Hai detto che l'idea ti è venuta dopo aver discusso con
un professore, ma a parte questo, cosa ti ha portato a prendere fiducia e a far
stampare su carta tutta la trilogia??? Certo, credo che ti abbiano supportata
in tanti, ma cos'è che ti ha fatto pensare: ok lo faccio!!!
Cos'hai provato quando hai cliccato per far
stampare le copie (so che vengono dall'America)oppure quando hai mandato il
file ebook ad Amazon??? (domanda di ValeD.)
Dopo diversi anni
passati a scrivere e pubblicare online, ho sentito il bisogno di fare un passo
più grande, di mettermi nuovamente alla prova. L'ho fatto decidendo di
pubblicare un libro. Per me è stato naturale, nel senso che è stata la
continuazione ideale di quel processo iniziato scrivendo fan fiction.
Quando ho inviato i
file ad Amazon, l'ho fatto con un misto di terrore ed emozione. Terrore perché
temevo di produrre un libro incasinato dal punto di vista dell'impaginazione,
emozione perché il traguardo era finalmente lì, a portata di click.
Sono davvero colpita da questa storia. E non parlo della
trama del libro in questo momento (anche se, wow, è molto originale e mi ha
incuriosita tantissimo anche quella!), mi riferisco alla storia di Alessia
Esse: la tenacia e la voglia di realizzare il proprio sogno,
l'autopubblicazione e infine i risultati ottenuti... è davvero ammirevole.
Complimenti vivissimi da chi, e sono sincera a dirlo, è sempre molto contenta
di vedere un sogno del genere realizzarsi, perchè è anche il mio e spero di riuscre
a farcela anch'io un giorno.
Ma tornando al giveaway, pertecipo perchè non
voglio perdermi l'esordio di un'autrice nostrana che - se posso dirlo - ce l'ha
fatta a farsi valere tra tante proposte straniere molto spesso esageratamente
pubblicizzate.
La mia domanda per Alessia Esse, dunque, è la
seguente: se potessi tornare indietro nel tempo e scrivere un capolavoro della
letteratura, quale sarebbe?
Rinnovo i miei complimenti all'autrice e le faccio
un grande in bocca al lupo per questo inizio, e ringrazio entrambe per
l'opportunità di vincere una copia del romanzo. (domanda di Simona Effe)
Grazie, Simona. Ricambio l'in bocca al lupo, spero che tu
riesca a farcela presto.
Se potessi tornare indietro non fare un viaggio molto lontano e non scriverei
un capolavoro della letteratura in senso oggettivo. Se potessi, scriverei La
Moglie dell'Uomo che Viaggiava nel Tempo, di Audrey Niffenegger. E' un libro
recente, e non conosciuto come Harry Potter, oppure La Divina Commedia, oppure
Orgoglio e Pregiudizio, però la sua storia è così bella, profonda e geniale,
che vorrei averla immaginata, scritta e pubblicata io. Se non l'avete letto,
fatelo! E' un gran bel libro.
Beh questo libro mi ha estremamente colpita. Purtroppo non ho
letto molto sull'autrice o sulla saga, perchè voglio gustarmi il libro appieno
senza nessuna anticipazione, anche s gettando l'occhio ho colto qualche
informazione.La domanda che vorrei fare all'autrice è: riusciresti a vivere in
un mondo senza uomini? (domanda di Miriam Rizzo)
No. Assolutamente no. In
mondo come quello in cui vive Lilac io sarei, molto probabilmente, la pazza di
turno che va in giro alla ricerca dell'ultimo uomo sopravvissuto. E non per i
facili motivi a cui uno potrebbe pensare. Credo che, per quanto malato e
imperfetto, il nostro mondo necessiti delle qualità e dei difetti propri di
ogni essere umano, qualunque sia il suo sesso. Una società di sole donne, per
quanto evoluta e perfetta, sarebbe senza dubbio noiosa. Come un panorama senza
cielo.
