Quest'oggi vi voglio parlare di un libro che ho letto mesi fa ma per cui ho fatto fatica a trovare le parole. Questo perché il romanzo parla di miti antichi, un argomento che ha un qualcosa di sacro, inviolabile e indiscutibilmente affascinante. Spero di essere riuscita a trasmettervi il mio pensiero e a convincervi a dare un'opportunità a questo romanzo, se mai avrete occasione e modo di leggerlo.
Titolo: La canzone di Achille
Autore: Madeline Miller
Prezzo: 19,00€
Pagine: 384
Data di pubblicazione: Aprile 2013
Editore: Sonzogno
Scheda aNobii del libro: ❤
Voto in stelline: 3 stelline 1/2
Scheda aNobii del libro: ❤
Voto in stelline: 3 stelline 1/2
Trama:
Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l’orrore.
E seguite invece il cammino di due giovani, amici prima e poi amanti e infine anche compagni d’arme - due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna.
Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, a cui la dottrina non ha limitato o spento la fantasia creatrice, rievoca la storia d’amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell’epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce:
un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i Greci antichi riconobbero e accettarono l’omosessualità.
Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo.
Sulle mura di Troia si profi lano due altissime ombre che oscurano l’ormai usurata vicenda di Elena e Paride.
cosa penso del libro:
L'epica mi è sempre piaciuta, da piccola mi dilettavo con le riduzioni per ragazzi dei più importanti poemi epici e spesso leggevo brani della mia antologia solo per piacere e non per obbligo.
Tuttavia erano parecchi anni che non tornavo su quelle pagine e affrontare questo romanzo con i ricordi offuscati dal tempo è stato probabilmente un bene.
"La canzone di Achille" ripercorre la vita e le gesta del famoso eroe dal punto di vista di Patroclo, il suo compagno di vita. Madeline Miller è stata estremamente attenta ad attenersi ai fatti e questo romanzo è il risultato della sua opera di "taglia e cuci" eseguita su poemi, poesie, lettere e canti che riguardano il Pelide, dall'adolescenza alla morte.
Molti episodi non li conoscevo e sono stati un'interessantissima scoperta, altri sono stati totalmente reinterpretati e hanno assunto una valenza completamente nuova: il cambio di punto di vista apre gli occhi del lettore e lo mette di fronte all'ovvietà spesso dimenticata che è necessario sentire tutte le versioni di una storia per avere un quadro completo e formarsi un'opinione propria.
In queste pagine riscopriamo l'umanità di questi eroi, le loro insicurezze, le debolezze e gli errori.
Non sono perfetti, non sono invincibili, spesso sono mossi dall'orgoglio e non dalla ragione, la leggenda li renderà immortali perché in realtà sono fatti di carne e ossa proprio come noi.
Patroclo, come ho già detto, è il narratore ed è anche un ragazzo innamorato. Forse troppe volte si ripete nel dire quanto sia bello, luminoso e splendente il suo adorato Achille. Quest'ultimo ha poca voce all'interno del romanzo, sia perché effettivamente è un ragazzo taciturno sia perché quel poco che apprendiamo di lui e del suo carattere è filtrato dallo sguardo devoto di Patroclo, e sappiamo tutti quanto l'amore renda ciechi e poco oggettivi.
La storia è quella che tutti conosciamo e non ci siano colpi di scena neppure nell'epilogo sebbene, oltre ogni logica, si continui a sperare fino alla fine che questa volta le cose vadano in maniera differente.
Nonostante questo consiglio il romanzo a tutti gli appassionati di mitologia perché c'è ancora tanto da scoprire sulle vite grandiose di questi due eroi e credo che neppure questa volta sia stato detto tutto.
Che cosa ne pensate?
Come sempre sono curiosa di conoscere il vostro parere!
Buon pomeriggio
Fede
Tuttavia erano parecchi anni che non tornavo su quelle pagine e affrontare questo romanzo con i ricordi offuscati dal tempo è stato probabilmente un bene.
"La canzone di Achille" ripercorre la vita e le gesta del famoso eroe dal punto di vista di Patroclo, il suo compagno di vita. Madeline Miller è stata estremamente attenta ad attenersi ai fatti e questo romanzo è il risultato della sua opera di "taglia e cuci" eseguita su poemi, poesie, lettere e canti che riguardano il Pelide, dall'adolescenza alla morte.
Molti episodi non li conoscevo e sono stati un'interessantissima scoperta, altri sono stati totalmente reinterpretati e hanno assunto una valenza completamente nuova: il cambio di punto di vista apre gli occhi del lettore e lo mette di fronte all'ovvietà spesso dimenticata che è necessario sentire tutte le versioni di una storia per avere un quadro completo e formarsi un'opinione propria.
In queste pagine riscopriamo l'umanità di questi eroi, le loro insicurezze, le debolezze e gli errori.
Non sono perfetti, non sono invincibili, spesso sono mossi dall'orgoglio e non dalla ragione, la leggenda li renderà immortali perché in realtà sono fatti di carne e ossa proprio come noi.
Patroclo, come ho già detto, è il narratore ed è anche un ragazzo innamorato. Forse troppe volte si ripete nel dire quanto sia bello, luminoso e splendente il suo adorato Achille. Quest'ultimo ha poca voce all'interno del romanzo, sia perché effettivamente è un ragazzo taciturno sia perché quel poco che apprendiamo di lui e del suo carattere è filtrato dallo sguardo devoto di Patroclo, e sappiamo tutti quanto l'amore renda ciechi e poco oggettivi.
La storia è quella che tutti conosciamo e non ci siano colpi di scena neppure nell'epilogo sebbene, oltre ogni logica, si continui a sperare fino alla fine che questa volta le cose vadano in maniera differente.
Nonostante questo consiglio il romanzo a tutti gli appassionati di mitologia perché c'è ancora tanto da scoprire sulle vite grandiose di questi due eroi e credo che neppure questa volta sia stato detto tutto.
Che cosa ne pensate?
Come sempre sono curiosa di conoscere il vostro parere!
Buon pomeriggio
Fede
Ho adorato questo libro, mi è piaciuto molto vedere il lato più umano e romantico di Achille :) Comunque è Patroclo, non Paride xD
RispondiEliminaGrazie cara, ho avuto un lapsus grosso come una casa ^^
EliminaNon ho mai amato Achille.
RispondiEliminaEppure...
attraverso gli occhi di questo Patroclo sono riuscita a voler almeno un po' di bene al "Pelide"!
Ormai punto questo libro da un po', adoro i poemi omerici e questo mi ha incuriosita sin dalla trama! Sono felice che ti sia piaciuto :)
RispondiEliminaSì, molto particolare ma convincente!
EliminaMi è venuta voglia di leggere questo libro, sono davvero curiosa!!!
RispondiEliminaOttima recensione!!
Ho sempre conosciuto questi personaggi come dei combattenti, degli eroi, non ho mai visto il loro lato umano, e mi piacerebbe vederlo!!
Ti stupirebbero :)
EliminaGli eroi mi sono sempre apparsi irreggiungibili, al di sopra delle debolezze umane, la tua recensione è molto interessante perchè tratta di un libro che mostra il lato umano di questi eroi che la Storia ha reso immortali.
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