mercoledì 13 marzo 2013

Recensione: "Noi siamo infinito" di Stephen Chbosky

Ci sono momenti, nella mia vita di lettrice, in cui mi piace affrontare romanzi di cui hanno parlato in pochi, usciti da tempo o passati in sordina. Altre volte, invece, sento la necessità di prendere in mano quei libri di cui stanno parlando tutti, per sapere cosa mi sto perdendo e partecipare, finalmente, allo scambio di opinioni. E' per questo motivo che mi sono decisa a leggere "Ragazzo da parete" di Stephen Chbosky, romanzo del 1999 da cui è appena stato tratto un film, che spero di vedere presto, dall'evocativo titolo "Noi siamo infinito", ripreso dalla Sperlig & Kupfer per la nuova edizione ristampa del libro.
Sono contenta della decisione, il libro è davvero piacevole e ora vi spiegherò il perchè ;P






Titolo: Noi siamo infinito
Autore: Stephen Chbosky
Prezzo: 16,90€
Pagine: 271
Data di pubblicazione: 2012
Editore: Sperling & Kupfer
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline






Trama:

Fra un tema su Kerouac e uno sul "Giovane Holden", tra una citazione da "L'attimo fuggente" e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici. Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.


cosa penso del libro:

Inizialmente il romanzo "Ragazzo da parete" non mi aveva incuriosita. La trama è un po' anonima e sa già letto, già sperimentato. Fortunatamente, con l'arrivo del film tratto dal romanzo nelle sale, le recensioni sono fioccate, tutte positive e interessanti, la curiosità ha avuto la meglio e quindi ora anch'io posso dire la mia.
"Noi siamo infinito" è un romanzo epistolare, l'autore delle lettere ha scelto di indirizzarle ad un destinatario sconosciuto, un ragazzo di cui ha sentito parlare e che gli è sembrata una brava persona, che sa ascoltare e che, in un momento di cambiamento della sua vita, ovvero l'inizio delle superiori, ha scelto come confidente e confessore.
Il ragazzo vuole mantenere l'anonimato, si da un nome falso e falsi saranno anche i nomi di tutti i parenti amici che citerà nelle sue lettere. Quello che davvero gli preme non è ricevere una risposta, non è avere rassicurazioni o comprensione, vuole solo sfogarsi senza essere giudicato.
Il suo è un atteggiamento molto onesto, è inutile che l'altra persona lo conosca o gli dica la sua opinione dato che l'unica cosa di cui Charlie (questo è il nome fasullo del protagonista) ha bisogno è sapersi ascoltato.
Attraverso le sue lettere scopriamo un ragazzino estremamente sensibile e meno maturo e sveglio di quanto la sua età anagrafica prevedrebbe. Charlie sa di essere strano, non si adegua alle convenzioni sociali perchè non le capisce, e quando lui non capisce le cose esaspera le persone con le sue domande finchè non gli viene spiegata ogni cosa. Ma non tutto può essere spiegato a parole e in questi casi al protagonista non resta altro da fare che seguire il suo istinto, che gli dice sempre di fare in modo che le persone che ama siano felici, perchè questo è tutto ciò che lui desidera.
Tra le altre cose Charlie è anche soggetto ad attacchi di panico e i rabbia cieca, tuttavia sa quasi sempre cosa gli altri si aspettano da lui e in questi casi si impone di comportarsi come gli altri vorrebbero che facesse.
Tutti i caratteri dei personaggi che non sono il protagonista sono solo accennati, proprio a causa della forma epistolare del romanzo: ci si deve accontentare di quello che il protagonista ha voglia e interesse a rivelarci, tutti i retroscena, i passati equivoci e i sentimenti repressi ci rimangono oscuri, perchè quello che Charlie non sa, non lo potremo mai sapere neanche noi. Possiamo solo intuire, di tanto in tanto, delle sfumature che magari il protagonista non coglie a causa della sua inettitudine: ed ecco che noi, i destinatari di quelle lettere, vorremmo potergli scrivere, potergli aprire gli occhi e aiutarlo a crescere, a maturare.
Ma non possiamo, l'unica cosa è continuare a leggere e sperare che ce la faccia da solo.
La lettura è stata appassionante, in poche pagine mi sono davvero affezionata a questo ragazzino così buono e generoso. L'unica cosa che non ho apprezzato è il colpo di scena finale, davvero forte, crudo e non necessario. Non ha aggiunto niente alla narrazione, mi ha solo lasciato l'amaro in bocca. Ma se l'autore ha voluto così, chi sono io per criticarlo? Mi limiterò a fingere, nella mia mente, che le ultime 10 pagine non esistano.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Noi siamo infinito - Ragazzo da parete" è questa:


