Titolo: Miss Alabama e la casa dei sogni
Autrice: Fannie Flagg
Pagine: 395
Prezzo: 6,90€
Data di pubblicazione: Gennaio 2011
Editore: RCS
Collana: Super Pocket
Scheda aNobii del libro: ❤
Voto in stelline: 5 stelline
Trama:
Maggie Fortenberry ha una vita apparentemente perfetta : porta splendidamente i suoi sessant'anni, ha successo nel lavoro, è elegante e simpatica a tutti. In realtà è profondamente infelice. Ex Miss Alabama, dei suoi sogni di ragazza Maggie ha realizzato ben poco : non vive in una villa grandiosa con un marito devoto e una nidiata di figli,e, per ironia della sorte, come agente immobiliare è costretta a vendere ad altri il suo sogno.
Ormai ha deciso, vuole farla finita. Ed escogita il piano perfetto.
Da quel momento nella sua vita si susseguono incontri inaspettati, coincidenze, fatti imprevisti che la costringono a rimandare il progetto. Coinvolta da una sorpresa stupefacente a un'altra,Maggie scopre infine cosa vuol dire la vera amicizia. Scopre anche che ognuno, vivo o morto, nasconde almeno un piccolo segreto...
cosa penso del libro:
Comprai questo libro al Libraccio perchè in crisi d'astinenza da Fannie Flagg. Vedendolo non potei resistere, benchè la trama fosse ben strana. La protagonista ha 60 anni e ha deciso di farla finita, con tanto di lista dei pro e contro (chiaramente vinta dai pro) e piano infallibile per sparire nel nulla senza che il suo cadavere venga ritrovato.
Arrivata a casa mi fiondai su aNobii per leggere qualche parere sul mio ultimo acquisto e le tantissime recensioni negative mi rattristarono molto! A quanto pareva avevo sbagliato nel riporre la mia fiducia totale in quest'autrice, per cui riposi il libro sullo scaffale e rimandai la lettura. Eppure questo romanzetto mi ritornava sempre alla mente, il suo ricordo mi assillava finchè non ho ceduto e l'ho letto.
Ho sempre sostenuto che l'amore per i libri è dai libri ricambiato, infatti questo libro mi chiamava dal primo momento, sapeva che avevo bisogno di lui e che le parole contenute tra le sue pagine mi sarebbero state di conforto. I libri sono magici, potenti e vivi, non faccio altro che ricevere conferme di ciò.
Comunque rimane il fatto che la maggior parte delle recensioni on-line di questo romanzo sono molto negative, per cui ho deciso di leggerle prima di scrivere il mio parere per scoprire cosa ha scontentato così tanto i lettori che, a differenza di me, non lo hanno amato.
La critica che viene mossa più di frequente a "Miss Alabama e la casa dei sogni" riguarda, in realtà, la sua protagonista. Maggie è una Barbie di mezza età, bellissima, perfetta e invidiata da tutti, forse anche dai lettori. In tanti parlano di questa donna quasi con violenza, nelle loro recensioni la definiscono vuota, insignificante, superficiale, dicono che avrebbero voluto prenderla a schiaffi per svegliarla dal suo torpore.
Perchè la vita di Maggie è apparentemente perfetta, tutti la amano, gli uomini la desiderano, ma nonostante questo lei sta progettando di togliersi la vita.
Perchè Maggie non riesce più a trovare un senso nella sua vita, non vede una sola ragione per alzarsi dal letto al mattino, non ha scopi e pensa di non avere un futuro. Ha fatto un ragionamento che lei ritiene razionale, e questo ragionamento l'ha convinta che è molto meglio se smette di vivere.
Il fatto che tutti gli altri, anche i lettori, pensino che la sua vita è perfetta non le fa cambiare idea, e pensare che i suoi problemi siano solo stupidaggini e che altre persone vivono e superano esperienze ben peggiori nella vita, non rende la sua disperazione meno profonda. Lei sa che altre persone stanno peggio di lei, ma lei non riesce più a sostenere la sua condizione e andandosene pensa addirittura di liberare il mondo da un peso.
Come si fa a trovare poco profondo o poco intenso un personaggio del genere? Certo, in apparenza Maggie è superficiale e attenta ai dettagli, ma in realtà questo è solo l'unico modo che ha per sviare l'attenzione degli altri e tenere la sua mente lontana dalla tristezza.
Alcuni hanno accusato Fannie Flagg di avere scritto questo romanzo senza alcuna ispirazione, io invece trovo che sia stupendo che si sia concentrata non su una palese disgrazia che tutti potrebbero capire e compatire, ma su un malessere molto più profondo e forse ancora più logorante, ovvero la depressione.
Non pensiate che il romanzo sia lento, cupo o noioso, anzi! La Flagg, come sempre, tratta l'argomento con delicatezza e anche con umorismo e allegria. Tutti gli altri personaggi, per lo più donne, sono originali e dal carattere scoppiettante, in particolare la titolare dell'agenzia immobiliare in cui lavora Maggie, una donna che possiede caratteristiche davvero uniche (non ultimo il fatto di essere molto viva nei ricordi delle sue dipendenti, benchè in realtà sia deceduta già da alcuni anni).
Fannie Flagg arricchisce anche la trama con un piccolo giallo, che si risolve in maniera davvero sorprendente.
Non vi dirò come finisce la storia di Maggie, vi basti sapere che il destino interviene sempre per proteggere le sue figlie predilette.
Comunque rimane il fatto che la maggior parte delle recensioni on-line di questo romanzo sono molto negative, per cui ho deciso di leggerle prima di scrivere il mio parere per scoprire cosa ha scontentato così tanto i lettori che, a differenza di me, non lo hanno amato.
