giovedì 25 ottobre 2012

Recensione: "Libero arbitrio" di Caterina Armentano

Ciao a tutti! Quest'oggi vi parlerò di un libro che ho ricevuto tramite catena di lettura! Infatti l'autrice ha reso disponibile una copia del suo romanzo per un blog tour. Io sono stata la prima a riceverlo, e ne sono molto felice, ma il libro è già in viaggio quindi ne sentirete di nuovo parlare a breve!




Titolo: Libero arbitrio
Autore: Caterina Armentano
Prezzo: 15,00€
Pagine: 196
Data di pubblicazione: Novembre 2010
Editore: 0111 Edizioni
Collana: Sentimentale
Scheda aNobii del libro:
Voto in stelline: 3 stelline emezza





Trama:

In un paesino della Calabria, un luogo non ben definito, dove lo spazio simbolico prevale su quello reale, inizia l'intreccio delle vite di alcune donne che vivono nello stesso condominio. Loro si aiutano, si odiano, si invidiano, fanno comunella tra loro. 
Ogni donna ha una caratteristica ben specifica: Miriam desidera partecipare ad “Amici” nonostante abbia superato l’età e digiuna se Gigi d’Alessio tradisce la moglie. Gianna abortisce di nascosto dal marito perché non desidera più avere figli. Cosima è convinta di meritare un marito dittatore e crudele e non si rende conto che sua figlia, adolescente, ha una vita sessuale attiva e usa spesso la pillola del giorno dopo. Raffaella vive sempre storie sbagliate perché desidera al più presto sposarsi. Marianna non accetta le convenzioni di una società che la vorrebbe sposata e accasata con un ragazzo che lei non ama. 
Questi frammenti di vita sono il contorno della vera storia, raccontata da Rebecca, colei che porta in seno la maledizione che le fa perdere i figli prima che nascano. Rebecca narra la vicenda di Ester, la sua migliore amica, colei che vota la sua vita a un sogno che l’ha travolta e perseguitata per tutta la vita: in una notte catartica e senza luna, a Ester sembra che le membrane del tempo si siano squarciate, offrendole la possibilità di sbirciare nel futuro e consentendole di vedere il volto della sua futura bambina. Ma si accorgerà ben presto che questa meravigliosa visione resterà ciò che era, cioè un sogno e che, al contrario, la realtà ha in serbo per lei un tragico finale.

cosa penso del libro:

In pochissimo tempo mi è capitato di leggere ben tre romanzi incentrati sul rapporto tra madri e figli, ognuno di essi affronta il tema da una prospettiva differente ma comunque seria e importante, "Libero arbitrio" non fa eccezione.
Benchè la protagonista sia essenzialmente una, e sia anche la voce narrante, il romanzo è popolato da numerose donne e tutte quante si confrontano, in un modo o nell'altro, con l'argomento "maternità". Questa pluralità di punti di vista dovrebbe dar vita ad un ventaglio molto ampio di riflessioni e problematiche, ma tirando le fila le donne del romanzo (salvo alcune eccezioni) possono essere così riassunte: quelle che non hanno figli ne vorrebbero, quelle che che ce li hanno non li vorrebbero.
Leggendo non riuscivo a capire se questo fosse voluto, a sottolineare il fatto che il genere umano è per natura invidioso e l'erba del vicino è sempre più verde, o se semplicemente l'autrice ha esagerato nell'esasperare la tristezza e l'insoddisfazione di queste donne, dimenticando che esistono sia le vie di mezzo che le persone soddisfatte di quello che ha dato loro la vita. A fine lettura il dubbio rimane.
Come ho già detto i personaggi femminili sono davvero tanti e fin da subito vengono nominati a raffica senza che siano ne brevemente descritti ne caratterizzati in qualche modo, se non dal nome. ebbene io per parecchie pagine ho fatto difficoltà a capire di chi si stesse parlando, dato che i nomi mi dicono poco/niente quando leggo e dovevo sempre tornare indietro per capire chi fosse la donna presa in esame. Questa pecca dovrebbe essere risolta in qualche modo dall'autrice, magari fornendo ognuno dei suoi personaggi di un modo particolare di esprimersi, o introducendolo con qualche parola chiave le prime volte che ne parla, per aiutare il lettore a conoscerlo, inquadrarlo e soprattutto ricordarlo!
I temi affrontati dal romanzo sono piuttosto forti, si parla di aborto, suicidio e violenza sulle donne, sia fisica che psicologica. Io, per mia fortuna, non ho avuto modo di immedesimarmi con le donne che popolano il romanzo, non avendo mai vissuto situazioni di questo genere. Tuttavia penso che l'autrice scriva di situazioni che conosce perchè le vive ogni giorno o perchè ne ha sentito parlare, per cui mi ha fatto piacere leggerne e venire a conoscenza delle difficoltà che devono affrontare delle mie coetanee che vivono in altre parti d'Italia, e non dall'altra parte del mondo, in luoghi dove le opinioni di parenti e conoscenti riescono a condizionare un'intera esistenza e ad impedire di vivere liberamente e serenamente.
Sinceramente non pensavo che nel 2007 la maternità potesse essere ancora vista da molti come l'unica  modalità di realizzazione della donna e che quest'ultima, da alcuni, potesse essere ancora considerata una proprietà del marito, che quindi ne può fare quello che vuole. Sono basita e incredula.
Alla fine, nonostante alcune pecche, ho trovato il romanzo davvero bello e intenso, si legge velocemente e nonostante questo lascia molto spazio alle riflessioni personali.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Libero arbitrio" è questa:


Il libro insegna che i pettegolezzi, le maldicenze e le opinioni non richieste possono ferire come spine. Alcune persone usano le chiacchiere come uno svago, le considerano solo un modo per sfuggire la propria penosa realtà senza rendersi conto del male che fanno. Altri ancora usano appositamente le parole come armi, per svilire gli altri e farli sentire delle nullità. Sono tutti atteggiamenti che non approvo... Se ognuno pensasse a guardare se stesso prima di giudicare gli altri, il mondo sarebbe sicuramente migliore.


Cosa pensate di questo libro? Vi incuriosisce? Se la risposta è sì aspettatevi una bella sorpresa!!!
Buon giornata
Fede

Con questa recensione partecipo alla Hogwarts Reading Challenge del blog "Readin is Believing" QUA

2 commenti:

  1. Bellissima bocca, davvero adatta al pensiero che volevi esprimere!

    Io purtroppo non ho apprezzato moltissimo il libro, proprio per quello che hai scritto tu: la sovrabbondanza di personaggi, che tendono a confondersi tra loro. Un vero peccato.

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  2. Ciao Federica, grazie per esserti dedicata al mio romanzo e come Camilla trovo la bocca molto adatta. Mi dispiace che destreggiarsi tra i vari personaggi, per te, sia stato difficile. Ho pensato che diluire impressioni, pensiero, caratteristiche fisiche di ogni personaggio nel susseguirsi degli eventi sarebbe stato un modo meno pesante per presentare la trama ma, purtroppo questo metodo non è stato apprezzato da tutti. (Anche se fortunatamente siete stati in pochi a non amare questa modalità) Per quanto riguarda il tema trattato il mio desiderio è stato quello di raccontare ciò che accade nei piccoli centri, Nord, Sud, Italia, Mondo non c'entra purtroppo basta guardare il TG per rendersi conto che situazioni difficili e dolorose ancora avvengono.
    Spero tanto che tu abbia "imbrattato" un po' il libro altrimenti sarò costretta a rinviartelo!!!

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