Tanti complimenti all'autrice e grazieee milleee Fede per
questa opportunità!^_^ ecco qui la domanda che mi piacerebbe farle:
Quanto ti somigliano i personaggi del tuo libro? E
tra tutti… chi potresti definire la tua “gemella di carta e inchiostro”? (domanda di Jessica)
Grazie, Jessica!
Nei personaggi di Perfetto ci sono dettagli che possono essere
ricondotti a me. Come la protagonista, ad esempio, odio piante e fiori. Come la
sua migliore amica, invece, credo che la musica sia un'ottima medicina. Si
tratta di piccole cose, però. Un personaggio che mi somiglia più degli altri
c'è, e arriverà nel secondo libro della saga.
Bellissima
trame e davvero singolare, la mia domanda è, visto che secondo me si intravede
fra le righe una certa nota di femminismo: secondo te un mondo senza uomini
sarebbe perfetto? (domanda di fraghi88)
Nessun femminismo, Francesca, anzi. Un mondo senza uomini sarebbe tutt'altro
che perfetto. Per come la vedo io, la perfezione del mondo è nella sua
imperfezione, causata e subita dall'essere umano, sia esso uomo o donna.
Questo
libro lo desidero tantissimo, scrive benissimo e so che non mi deluderà questo
libro perchè seguo la Alessia fin da quando pubblicava le sue storie su efp..
la mia domanda è:
Il fatto che tu scrivevi su efp ha influito in
qualche modo sulla tua passione, sulla decisione di cercare di pubblicare il
tuo libro, se in qualche modo ti abbia ispirato la trama per la tua storia
grazie ai commenti, ai consigli delle tante persone che ti seguono oppure non
ha influito in nessun modo?? (domanda di Lady Debora)
Grazie per la fiducia,
Debora :)
Scrivere fan fiction è stato senza dubbio un trampolino di lancio nel mondo
della scrittura. Senza quelle storie non avrei mai scoperto la bellezza dello
scrivere, e non sarei mai arrivata al punto di decidere di pubblicare un libro
tutto mio. Devo molto ai miei lettori, soprattutto a coloro che mi hanno
supportata con tanti commenti costruttivi. Se sono cresciuta fino a questo
punto, e anche merito vostro/loro. La Trilogia di Lilac ha poco a che vedere
col mondo di Twilight, ma so che senza quei libri non avrei mai iniziato a
scrivere.
Ecco la mia domanda per l'autrice: che cosa
ti ha spinto a scegliere "Perfetto" come titolo del primo romanzo
della trilogia? E per quanto riguarda la copertina? Cosa si nasconde dietro
alla ninfea macchiata di sangue? Che significato ha? (domanda di daydream)
Titolo e copertina sono collegati fra di loro e con la storia raccontata
nel libro. Il fiore è il loto e nella simbologia floreale rappresenta un
concetto ampio di perfezione. La perfezione espressa dal mondo in cui Lilac
vive (tecnologia avanzata, assenza di guerre, benessere totale delle donne) è
però sporca, macchiata. Nella copertina, c'è del sangue. Nel libro, invece,
c'è... ok, non vado oltre per non svelarti parte della storia :D Il succo,
però, è questo: il loto rappresenta la perfezione; la perfezione è macchiata di
sangue; la perfezione non è poi così perfetta.
Il titolo richiama il tema generale delle vicende vissute dalla protagonista:
il mondo in cui vive con la nonna, e tutto ciò che scopre nel momento in cui
viene affidata a due uomini. L'ho scelto dopo uno studio durato settimane, concentrandomi
non solo su questo libro, ma anche sugli altri due.
E infine una chicca: la parola PERFETTO appare solo in una determinata scena
del libro. Non prima.
