martedì 26 febbraio 2013

Recensione: "Il sogno della bella addormentata" di Luca Centi




Titolo: Il sogno della bella addormentata
Autore: Luca Centi
Prezzo: 16,50€
Pagine: 249
Data di pubblicazione: Febbraio 2013
Editore: Piemme
Collana: Freeway
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 3 stelline e 1/2





Trama:

Nella Londra di fine Ottocento, Talia si muove silenziosa come un gatto e scaltra come una volpe. E molto giovane e molto bella, il che è un indubbio vantaggio nell'esercizio della sua professione, la ladra. Talia però non ruba di tutto, si impossessa solo di quello che la porta più vicino alla soluzione del mistero che avvolge la sua vita. La scomparsa di suo padre. La risposta che troverà, però, fra nebbie e vapori, ingranaggi e corsetti, sarà una scoperta tanto sconvolgente quanto raccapricciante, nascosta gelosamente dentro una teca di cristallo.


cosa penso del libro:

Sulla scia delle riscritture delle favole in chiave moderna ecco che è comparso su tutti gli scaffali, per Piemme Freeway, "Il sogno della bella addormentata" di Luca Centi. Talia, la protagonista del romanzo, è simile alle tante protagoniste che siamo abituati a conoscere: è forte, tenace, testarda, astuta e si porta un grande dolore nel cuore. E' anche affettuosa con le persone che le vogliono bene, leale e protettiva.
Ha una missione a cui dedica tutte le sue forze e attenzioni, dimenticando di vivere la sua vita di adolescente.
Questa sua missione la porta anche a Londra, una città a quei tempi tetra e pericolosa, ma anche ricca di vita d'alta società.
Lo stile dell'autrice, le pagine scivolano via con facilità, senza quasi accorgersene. Può essere un pregio, è sempre piacevole incontrare letture disimpegnate, che permettano di trascorrere qualche ora in spensieratezza. D'altra parte, in questo caso, avrei voluto essere rapita dalla storia, essere trasportata in questa realtà steampunk e perdermi nei suoi meandri, cosa che purtroppo non è capitata.
Ho sentito la mancanza di un maggior coinvolgimento e non sono riuscita ad appassionarmi della missione di Talia, anche a causa della facilità con cui la sua ricerca progrediva: è difficile fare il tifo per una protagonista se non ci sono dei veri e seri antagonisti che le si contrappongono.
Ho anche sentito la mancanza dei dettagli: io sono una grande amante delle minuzie, dei particolari insignificanti che arricchiscono un'ambientazione o una scena, e questo romanzo ne è povero. In più di un'occasione ho pensato che una certa scena avrebbe meritato un approfondimento che però non arriva mai, tanti argomenti interessanti vengono solo sfiorati. Questa "fretta" di arrivare alla fine della storia, alla parte davvero importante del romanzo, mi è dispiaciuta moltissimo, ma posso capire la scelta e ad molti lettori piacerà di certo questa corsa al "sodo" della vicenda. Comunque per il prossimo romanzo spero i una migliore cura dei dettagli, il mio particolare gradimento salirebbe alle stelle.
La mia votazione, nonostante tutto, non è affatto bassa e ciò è dovuto al finale, davvero shockante e indelebile. Se tutta la storia, fino alle ultime 60-70 pagine era stata piacevole ma nulla di eccezionale, la stessa cosa non si può dire dell'epilogo che è spiazzante, sconvolgente, un pugno nello stomaco e allo stesso tempo uno dei più belli mai letti. Non esagero se dico che vale la pena di leggere tutto il romanzo solo per queste pagine finali, solo per vedere tutte le nostre certezze sgretolarsi e per sciogliersi in un mare di lacrime (sia chiaro, io quando leggo piango un po' per qualsiasi cosa quindi quest'ultima affermazione prendetela con le pinze, comunque il finale è triste e commuovente).
In conclusione un romanzo consigliato, da leggere in estrema leggerezza aspettando di assaporare un finale da urlo (e sperando che la prossima volta l'exploit di Luca Centi duri per tutto il libro).


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Il sogno della bella addormentata" è questa:


Questa era la mia espressione a fine lettura. A dir poco basita. Certi romanzi non si dimenticano per via del contenuto, altri per il finale e questo è un esempio lampante. Da rimanere a bocca aperta.


Dunque ragazzi, vi ho incuriositi?
Sono curiosa di sapere cosa pensate di questo nuovo romanzo YA!
Se vi incuriosisce rimante connessi perchè presto partirà un giveaway che lo mette in palio, contenti???
Spero di sì ^_^
Ciao!

8 commenti:

  1. E' uno dei tanti libri che non vedo l'ora di leggere!!!:D Quindi sono felicissima ovviamente...e curiosa di scoprire cosa organizzerai!!^^

    RispondiElimina
  2. non è la prima recensione che leggo non proprio positiva e comunque il libro continua ad affascinarmi!!!

    RispondiElimina
  3. Ecco!! Ero riuscita ad ignorare questo libro fino ad ora e tu mi hai fatto venire la curiosità ^_^

    RispondiElimina
  4. Sono curiosa di leggerlo!!!
    chissà questo finale!!!

    RispondiElimina
  5. Si mi hai incuriosita :P
    Sono proprio curiosa di leggerlo proprio per questo benedetto finale di cui tutti parlate :)

    RispondiElimina
  6. Tutti che parlano di questo finale >.<

    RispondiElimina
  7. Penso che lo comincerò oggi :) Curioso di leggere questo finale di cui tanto parlate tutti! ^_^

    RispondiElimina