Un romanzo che parla di giovani, con uno uno stile giovane, ma adatto a chi ormai è cresciuto ma almeno una volta ha avuto la sensazione di non sapere dove fosse il suo posto nel mondo, di non capire le altre persone e di non avere idea di come comportarsi per essere accettato, perchè a quanto pare come si è non va bene. Consigliatissimo.

Voi lo avete letto? Vi ha colpiti come è capitato a me?
Sono curiosssssa!!!

Ciao!
Fede

12 commenti:

  1. Sono felice che tu l'abbia lettoe ti sia piaciuto, sai già cosa ne penso! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì! Il tuo parere aveva dato il colpo di grazia alla mia volontà ^_^

      Elimina
  2. Bella recensione come sempre. Mi piacciono le tue bocche.
    Appena puoi, passa dal mio blog, qui:
    http://labibliotecadidrusie.blogspot.it/2013/03/premio-liebster-blog-award.html

    RispondiElimina
  3. Mi fa piacere che ti sia piaciuto! Tuttavia non concordo sul finale... secondo me il colpo di scena ha chiarito un sacco di cose su Charlie e la sua stranezza se così la vogliamo chiamare :)
    Però va beh poi son gusti come sempre!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non sentivo nessun bisogno di chiarimenti sul carattere del protagonista. E, come dice lui stesso, non è un episodio che forma un carattere, sono tanti fattori insieme, quindi quel fatto mi è sembrato che fosse inserito lì solo per far scena e scandalo. Se non ci fosse stato non mi sarei chiesta "ma perchè Charlie è così?" quindi, a libro concluso, posso dire che avrei preferito non ci fosse.
      Eh sì, son gusti.

      Elimina
  4. Non mi ispirava più di tanto, però ora sto cambiando opinione!!!
    aggiungo alla lista!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io all'inizio non lo degnavo di nota ma a suon di pareri e recensioni mi sono convinta!
      E son contenta

      Elimina
  5. So che non è piaciuto a molti, ma io voglio proprio leggerlo. Felice di sapere che a te è piaciuto ;)

    RispondiElimina
  6. Io l'ho trovato abbastanza inconsistente e scritto male. La storia non sembra avere capo né coda, il finale è davvero orribile e inappropriato. Insomma mi è sembrato un romanzo fin troppo sopravvalutato.
    Dai, le nostre strade tornano a dividersi! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me il finale non è piaciuto, e l'ho detto!
      Non lo definirei ben scritto solo perchè è scritto come farebbe un quindicenne con un ritardo nello sviluppo, l'ho accettato e sono andata oltre.
      Concordo anch'io che la storia non abbia una vera logica ma trattandosi di lettere lo capisco. Lui vuole sfogarsi, non raccontare una storia. Mi piaceva anche quando iniziava da un argomento, divagava, e poi non concludeva nessuno dei discorsi iniziati. L'ho trovato realistico!
      Non avevo mai letto romanzi epistolari ma questo (molto soft, dato che l'autore delle lettere non riceve risposta) mi è piaciuto.
      Bello tornare alla normalità ^_^

      Elimina
  7. giudizi discordanti, l'ho messo e tolto dalla mia WL non so quante volte!!!

    RispondiElimina