Libro dalla trama originale, sono curioso di
sapere come si evolve la storia. La mia domanda è quale tra i libri che hai
letto quello che non dimenticherai mai? (domanda di Giovanni Pisciottano)
Bella domanda dalla risposta non così semplice. E' complicato, infatti,
scegliere un solo libro fra i tanti letti. Se proprio devo sceglierne uno,
però, vado con Il Cavaliere d'Inverno, di Paullina Simons. Una storia
che mi ha segnata e, per certi versi, cambiata. Un libro che consiglio a tutti.
Ho letto sul sito di Perfetto che c'è una
playlist musicale che si associa ad ogni scena/capitolo del libro. Quanto la
musica influenza la tua scrittura? E quale artista/gruppo maggiormente ti ha
ispirato? (domanda di Lightblue)
La musica mi ha sempre influenzata molto, e non solo durante la scrittura.
E' sempre stata una medicina nei momenti bui.
Mentre scrivevo Perfetto, ho avuto modo di conoscere nuovi artisti e gruppi.
Non c'è cosa più bella che conoscere nuova musica.
Più che di ispirazione, però, parlerei (nel caso del mio libro) di aiuto.
L'aiuto è venuto in un momento di profonda crisi, quando non riuscivo ad
affrontare una determinata parte della storia. I Coldplay, come hanno fatto più
volte in passato, mi hanno aiutata a: 1. superare il blocco e 2. trovare una
soluzione al problema che c'era nel libro. Hurts Like Heaven ha ispirato
un determinato capitolo e, più in generale, una parte molto importante della
trilogia.
Questa è la mia domanda per Alessia:
"Cosa ti mancherebbe di più di quello che
manca nel mondo di Perfetto? Uomini, musica, cibo, libri, arte, libertà?" (domanda di neviens)
La libertà. Non c'è nulla di più prezioso della libertà. Qualunque sia il contesto
reale o letterario a cui facciamo riferimento.
Ho letto sul blog di Alessia che il secondo
capitolo della Trilogia di Lilac si chiamerà "Segreto" quindi la mia
domanda è questa:
Come mai hai scelto di usare una sola parola come
titolo dei primi due? Anche il terzo capitolo della trilogia avrà come titolo
solamente una parola? (domanda di Sara Puddu)
Del terzo libro preferisco non dire nulla. Potrei cambiare idea nei prossimi
mesi, quindi non voglio confondere le tue/le vostre.
Il motivo per cui ho scelto titoli monoparola (termine che ho inventato in
questo istante) è semplice: non amo i libri dai titoli troppi lunghi. Si
ricordano più facilmente, forse, ma a me non piacciono. Volevo una parola che
riassumesse il filo conduttore del libro, che fosse intrigante e al tempo
stesso non pomposa.
Quali sono secondo te gli elementi
strutturali prettamente maschili della nostra società dei quali sentiremmo la
mancanza in un ipotetico universo di impostazione totalmente femminile? (domanda di kaya)
Bellissima domanda, soprattutto perché
questo è stato uno dei quesiti che mi sono posta più volte, durante la
scrittura di Perfetto. La mancanza di uno qualunque degli elementi prettamente
maschili, a mio avviso, stravolge tutto il resto. Uomini e donne sono legati
fra di loro non solo da un punto di vista sentimentale, ma anche pratico.
L'essenza femminile (e con essenza intendo quell'insieme di elementi
tipicamente femminili) si sviluppa in maniera complementare a quella maschile.
Noi donne, a volte, facciamo delle cose solo perché il legame con l'altro sesso
ci spinge a farle. Sembra strano, ma è così. I nostri ormoni, le nostre
pulsioni, i nostri desideri. Esiste una sorta di bilancia, che ci collega e ci
rende (più o meno) equilibrati.
Venendo
a mancare la parte maschile di questa bilancia, credo che molte cose
cesserebbero di avere ragion d'essere.
Non ho
una lista dettagliata, ma di questo sono certa: in un universo simile a quello
in cui vive Lilac, la bilancia, per me, sarebbe difficile da riequilibrare.
