martedì 12 febbraio 2013

Recensione: "Esche vive" di Fabio Genovesi

Eccomi di nuovo a recensirvi un libro bellissimo, scoperto con colpevole ritardo ma dalle cui pagine non riuscivo più a staccarmi! Si tratta di "Esche vive" dell'autore italiano Fabio Genovesi. Imperdibile!





Titolo: Esche vive
Autore: Fabio Genovesi
Prezzo: 11,00€
Pagine: 388
Data di pubblicazione: Gennaio 2013
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Contemporanea
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 5






Trama:

Fiorenzo di Muglione, profonda provincia pisana di disoccupazione e fossi stagnanti, è sfortunato fin dal nome: orfano di madre, il padre proprietario di un negozio di pesca e allenatore dell'Unione Ciclistica Muglianese, a tredici anni ha perso una mano a causa di un fuoco d'artificio. Sebbene tutto il resto sia ancora al suo posto e lui sia un bel ragazzo, cantante heavy metal e bravo a scuola, Fiorenzo scopre presto che nella vita "quello che manca conta molto di più di quel che c'è". Tiziana ha trent'anni, lei pure di Muglione, è laureata, ha fatto un master a Berlino, ricevuto offerte di lavoro in tutto il mondo ma ha deciso di tornare al paese, di mettere le proprie competenze al servizio della sua comunità. Ottiene l'incarico di animare il locale Informagiovani, frequentato solo da un gruppetto di anziani, e quando gli amici del master passano a trovarla, il suo avvilimento si trasforma in disperazione. Infine Mirko, il Campioncino, il ragazzino che il babbo di Fiorenzo ha scovato nel profondo Molise e ha adottato perché il suo talento ciclistico lascia sperare grandi cose... Fiorenzo, Tiziana, Mirko: tre vite che s'incrociano in un luogo improbabile e desolato, per dare vita a un corto circuito struggente e divertentissimo, amaro e poetico.


cosa penso del libro:

"Esche vive" è la dimostrazione lampante che sono i libri a sceglierci, e non noi a scegliere loro. Se avessi dovuto ponderare sull'acquisto o meno di questo libro ne avrei letto la trama, avrei scoperto che il romanzo parla di Heavy Metal, pesca e ciclismo, tre argomenti che non solo non mi appassionano, ma nemmeno mi incuriosiscono! Quindi non lo avrei mai letto.
Invece questo romanzo "mi è capitato", me lo sono trovato in mano e non ho dovuto far altro che abbandonarmi tra le sue pagine e vedere cosa ne sarebbe saltato fuori e... non avrei potuto desiderare niente di meglio.
Il protagonista si chiama Fiorenzo, lavora nel negozio di pesca del padre e sogna di sfondare con il suo gruppo Heavy Metal. E' un tamarro come se ne incontrano pochi anche nella vita vera e il suo modo di esprimersi è davvero unico, infarcito di slang giovanile fino all'eccesso. Se lo incontrassi per strada probabilmente lo giudicherei male, e se aprisse bocca lo catalogherei istantaneamente come "persona da cui stare alla larga" per via della superficialità dei concetti che esprime, del suo vocabolario tutt'altro che forbito, della sfilza di parolacce che è capace di snocciolare uno dietro l'altra. Penserei di non avere nulla a che spartire con una persona del genere e che dietro la facciata dell'invasato che pensa di "Spaccare il culo al mondo" con la sua piccola band da garage, non ci sia proprio nulla che valga la pena di conoscere o approfondire. Ed ecco che entra in scena la magia dei libri. Perchè in realtà Fiorenzo è un ragazzo sensibile ma inconsapevole della sua sensibilità. Ha molto sofferto e si nasconde dietro a parolacce e finta aggressività, in realtà non farebbe male ad una mosca. Anche la sua indifferenza e il suo menefreghismo sono tutta una facciata, in realtà il metallaro duro e crudo è capace di sentimenti profondi e puliti che ha paura di confessare anche a se stesso.
Tiziana, invece, è una giovane donna laureata e con tanto i master, tornata nel suo paesello allo scopo ufficiale di cambiarlo e aiutarlo a crescere, in realtà fa ben poco perchè ciò accada e sembra avere solo una gran paura di andare avanti nella vita, fare una scelta drastica e soprattutto definitiva. Mi ha infastidita il suo snobbismo, il suo considerarsi migliore dell'amica solo per via della sua istruzione. D'altro canto fanno una gran tenerezza la sua indecisione e la sua tendenza a scegliere la strada più facile, per poi lamentarsene.
L'autore è stato molto bravo a dare una "voce" e un modo di esprimersi diverso a ciascuno dei personaggi, ma anche ad adeguare il registro di Tiziana a quello di Fiorenzo quando gli si rivolge: questo è quello che ciascuno di noi è solito fare nella vita vera, ad esempio quando si sceglie di usare un linguaggio semplice rivolgendosi ad un bambino, tuttavia raramente ho trovato autori così bravi e scrupolosi da riportare questa tendenza in un romanzo: tanto di cappello a questo talentuoso autore italiano che scopro solo ora e che sicuramente continuerò a leggere.
In "Esche vive" c'è un terzo personaggio importante, si tratta di Mirko, Il Campioncino, un talento naturale della bicicletta allenato dal padre di Fiorenzo. E' impossibile non rimanere incantati dall'innocenza e dalla purezza di questo ragazzino, tanto brutto quanto dotato e superiore a chiunque altro in qualunque disciplina decida di cimentarsi. La sua massima aspirazione non è eccellere, ma non far soffrire le persone a cui vuole bene. E non importa se loro non lo ricambiano, l'importante è che siano felici. Come si fa a non sciogliersi davanti a tanta dolcezza? Credo che sia il personaggio più improbabile e assurdo della letteratura, ma strappa più di un sorriso.
L'epilogo del romanzo è assolutamente perfetto. Fiorenzo fa un riassunto di tutto quello che è capitato nei 10 anni successivi alle vicende narrate, e cosa ne è stato di tutti i protagonisti. Per una volta non ci tormenteremo l'anima pensando alle sorti dei nostri beniamini, con la certezza nel cuore che tutto andrà bene.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Esche vive" è questa:


"Esche vive" mi ha aperto gli occhi: ebbene sì, anche io a volte ho dei pregiudizi sulle persone che mi ritrovo davanti. Sarebbe bello smettere, non averne più, ma non sempre è facile. Tuttavia questo romanzo mi ha aiutata a vedere per una volta dietro alle apparenze, ad abbattere un muro. Spero di incontrare altri libri come questo.


Vi ho incuriositi? Ultimamente ho molta fortuna con le mie lettura, tutti romanzi che non posso far altro che consigliare a gran voce! Anche questo è davvero imperdibile!
Ciao! Fede

7 commenti:

  1. nel titolo del post hai sbagliato autore :P

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  2. bellissima recensione!!! messo nella mia lista dei desideri!!!

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  3. Bellissima recensione, Federica!
    Anche io ho amato questo romanzo!!

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  4. Ok...mi avete incuriosita...stasera vado il libreria e lo compro!

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    1. Ciao, contenta di essere riuscita ad incuriosirti! A fine lettura, se avrai voglia, mi farebbe piacere conoscere la tua opinione! Ciao ^^

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