/2






Trama:

Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un'inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all'improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un'avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l'hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l'ultima.


cosa penso del libro:

John Green si riconferma, con "Città di carta" un grandissimo autore contemporaneo, sfortunatamente poco conosciuto in Italia.  
Ad essere sincera questo romanzo non è propriamente innovativo o originale, in quanto è più una sorta di riscrittura del suo libro d'esordio, ovvero "Cercando Alaska". Dico questo perchè i personaggi che lo popolano sono praticamente gli stessi: stesso carattere, stessa indole, stessa maniera di esprimersi. La protagonista, Margo, è senza possibilità di fraintendimento un'Alaska rediviva, mentre il protagonista maschile, Quentin, è una copia precisa del suo corrispettivo nell'altro romanzo, e lo stesso vale per i suoi due, immancabili amici.
Anche la macro-storia è la stessa: ancora una volta ci troviamo di fronte ad un ragazzo nerd, ironico e dal cuore grande, innamorato di una ragazza vivace, carismatica ma che nasconde dentro se molte debolezze e tanta infelicità. Ancora una volta capita un fatto che fa crollare le certezze del ragazzo protagonista, che si rende conto di non conoscere affatto l'oggetto del suo amore e quindi cerca di scoprire chi è veramente.
Il romanzo è diviso in tre parti: una prima parte molto veloce in cui i due protagonisti vivono una bella avventura che ricorderanno per sempre. Sembra che lo scopo sia solo vendicarsi e divertirsi, ma si percepisce dell'amarezza nelle parole di Margo, leggendo ci si diverte ma si capisce che non a sempre tutto bene come sembra.
La seconda parte è fatta dalle indagini del protagonista maschile, che cerca di capire la ragazza di cui pensa di essere innamorato da sempre attraverso le cose che scopre di lei, cose di cui nessuno sapeva nulla. Questa è la parte più introspettiva, ci sono delle bellissime riflessioni sul futuro e sulle interconnessioni tra tutti gli esseri umani... Non vi anticipo nulla perchè  penso che certe frasi sia bello leggerle, rifletterci privatamente e assaporarne la veridicità. Spiegarle è impossibile.
La terza parte è di nuovo molto concitata, un sorta di corsa contro il tempo che si conclude con un finale, a mio parere, azzeccatissimo.
Benchè questo romanzo sia molto simile a "Cercando Alaska" non posso che ritenerlo estremamente valido e consigliarlo a chiunque, tuttavia vi suggerisco di non leggerli in successione, anche se il primo vi è piaciuto moltissimo, altrimenti sarete delusi dalla grande somiglianza. Se saranno passati alcuni mesi, o anni, dalla prima letture, di sicuro sarà un piacere incontrare di nuovo dei personaggi amati, anche se nel frattempo avranno cambiato nome, luogo ed età.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Città di carta" è questa:

Le protagoniste femminili di John Green sono delle supernove. Sono esplosive, luminose, inarrestabili ed è impossibile descriverle e catturare il loro essere con una sola immagine. Sono in assoluto le ragazze più meravigliose che io abbia mai incontrato nelle mie letture, non perchè siano perfette, anzi, ma perchè scoppiano di vitalità e, forse, perchè vorrei essere proprio come loro.


Ovviamente sono curiosissima di leggere le opinioni di tutti!

Avete letto questo libro? Cosa ne pensate? Lo avete in wish list?

Come sapete ho abolito le captcha, quelle fastidiose parole chiave che bisogna inserire quando si lascia un commento, quindi farmi sapere la vostra opinione non vi richiederà che pochi secondi!

ciao!


11 commenti:

  1. Ho questo libro in lista dei desideri (insieme a "Cercando Alaska" e sono proprio felice che a te sia piaciuto tanto, perché mi pare d'aver capito che abbiamo gusti piuttosto simili :D
    Tra l'altro, ho sul comodino un altro libro di Green, "Teorema Katherine", che non vedo l'ora di leggere :)

    Come autore mi ispira moltissimo, le sue trame catturano sempre la mia attenzione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Leggerò di sicuro anche "Teorema Katherine" ma ora ho imparato la "lezione" quindi lascerò passare un po' di tempo prima di affrontarlo ^_^

      Elimina
    2. bhe secondo me Teorema Katherine vale molto, come Città di carta, anche se non ho letto Cercando Alaska che è l'unico che mi manca di John Green

      Elimina
  2. Che coincidenza, ho appena finito di citare Green nella recensione di "Quel che resta di te" (sì, il nome di Green e diventato termine di paragone :)
    *__________* Deve essere mio! Dell'autore ho letto solo "Cercando Alaska" e me ne sono letteralmente innamorato. Devo assolutamente leggerli tutti :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io li leggerò tutti, ma segui il mio consiglio, leggi "Città di carta" solo quando ti sarai quasi dimenticato di "Cercando Alaska", si somigliano troppo!!!

      Elimina
    2. Fede, è la milionesima volta che passo a leggere la tua rensione! Mi sto autoconvincendo di comprarlo, anche se ho un mare di libri da leggere.. è che ho appena terminato Will ti presento Will (te lo consiglio!! sul blog puoi trovare la recensione :) e ho ricordato perchè Green mi piace così tanto! :D

      Elimina
  3. Ciao, scusa se disturbo ma vorrei farti vedere questa splendida iniziativa ^^
    http://emozioni-ben.blogspot.it/2012/06/biblioteca-da-campo.html

    RispondiElimina
  4. Interessante!! Ma quindi se si deve iniziare a leggere quanlcosa di questo autore meglio partire da "cercando Alaska"?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che i due libri si equivalgano, sono davvero MOLTO simili. Forse è meglio iniziare da "Cercando Alaska" solo perchè, essenso il primo, è più genuino. A distanza di tempo (tanto tempo) si può leggere questo per rinfrescarsi le idee evitando la rilettura ^_^

      Elimina
  5. Non ho ancora letto nessun libro di questo autore, ma ho sempre voluto farlo!Penso proprio che, al più presto, prenderò sia "Cercando Alaska", sia questo ;)

    RispondiElimina