La trama di "Perfetto" mi incuriosisce
molto e mi lascia da pensare, ed è proprio da ciò che nasce la mia domanda per
Alessia Esse. Da dove è nata l'idea di creare una trama in cui gli esseri umani
di sesso maschile vengono uccisi e quindi il sesso femminile prende il
sopravvento? Ti sei ispirata in qualche modo alla società moderna? (domanda di Simona T.)
L'idea
che è alla base di Perfetto è questa: e se gli uomini non esistessero più?
Ci ho pensato dopo essere stata bocciata ad un esame, in uno di quei momenti di
rabbia in cui pensi: ah, come sarebbe bello il mondo, se a governarlo ci
fossero solo le donne. (Il prof era una maschio, sì. Bocciò tutte le ragazze,
promosse tutti i ragazzi. Mistero.) Credo che tutte l'abbiamo pensato almeno
una volta, no?
Da
quell'idea ne sono nate altre, e giorno dopo giorno il libro ha preso la sua
forma attuale.
Gli
eventi di cronaca non hanno in alcun modo influenzato la mia storia, anche se è
accaduto e sta accadendo un fenomeno molto creepy: molte delle cose che
ho immaginato anni fa per la mia storia (eventi particolari, innovazioni
tecnologiche) si stanno avverando.
Tante volte, quando il mio ragazzo guarda una
partita o molto genuinamente gradisce la cena, mi sono chiesta che meraviglia
deve essere un mondo senza uomini. L'idea di Perfetto è scaturita durante una
circostanza simile alla mia? :) (domanda di Lucrezia)
No, Lucrezia, ma posso
capire cosa pensi in certi momenti (anche se una partita non è poi la fine del
mondo... provato a guardarla con lui? ;)).
L'idea per Perfetto è nata dopo una bocciatura all'università e anch'io avevo
pensato, in quel momento, la stessa cosa che hai pensato tu.
Provo a proporre la mia domanda: mi piacerebbe
sapere se c'è una donna di spicco nella società di oggi che prendi come punto
di riferimento o semplicemente ammiri per la sua personalità (penso a donne
conosciute a livello mondiale, chessò Merkel, Miss Obama, Rita Levi
Montalcini...) (domanda di *mezzaluna*)
Le donne che ammiro sono molte, e per la maggior parte portano nomi non
conosciuti da tutti.
Dovendo scegliere
fra quelle i cui nomi sono famosi, scelgo Oriana Fallaci, Elisabetta I, Hannah
Arendt, Golda Meir, Marie Curie, Grace Kelly e Maria Callas.
Non condivido le
idee e gli stili di tutte, ma ammiro (e in alcuni casi VENERO) la loro forza,
classe, tenacia e oggettiva perfezione.
Al giorno d'oggi quali sarebbero le cose senza
le quali saresti felice di vivere e quelle senza le quali, invece, non credi di
poterlo fare? (domanda di Elena)
Non posso vivere senza: pc
(quando ha un problema vado in crisi mistica), libri (il mio Kindle è diventato
un'appendice della mia persona), musica (senza musica mi sento a metà).
Vivrei
tranquillamente senza: telefono (odio parlare al telefono), televisione (odio
il 99,99% dei programmi trasmessi), auto (amo andare in giro a piedi).
Dopo aver letto i primi capitoli di Perfetto,
che allora era "Lilac", ho pensato sempre più spesso alla realtà che
Alessia Esse ha creato. Non avendo ancora letto il libro però, la mia domanda è
quindi questa:
Hai pensato di ambientare la tua storia all'epoca
della Sindrome? O meglio, di descrivere quel "periodo buio" per il
genere femminile? (domanda di Chiara Nadia Atzeni)
Non ho mai pensato di dedicare un intero
libro a quel periodo, ma posso dirti che nella trilogia si parlerà molto di
com'era il mondo prima della Sindrome e durante il Periodo Buio ;)
Secondo lei come reagirebbe il suo professore
dell'università sapendo che tutto è partito da un'arrabbiatura? (domanda di Tiziana Valentino)
Conoscendo il tipo, la notizia non farebbe che riempirlo di boria. Per la
serie “Visto? Ho fatto bene a bocciarti!”