La critica che viene mossa più di frequente a "Miss Alabama e la casa dei sogni" riguarda, in realtà, la sua protagonista. Maggie è una Barbie di mezza età, bellissima, perfetta e invidiata da tutti, forse anche dai lettori. In tanti parlano di questa donna quasi con violenza, nelle loro recensioni la definiscono vuota, insignificante, superficiale, dicono che avrebbero voluto prenderla a schiaffi per svegliarla dal suo torpore.
Perchè la vita di Maggie è apparentemente perfetta, tutti la amano, gli uomini la desiderano, ma nonostante questo lei sta progettando di togliersi la vita.
Perchè Maggie non riesce più a trovare un senso nella sua vita, non vede una sola ragione per alzarsi dal letto al mattino, non ha scopi e pensa di non avere un futuro. Ha fatto un ragionamento che lei ritiene razionale, e questo ragionamento l'ha convinta che è molto meglio se smette di vivere.
Il fatto che tutti gli altri, anche i lettori, pensino che la sua vita è perfetta non le fa cambiare idea, e pensare che i suoi problemi siano solo stupidaggini e che altre persone vivono e superano esperienze ben peggiori nella vita, non rende la sua disperazione meno profonda. Lei sa che altre persone stanno peggio di lei, ma lei non riesce più a sostenere la sua condizione e andandosene pensa addirittura di liberare il mondo da un peso.
Come si fa a trovare poco profondo o poco intenso un personaggio del genere? Certo, in apparenza Maggie è superficiale e attenta ai dettagli, ma in realtà questo è solo l'unico modo che ha per sviare l'attenzione degli altri e tenere la sua mente lontana dalla tristezza.
Alcuni hanno accusato Fannie Flagg di avere scritto questo romanzo senza alcuna ispirazione, io invece trovo che sia stupendo che si sia concentrata non su una palese disgrazia che tutti potrebbero capire e compatire, ma su un malessere molto più profondo e forse ancora più logorante, ovvero la depressione.
Non pensiate che il romanzo sia lento, cupo o noioso, anzi! La Flagg, come sempre, tratta l'argomento con delicatezza e anche con umorismo e allegria. Tutti gli altri personaggi, per lo più donne, sono originali e dal carattere scoppiettante, in particolare la titolare dell'agenzia immobiliare in cui lavora Maggie, una donna che possiede caratteristiche davvero uniche (non ultimo il fatto di essere molto viva nei ricordi delle sue dipendenti, benchè in realtà sia deceduta già da alcuni anni).
Fannie Flagg arricchisce anche la trama con un piccolo giallo, che si risolve in maniera davvero sorprendente.
Non vi dirò come finisce la storia di Maggie, vi basti sapere che il destino interviene sempre per proteggere le sue figlie predilette.
Giudizio finale espresso con una bocca affamata:
Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Miss Alabama e la casa dei sogni" è questa:
Il destino interviene tante e tante volte in questo romanzo. Quando tutto sembra precipitare il fato tira i dadi e interviene un imprevisto. Può sembrare ridicolo ma io ne ho tratto un messaggio di speranza: può capitare in ogni momento qualcosa che ci sconvolge la vita, magari in meglio! Bisogna solo continuare a tentare...
Vi ho incuriositi?
Spero tanto che i prossimi che avranno occasione di leggere questo romanzo lo affrontino con lo spirito giusto per apprezzarlo come ho fatto io.
Il massimo sarebbe che qualcuno che non l'ha capito lo rivalutasse!
Fannie Flagg è sempre splendida, quale sarà il prossimo?
Amo Fannie Flagg! Amo alla follia "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop" e il film che ne è stato tratto e, in generale, mi adoro perdermi tra le pagine dei suoi libri e sognare attraverso i suoi mondi magici e i suoi personaggi stravaganti.
RispondiEliminaQuesto però devo ancora leggerlo :)
Mi hai proprio incuriosita! Non conosco Fannie Flagg, ma capisco benissimo quando scrivi "Ho sempre sostenuto che l'amore per i libri è dai libri ricambiato"... A questo punto spero di leggerlo presto!
RispondiEliminaHai incuriosito anche me! Penso che Maggie e la sua storia potrebbero piacermi.
RispondiEliminaDella Flagg ho il libro più celebre, "Pomodori verdi fritti...", però non l'ho ancora letto.
La tua frase sull'amore ricambiato dei libri è bellissima :)
Mi ritrovo perfettamente nelle tue parole, la protagonista affronta la sua depressione in un modo diverso dalla generalità, ma non per questo meno drammatico...a sessanta anni fa un bilancio e la sua vita non è né è stata all'altezza delle sue aspettative ed ambizioni, la mancanza di una famiglia fa il resto. Mi mancano le ultime 20 pagine non vedo l'ora di finire!
RispondiEliminaMi ritrovo perfettamente nelle tue parole, la protagonista affronta la sua depressione in un modo diverso dalla generalità, ma non per questo meno drammatico...a sessanta anni fa un bilancio e la sua vita non è né è stata all'altezza delle sue aspettative ed ambizioni, la mancanza di una famiglia fa il resto. Mi mancano le ultime 20 pagine non vedo l'ora di finire!
RispondiEliminaMi ritrovo perfettamente nelle tue parole, la protagonista affronta la sua depressione in un modo diverso dalla generalità, ma non per questo meno drammatico...a sessanta anni fa un bilancio e la sua vita non è né è stata all'altezza delle sue aspettative ed ambizioni, la mancanza di una famiglia fa il resto. Mi mancano le ultime 20 pagine non vedo l'ora di finire!
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