Se potessi esprimere un desiderio sapendo che,
per quanto improbabile, si realizzerà, il tuo desiderio sarebbe proprio quello
di far scomparire tutti gli uomini? O magari uno di loro in particolare? (domanda di Mariki93)
Se avessi l'opportunità di veder realizzato un mio desiderio, di certo non
penserei alla morte :D
La vita (di tutti, a
prescindere dal sesso) è molto più bella.
Ultimamente
capita sovente, in Italia e all'estero, che un autore si auto-pubblichi e poi
venga notato da una casa editrice che si offre di ripubblicare il suo libro e
quelli che seguiranno. Ti piacerebbe se capitasse anche a te? Accetteresti? E
se la risposta è sì, sarebbe anche per vanità o solo per poter raggiungere un
numero maggiore di lettori? (domanda fatta da me :)
Se un editore si
proponesse per ripubblicare Perfetto e gli altri libri della trilogia, sarei
più che felice di accettare. Lo farei, però, se la collaborazione avvenisse in
maniera tale da dare ai miei libri e ai miei lettori il rispetto che meritano,
in termini di prezzi, di promozione, di contenuti, di iniziative legate alla
pubblicazione e alla fase di post-pubblicazione.
Pubblicare
con un editore per poter dire “Sì, il mio libro è in libreria grazie a Tizio”
non è un mio obiettivo. Il rispetto della storia e dei lettori è ciò che
esigerei prima di accettare qualunque proposta da parte di un editore.
Ovviamente mentirei se dicessi che raggiungere più lettori mi spiacerebbe. In
una situazione ideale, sarei felicissima se più persone si appassionassero ai
miei personaggi.
Ed ecco la domanda vincitrice!
Per la maggior parte delle volte discutiamo su quanto un libro ci abbia emozionato, quanto ci abbia insegnato e soprattutto parliamo su quanto in generale i libri ci donino, ad ogni pagina letta.
Non abbiamo mai la possibilità, però, di poter chiedere tutto ciò agli autori, adesso accade il contrario, quindi chiedo ad Alessia:
quali sono le emozioni che ti ha regalato il tuo stesso libro? E soprattutto, quanto hai appreso durante le ricerche per il materiale di cui si occupa il tuo romanzo? (domanda di Many8)
Dunque, parti da questo punto: un libro è, in un certo senso, come un figlio. Sai che agli altri potrà non piacere, ma per te è comunque una cosa meravigliosa. In tal senso, quindi, le emozioni che collego a Perfetto sono quasi tutte di carattere positivo. Non so come definire la sensazione che provo quando i neuroni girano e le scene nascono nella mia testa, quando immagino i dialoghi, i luoghi, questa o quella fine. Le emozioni che provo mentre penso e mentre scrivo sono indescrivibili, e sono una delle cose più belle della scrittura.
In certi momenti, però, ho provato anche emozioni negative. Lo sconforto di fronte a certe scene o quando non riuscivo a rendere perfettamente ciò che avevo in mente. La delusione tipica di quando impieghi dieci ore per scrivere un capitolo e, quando poi lo rileggi, scopri che fa schifo. La paura (che è sempre un'ottima cosa per uno scrittore) che le tue idee deludano gli altri.
Nel complesso, Perfetto mi ha regalato una serie di gioie infinite, e lo stesso accade ora con Segreto, il secondo libro della trilogia.
Per quanto riguarda le ricerche, invece, posso dirti che quella della ricerca è una fase che ADORO. Mi piace conoscere cose nuove, mi piace andare a fondo di un argomento, anche se poi non lo userò nel libro. Con Perfetto, ad esempio, mi sono documentata per settimane circa il sistema fognario di una città. Si parla di fogne nel libro? No. Ad un certo punto c'è un piccolo riferimento alla questione, ma si tratta di una o due parole.
Il fatto è che ho sempre bisogno di sapere più cose di quante poi ne utilizzo. Questo mi rende sicura della materia, e solo se mi sento sicura posso scrivere con tranquillità.
Una delle ricerche più interessanti che ho fatto per il libro riguarda il mondo delle api. Sapevo ben poco di questi insetti, e ciò che ho appreso mi ha fatto acquisire molto rispetto nei loro confronti. Ora, se e quando mi girano attorno, cerco di non farmi prendere dall'ansia ed evito in tutti i modi di ucciderle. L'ape è un insetto sociale, vive con e per le altre api. C'è molto onore e molta poesia nella sua esistenza.
Alessia dice: Ho scelto questa domanda perché riguarda una delle cose che mi piace di più: parlare, con i lettori, del processo creativo e delle emozioni che sono alla base della scrittura. Da lettrice, amo conoscere questi aspetti, e sono contenta che qualcuno abbia voluto conoscerli in relazione al mio libro.
Grazie
per questa opportunità, Federica.
Mi sono
divertita molto a rispondere, e spero che i tuoi lettori apprezzeranno questa
iniziativa.
Questo
metodo per fare giveaway è il più originale e ben fatto che io abbia mai visto.
Complimenti!
Many8 contattami all'indirizzo mail federica.dequino@libero.it e inviami i dati della spedizione che girerò all'autrice!
Se non avete vinto non disperate! L'autrice ha acconsentito a mettere in palio un copia ebook del suo libro per la sfida annuale "Io leggo italiano!" se non siete ancora iscritti correte QUI!
Complimenti alla vincitrice! Tutte domande interessanti ed interessante è stato leggere le risposte di Alessia Esse.
RispondiEliminaE riguardo la mia domanda: ho letto quel libro della Niffenegger e concordo con quanto detto! ^^
interessanti sia le domande che le risposte. Io l'ho finito da qualche giorno, e ne sono rimasta molto soddisfatta.
RispondiEliminaMi hai ricordato che devo segnalare la recensione per la sfida, grazie ;)
Davvero una bella intervista! Complimenti alla vincitrice!
RispondiEliminaA me in compenso è venuta solo più voglia di prima di leggere il libro :P
grz all'autrice speravo in questa risposta alla mia domanda! congratulazioni alla vincitrice!
RispondiEliminaConcordo con voi, l'intervista è molto interessante!Come sempre tante teste sono molto meglio di una!!!
RispondiEliminaBellissima intervista e originalissimo giveaway :) Grazie mille a Alessia Esse per aver ristosto comunque a tutte le nostre domande e complimenti alla vincitrice ;)
RispondiEliminaGrazie mille per aver scelto la mia domanda!
RispondiEliminaRingrazio Federica per aver dato a tutte(i) noi la possibilità di vincere una copia di questo splendido libro, grazie mille!
Grazie a tutti per i complimenti, le domande sono tutte molto interessanti (come le risposte, del resto) e se avessi dovuto scegliere io sarebbe stato davvero molto difficile. Complimenti a tutte/i!
invio subito i miei dati all'indirizzo mail allegato nel post, non perdo un attimo!
Grazie mille ancora ^-^
Many8
Scusate il doppio commento, ma la connessione è fuori uso insieme al mio cervello XD
RispondiElimina*sempre Many8*
Sono contenta che alla fine l'autrice abbia risposto a tutte le domande. Ne è uscita fuori una bella intervista :D
RispondiEliminaComplimenti!!!! :)
RispondiEliminaPerfetto è un bellissimo libro!! complimenti all'autrice!!!